Il consigliere comunale scrive al comandante dei vigili urbani, mentre Messinaccomuna chiede chiarimenti alla prefetta
Il sit in del 14 pomeriggio, di sostegno al sindaco, organizzato dal Comitato IostoconCatenoDeLuca ha scatenato alcune reazioni e suscitato numerosi interrogativi.
Gli interrogativi di Russo
Il consigliere comunale Alessandro Russo ha chiesto al comandante dei vigili irbani ed al dirigente del corpo di polizia municipale chiarimenti sul rispetto delle restrizioni e misure preventive indicate dalla zona rossa e se sono stati identificati i presenti in piazza “onde eventualmente accertare potenziali situazioni di violazione delle norme di contenimento o diffusione del contagio”. Altre perplessità riguardavano i tempi di richiesta dell’autorizzazione al sit-in.
e quelli di MessinAccomuna
Anche MessinAccomuna si sono posti alcuni interrogativi anche in considerazione dell’istituzione della zona rossa che stabilisce un tassativo divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico e/o privato, nei predetti territori comunali ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità imprevisto e non procrastinabile o per usufruire di servizi o attività non sospese.
Sit- in in zona rossa?
Gli organizzatori del sit in hanno dichiarato d’aver presentato richiesta in Questura la mattina del 14, poche ore prima quindi della manifestazione di solidarietà al sindaco. “Dubitando che il programmato sit-in rientri nelle ragioni di spostamento previste dall’Ordinanza Regionale, prima dell’ora prevista (h 17,30), Messinaccomuna si è rivolta alla Prefetta di Messina, dott.ssa Carmela Librizzi, affinché la stessa accertasse e chiarisse se lo svolgimento di pubbliche manifestazioni di piazza sia compatibile con la condizione di “zona rossa” per la città di Messina”.
Due pesi e due misure?
In attesa dei chiarimenti MessinAccomuna evidenzia un’ulteriore stranezza: nel luglio scorso (ossia in fase di assenza delle restrizioni alla mobilità connesse all’epidemia) era stata negata l’autorizzazione “in giornata” ad altre manifestazioni, perché tra richiesta ed evento è previsto che trascorrano almeno tre giorni. Di qui una domanda ulteriore: la domanda è stata presentata in giornata o nei tre giorni previsti?
“Nel primo caso vorremmo capire le ragioni di urgenza che hanno indotto in zona rossa a derogare il termine previsto (in altri casi e “in tempi di pace” invece pedissequamente rispettato) Nel secondo, come facevano i manifestanti a sapere con tre giorni d’anticipo che il Sindaco avrebbe espresso ieri la volontà di dimettersi?” conclude MessinAccomuna
44 in fila per tre col resto di uno ………Picciotto …………..ahahahahahah
Multateli!
…quanto siete patetici…non avete misura e dignità, non avete mai fatto un tubo per Messina e adesso uscite fuori come le lumache dopo il temporale…siete vergognosi.
Come mai non avete mosso un dito per gli sciatori messinesi di inzio pandemia?..eh già erano intoccabili…
Il peggior sindaco di Messina, inqualificabile e grottesco
“Prefetta” è una forzatura, sbagliata e ridicola, che prende origine dallo sciagurato libro di Alma Sabatini, nel suo “Il sessismo nella lingua italiana” del 1987, un acido ed inutile libello che, con la complicità degli ignoranti, ha inteso sconvolgere la grammatica italiana, scambiando la distruzione della grammatica col progresso.