Il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Messina, riunitosi stamattina, preliminarmente alla discussione sull’ordine del giorno previsto per la seduta, dopo ampia riflessione e dibattito sul tema, confermando l’impegno dell’Ateneo nella promozione e a sostegno di politiche per l’affermazione della legalità preso atto della significativa decisione assunta dalla Confindustria Sicilia, relativa all’espulsione di iscritti che soggiacciono ad estorsioni da parte della criminalità organizzata omettendo di denunciarle o pongono in essere comportamenti imprenditoriali illegali, certo di interpretare i sentimenti dell’intera comunità accademica esprime pieno apprezzamento per quello che appare come un significativo segnale di rivolta morale contro la prepotenza mafiosa e la corruzione. Ed altresì continuità di riscatto con precedenti appelli come quello lanciato nei mesi scorsi da Confindustria Calabria che aveva già trovato riscontro da parte dei vertici dell’Ateneo. Il Senato, dopo i recenti attentati intimidatori, l’ultimo dei quali Venerdì 14 settembre nei confronti del Presidente di Confindustria Agrigento, manifesta, inoltre, piena solidarietà agli imprenditori siciliani e si impegna, a nome dell’Ateneo di Messina, ad intensificare il suo sforzo per l’affermazione di una cultura che rifugga da tentazioni collusive con espressioni di illegalità ed, al tempo stesso, orienti verso azioni collettive di resistenza e reciproco sostegno rispetto a pratiche di intimidazione. Il Senato Accademico dichiara infine la disponibilità dell’Università degli Studi di Messina, in tutte le sue componenti, a contribuire al nuovo Accordo di Programma Quadro a valere sulle risorse del Piano Operativo Nazionale sulla Sicurezza per le Regioni del Mezzogiorno d’Italia 2007-2013 ed assume l’iniziativa di proporre nella sede competente a tutti gli Atenei siciliani di aderire al Patto della Legalità siglato il 20 settembre 2007 dalla Confindustria e dall’ ANCI Sicilia.
Il Senato Accademico ha poi proseguito la sua analisi già intrapresa sulla riformulazione dell’offerta didattica dell’Università di Messina, in coerenza con le nuove linee direttrici indicate dal Ministro. Non risultano ancora sufficientemente chiariti alcuni parametri fondamentali su cui stabilire il necessario rapporto tra docenti, competenze per materia e corsi, mentre è già a buon punto, adopera della Commissione appositamente costituita, una ricognizione degli attuali punti di forza e di criticità del sistema didattico in atto esistente. In spirito di collaborazione e con un accordo unanime dei componenti del Senato, ogni decisione definitiva sul ridisegno dei corsi in atto esistenti è stato rinviato ad una prossima seduta, inattesa di poter disporre dei chiarimenti necessari e dell’interpretazione autentica delle linee direttrici.