Per la Slc Cgil è “l’unica soluzione che consentirebbe di accorciare i tempi per il recupero delle spettanze arretrate”
Ieri innanzi alla Corte di Appello di Messina, è stata affrontata l’annosa vicenda che vede coinvolti gli ex lavoratori della Print Center, la storica azienda messinese di sviluppo e stampa che aveva oltre 100 dipendenti entrata in crisi a metà del 2000 con l’avvento delle nuove tecnologie.
La Slc Cgil di Messina che ha seguito sin dall’inizio la vertenza, ha rappresentato nelle sedi giudiziarie, con patrocinio legale dell’avv. Santina Intersimone, la necessità di garantire e riconoscere, nell’impossibilità della ripresa dell’attività produttiva, almeno le spettanze economiche maturate dai dipendenti che si trovano in comprensibili difficoltà economiche avendo ormai esaurito tutte le misure a sostegno del credito.
Per la Slc e il suo legale, l’ammissione della ditta alla procedura di Concordato preventivo consentirebbe il riconoscimento e la liquidazione delle somme dovute ai lavoratori in tempi ragionevolmente brevi, scongiurando gli effetti negativi di una dichiarazione di fallimento.
La decisone della Corte è attesa nei prossimi giorni.