Il sindacato autonomo chiede spiegazioni al sindaco sulla sicurezza e sulla gestione delle risorse pubbliche
In questi giorni, l’ATO 3 sta impiegando alcune squadre di propri operai nell’attività di scerbatura e potatura del verde cittadino. A scriverlo è il sindacato autonomo Orsa, che in una nota solleva forti dubbi sulla professionalità e sulle competenze del personale utilizzato dalla società d’ambito per la cura del verde cittadino.
“Non risulta alla scrivente – si legge testualmente – che fra i dipendenti della società d’ambito vi siano professionalità specializzate per svolgere tali delicate operazioni che oltre a coinvolgere la sicurezza personale dei lavoratori, se svolte in modo approssimato, potrebbero compromettere il patrimonio naturale della città”.
Il sindacato ricorda di aver più volte chiesto chiarimenti al presidente dell’ATO3, Antonimo Ruggeri “a tutela della sicurezza dei lavoratori” , vista l’assenza di riposte l’Orsa. invoca “l’ intervento investigativo dell’Azienda Sanitaria in indirizzo col fine di valutare i requisiti professionali degli operatori impiegati in operazioni che prevedono l’utilizzo di utensili rotativi (motoseghe e tagliaerba), nonché la congruenza dei Dispositivi di Protezione Individuale in loro dotazione”.
“Se l’ATO3 – continua il documento – ha in forza personale e mezzi idonei per svolgere le operazioni di potatura e scerbatura, non si capisce il motivo per cui in passato si è fatto ricorso al contestato sistema degli affidamenti diretti alle cooperative”
L’ Orsa vuole quindi capire “se fino ieri si è sperperato denaro pubblico esternalizzando il servizio nonostante vi fosse personale interno in grado di svolgerlo, o se in questo momento si stanno svolgendo le operazioni in modo improvvisato, con grave esposizione a rischio dei lavoratori non specializzati all’uopo.”. E a tal proposito gira il quesito al sindaco Giuseppe Buzzanca e all’Assessore al Lavor, Melino Capone.
Il sindacato giudica “strano tanto zelo da parte della società d’ambito alla vigilia della riforma regionale e subito dopo le dichiarazioni dell’Assessore Amata che ha recentemente esposto un valido piano di riorganizzazione del servizio volto a calmierare il contestatissimo sistema degli affidamenti diretti”.
“Reputiamo opportuno rammentare – scrive ancora l’Orsa – che lo scorso anno i lavori per la cura del verde hanno avuto inizio a stagione inoltrata, a seguito delle rivendicazioni dei lavoratori svantaggiati e dell’ammonimento di S.E. il Prefetto, pertanto, l’intervento “frettoloso” a cui stiamo assistendo ha l’aspetto degli ultimi colpi di coda finalizzati a mantenere la gestione dei servizi aggiuntivi per riproporre, in futuro, il sistema degli affidamenti diretti a cui l’ATO3 non sembra voler rinunciare nonostante le dichiarazioni di facciata”.
“Piaccia o no -conclude il sindacato- bisogna adeguarsi alle regole previste nella riforma regionale delle ATO, la cura del verde cittadino deve tornare fra le competenze del Comune, che valuterà il modo opportuno per smistare il servizio”.