Società edilizie a Milano e mafia dei barcellonesi, 2 arresti. Sequestri per 5 milioni NOMI e VIDEO

Società edilizie a Milano e mafia dei barcellonesi, 2 arresti. Sequestri per 5 milioni NOMI e VIDEO

Alessandra Serio

Società edilizie a Milano e mafia dei barcellonesi, 2 arresti. Sequestri per 5 milioni NOMI e VIDEO

giovedì 18 Luglio 2024 - 08:07

Coinvolti l'imprenditore Francesco Scirocco e il noto ristoratore Giovanni Bontempo

Sono il costruttore di Gioiosa Marea Francesco Scirocco e il ristoratore Giovanni Bontempo le due persone arrestate dalla DIA di Milano nell’inchiesta su società messinesi riconducibili a soggetti che secondo gli investigatori sono legati al clan mafioso di Barcellona.

Francesco Scirocco

Il provvedimento è del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Francesco Scirocco, arrestato nel 2011 nell’ambito dell’inchiesta Gotha 1, poi coinvolto in una inchiesta a Caltanissetta per una presunta bancarotta fraudolenta legata ad alcune società che tra gli altri lavori erano interessati al cantiere del palazzo di giustizia. Bontempo, notissimo sui Nebrodi per la storica attività di ristorazione di famiglia, era stato sospettato e scagionato in indagini antimafia risalenti nel tempo.

L’indagine della Dia di Milano ipotizza la gestione di società create per ottenere appalti pubblici sull’intero territorio nazionale, alcuni di grossa entità e finanziati con fondi del Pnrr, intestate a terze persone.

Una volta ottenuta l’aggiudicazione delle commesse, spesso in associazione temporanea con altre imprese, i lavori venivano poi affidati ad altre società, anche con sede in Calabria.

Il giudice, a seguito di mirati accertamenti economico-patrimoniali svolti in stretta collaborazione con il Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, ha anche disposto il sequestro preventivo in via d’urgenza di compendi aziendali, beni immobili e conti correnti per un valore complessivo stimato in 5 milioni di euro.

Il blitz ha visto impegnati lo stesso Gico della Guardia di Finanza di Milano oltre a personale dei centri operativi Dia di Roma, Catania, Messina, Firenze, Napoli, Catanzaro.

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