Il più piccolo Comune della Sicilia e del Mezzogiorno d'Italia
ROCCAFIORITA. E’ morto Filippo Manuli, l’ultimo padre dell’autonomia di Roccafiorita, il più piccolo Comune della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia. Aveva 94 anni ed era la memoria vivente di quella pagina di storia che nel 1947 determinò il distacco da Mongiuffi Melia, il paese al quale nel ventennio fascista venne accorpato.
Quest’anno si celebra il 70° di quell’evento, che vide Filippo Manuli tra i consiglieri comunali della prima legislatura del nuovo corso che ha portato alla rinascita del centro montano, arroccato ai piedi del monte Kalfa. Lì, a 1000 metri d’altitudine, amava stare il fratello Giuseppe, deceduto anni addietro, conosciuto da tutti per l’accoglienza che riservava ai fedeli che giungevano sulla montagna sino al santuario dedicato alla Madonna dell’Aiuto. Una famiglia al servizio della comunità di Roccafiorita. Filippo Manuli era il padre di Giovanni, già sindaco del paese e nonno di Nunziella, assessore alle Politiche giovanili nell’ultima legislatura.
A lui si deve il recupero della tradizionale festa in onore di S. Filippo d’Agira. Si è prodigato per la ristrutturazione del simulacro che ogni anni a maggio e nell’Ottava di Giugno viene portato in trionfo lungo le vie cittadine. La celebrazione dei funerali oggi alle 18 nella chiesa parrocchiale, dove viene custodita la Madonna dell’Aiuto, quell’effigie alla quale Filippo Manuli era visceralmente legato, benedetta in Vaticano da Papa Pio XII e giunta a Roccafiorita dopo un viaggio travagliato per la guerra ancora in corso. “Avremo modo di ricordare Filippo Manuli nel corso delle manifestazioni estive, che comprenderanno anche degli eventi legati al 70° anniversario dell’Autonimia di Roccafiorita”, ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale, Fabio Orlando. “Lui – ha aggiunto – è stato uno dei protagonisti di quella grande conquista”.
Carmelo Caspanello
