Antonio da Padova un Santo tutto…messinese

Antonio da Padova un Santo tutto…messinese

Redazione

Antonio da Padova un Santo tutto…messinese

lunedì 11 Giugno 2007 - 16:37

A Messina il Santo, portoghese di nascita ma italiano d'adozione, è molto venerato tanto da essere festeggiato ogni anno con ben due processioni

La città dello Stretto da sempre nutre una particolare devozione ad Antonio da Padova, uno dei santi più conosciuti e venerati dalla Cristianità. Questo stretto legame ha origine quando nel 1221 si trovò a passare proprio da Messina. Era partito dal Portogallo per andare a predicare in Africa ma provvidenzialmente fece naufragio approdando a Capo Milazzo, dove ancora oggi si trova una chiesetta all’interno di una grotta. Da Milazzo decise di raggiungere San Francesco ad Assisi. Così passato da Messina trascorse un breve periodo nell’antico Convento francescano di Boccetta nella zona in cui sorgerà nel 1254 l’attuale grande Tempio di San Francesco all’Immacolata. Nella storica Chiesa, ancora oggi retta dai Frati Minori Conventuali, è esposta alla pubblica venerazione la famosa mattonella macchiata dal sangue del celebre Santo. Questa preziosa reliquia ricorda un miracolo che compì Antonio. Si narra che il Santo miracolosamente fece scavare un pozzo al centro del chiostro del Convento ma successivamente fu ampiamente rimproverato dal Superiore. Antonio allora fece penitenza flagellandosi ed una mattonella della sua cella si macchiò in modo indelebile del suo sangue. Il culto al Santo di Padova nei secoli a seguire si sviluppò sempre più tanto da essere fondate a Messina Confraternite, Chiese e Cappelle in suo onore. Poi nei primi del 1900 grazie al Santo messinese Annibale Maria Di Francia il culto a Messina aumentò ancor di più. Annibale, il santo dei Poveri, affidò la sua opera ed i suoi istituti sotto la sua celeste protezione facendo costruire al centro del malfamato quartiere Avignone una chiesetta dedicata alla Rogazione Evangelica ed a Sant’Antonio. Quella chiesa che, ampliata e decorata, possiamo ammirare ancora oggi in via S. Cecilia e che proprio l’anno scorso è stata elevata a Basilica Pontificia.

Ogni anno a Messina in onore di Sant’Antonio di Padova si celebrano ben due processioni. Il 13 giugno, giorno dedicato al Santo, si svolge la processione più antica. La manifestazione religiosa viene organizzata dai francescani del Tempio di San Francesco all’Immacolata di viale Boccetta. Per le vie del popoloso e centrale quartiere cittadino esce in processione un antico e molto venerato simulacro ligneo che porta al collo un antico collare argenteo recante una reliquia del Santo.

La domenica successiva al 13 giugno, che quest’anno cade giorno 17, dal Santuario di via S. Cecilia, fondato da Sant’Annibale, esce un grande carro trionfale con in cima una statua, fatta realizzata nel 1907, ed ai piedi alcuni orfanelli dell’istituto rogazionista. A questa processione partecipano tantissimi devoti provenienti anche da altre provincie siciliane e calabresi rendendo questa manifestazione religiosa una delle più importanti della città. Quest’anno in occasione del centenario di questa processione e di questa statua i Padri Rogazionisti hanno organizzato un fitto ed interessante programma di iniziative tra queste l’arrivo in città domani alle 17.45 del busto reliquario di Sant’Antonio proveniente direttamente da Padova. L’insigne reliquia rimarrà esposta nel Santuario di via S. Cecilia per tutto il mese di giugno ed uscirà in processione insieme al carro trionfale domenica 17 giugno. Questa importante reliquia era già arrivata in città, presso il Duomo e il Tempio di San Francesco all’Immacolata, nel 1996 quando il sindaco dell’epoca, il dott. Franco Provvidenti, proclamò Sant’Antonio Cittadino Onorario di Messina.

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