Questa mattina Convegno e mostra fotografica con Giovanni Impastato, Pietro e Pasquale Campagna
Educazione e prevenzione contro la mafia. Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con la legalità per i ragazzi della Scuola media G. Mazzini di Messina. “La cultura della legalità nella scuola”, questo il titolo del Convegno tenutosi questa mattina alle ore 9,30 al teatro Annibale Maria di Francia.
Un incontro – dibattito giunto alla seconda edizione, per promuovere il rispetto alla legalità “a partire dai banchi di scuola”, invitando i ragazzi a riflettere su tutti gli atteggiamenti violenti o criminali, che vanno dal bullismo ai comportamenti di stampo mafioso. Quest’anno si è parlato di legalità con la testimonianza di Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato , vittima di mafia nel 1978 e Pietro e Pasquale Campagna fratelli di Graziella Campagna , brutalmente uccisa nel 1985.
Un momento di riflessione, conoscenza e memoria quello di oggi, grazie anche alla mostra fotografica allestita nel foyer del teatro, costituita da: un excursus di 24 stampe, realizzate dal Centro siciliano documentario di Palermo, che ripercorre le tappe di vita di Peppino Impastato dalla sua accanita lotta contro la mafia, fino alla sua tragica scomparsa; inoltre una collezione di fotografie della giovane Graziella Campagna fornita dalla famiglia, uccisa perché era inconsapevolmente venuta a conoscenza di informazioni “scomode” per la mafia.
La manifestazione, organizzata dal Dott. Salvatore Mammola (nella foto), ha visto la partecipazione del Dirigente scolastico della scuola G. Mazzini Domenico Intersimone; del Dottore Magazzùin rappresentanza del Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca; dell’ assessore Giuseppe Di Bartolo in rappresentanza del Presidente della provincia di Messina Nanni Ricevuto ; dell’Avvocato Fabio Repicilegale di Graziella Campagna e del Dottore Maurizio Miliziano, scrittore del libro “Io siciliano tra orgoglio e disincanto”.
Giovanni Impastato nel suo intervento ha voluto riflettere su che cosa sia veramente la mafia, lanciando un messaggio forte per i ragazzi in sala.Impastato ha dichiarato: “Non vi fate prendere in giro dalla legalità. La legalità non è rispetto delle leggi, ma rispetto della dignità umana, rispetto dell’uomo”. Forte dell’esperienza vissuta dal fratello e dalla sua personale condizione di un uomo, che viveva in una famiglia mafiosa e che ha voluto e saputo ribellarsi, ha ricordato i risultati raggiunti in questi anni per sradicare la mafia nel territorio nazionale: dalla fondazione delle “Cooperative di libera terra”, cooperative in cui i giovani lavorano nelle terre confiscate ai mafiosi, all’approvazione di importanti leggi quali: legge antimafia, antiracket, legge sui pentiti.
Anche l’intervento dei fratelli Campagna si è incentrato sul “funzionamento delle leggi” in Italia, soprattutto concentrandosi sul fatto che legalità significa mettere il cittadino nelle condizioni di scegliere chi votare, senza lasciarsi condizionare da forme di ricatto e corruzione. I due fratelli hanno fornito una testimonianza di 24 anni di lotta per ridare dignità al nome della sorella.
L’incontro si è concluso con un interessante dibattito con i ragazzi, che hanno rivolto domande agli ospiti presenti in sala.
L’appuntamento con la legalità è previsto anche per il prossimo anno, questa volta il titolo del progetto sarà “Pizzo e pizzini”.