A San Salvatore di Fitalia l'opposizione fa approvare l'abbassamento delle quote dell'Imu fino alla soglia minima, grazie alle assenze in Aula della maggioranza. "Per sopperire alle minori entrate-suggerisce la minoranza- sindaco e assessori possono ridursi le indennità"
A San Salvatore di Fitalia si ribaltano le carte tra maggioranza ed opposizione e nella seduta del 31 ottobre la minoranza incassa un successo e riesce ad abbassare l’Imu alla soglia minima. “La rivoluzione è iniziata anche a San Salvatore– si legge in un comunicato firmato dai consiglieri dell’opposizione Antonino Armeli, Domenico Franchina,Emanuele Monachino, Calogero Noto e Giuseppe Scurria- minoranza diventa maggioranza ed abbatte l’Imu portandola al minimo, 2 per mille”.
Nel raccontare quanto accaduto nella seduta consiliare i rappresentanti dell’opposizione sottolineano come in Consiglio si siano presentati solo 4 consiglieri sui 7 della maggioranza che appoggia il sindaco Giuseppe Pizzolante, Pdl.
I cinque consiglieri della minoranza hanno quindi votato compattamente riuscendo ad approvare la diminuzione dell’Imu, abbassando l’aliquota per la prima casa di due punti (riducendola al 2 per mille), di un punto quella per le altre abitazioni (6,6 per mille) e di tre punti quella sui fabbricati destinati alle attività produttive categoria C1 (4,6 per mille). Nella stessa seduta è stato approvato il regolamento dell’Imu che prevede per i cittadini residenti all’estero, possessori di una sola abitazione il diritto di poter usufruire dei benefici previsti per la prima casa e per i cittadini possessori di un terreno edificabile solo sulla carta ma sul quale è impossibile rilasciare qualsiasi tipo di licenza edilizia, di poter usufruire dell’esenzione.
La maggioranza che sostiene l’amministrazione si è opposta, ma non avendo i numeri in Aula, il provvedimento è stato approvato. Contro le decisioni del Consiglio gli esponenti di maggioranza hanno annunciato ricorso al Tar.
“Nella delibera indichiamo che si potrà far fronte alle minori entrate-proseguono i consiglieri- mediante le riduzioni delle indennità di carica del Sindaco, vice sindaco e degli assessori, nonché il totale annullamento del gettone di presenza dei consiglieri ed eventualmente ricorrendo all’avanzo d’amministrazione non applicato nell’ultimo bilancio già approvato. Tutto ciò nell’esclusivo interesse della popolazione fitalese. Invitiamo infine l’amministrazione a riflettere su quanto sta accadendo ed a prendere in seria considerazione l’ipotesi di abbandonare la nave ormai alla deriva”
Rosaria Brancato