Piattaforma online di servizio di consegna a domicilio con pochi clic. L’iniziativa, che già esiste nelle grandi città, è la prima a Messina e nella fascia jonica. E' stata messa a punto da un giovane imprenditore santateresino Giovanni Tono e dal suo staf.
S. TERESA. Il ristorante a casa. O in ufficio. E’ nata nella riviera jonica, a S. Teresa di Riva, la prima piattaforma online di servizio di consegna a domicilio, nel settore della ristorazione, nell’area compresa tra Messina e Taormina. L’iniziativa è stata messa a punto da un giovane imprenditore santateresino Giovanni Tono e dal suo staff, capitanato dallo chef Sebastiano D’Agostino. Il progetto esiste già nelle grandi città, ma nell’hinterland e nella città di Messina, è una novità. “La volontà – spiega Giovanni, che ha ereditato la passione per la ristorazione dal maestro Carlo, con alle spalle quasi 40 anni di attività – era quella di creare una piattaforma online che permetta ai clienti più comuni di usufruire del servizio a domicilio. Grazie alle nuove tecnologie – aggiunge – il cliente avrà la possibilità di ordinare e pagare comodamente da casa o dall’ufficio il pranzo o la cena, con pochi clic. Ciò si è reso possibile grazie all’efficienza di uno staff affiatato da tempo e grazie a giovani pronti a scommettere sul progetto per la parte logistica”.
Ci sono due aspetti che vanno colti e che s’intrecciano nell’iniziativa di Giovanni: la nascita di un nuovo servizio al passo con la tecnologia e con i tempi e l’opportunità di creare nuovi posti di lavoro. Che vanno ad aggiungersi a quelli tradizionali. La consegna del pranzo e della cena a domicilio è già iniziata da poco più di una settimana. “Già il giorno dopo – sorride Giovanni, che gestisce un ristorante sul lungomare di S. Teresa di Riva – sono arrivate le prime chiamate. Nulla è lasciato al caso, a partire dalla elevata qualità del cibo alla elevata qualità del trasporto. I clienti hanno gradito l’innovazione. L’avvio è positivo – conclude il giovane imprenditore – ma per tirare le somme dobbiamo ancora attendere un po’”.