“Non tutta la giurisprudenza è unanime – afferma il segretario della Flc, Graziamaria Pistorino - sul superamento delle prove preselettive a sette decimi, ma pare legittima l’interpretazione del sei su dieci, quindi su 50 quesiti dovrebbero bastare 30 risposte esatte”

Per iniziativa della Flc Cgil di Messina si è svolta, nel Saloncino della Camera del Lavoro di via Peculio Frumentario, un’assemblea informativa sulla possibilità di ricorrere avverso l’esclusione a seguito delle prove preselettive per tutti i concorrenti del Concorso scuola.

Infatti, il più recente concorso bandito dal Miur prevede oltre alle due prove d’esame, una scritta ed una orale, anche una prova preselettiva che si può ritenere superata solo oltre la soglia dei 35 punti su 50.

In questi giorni, anche a Messina, si sono fatte pressanti le richieste di partecipanti al Concorso che ritengono troppo alto e quindi iniquo il punteggio-soglia individuato. La Flc Cgil di Messina ha quindi incaricato il proprio Ufficio legale di valutare la possibilità di proporre un ricorso al Tar Lazio sulla soglia limite della prova preselettiva oltre la quale è possibile partecipare alle vere prove valutative.

“Il parere del nostro Ufficio legale – affermano dalla Cgil – malgrado la questione appaia non di semplice risoluzione per il conflitto fra alcune norme regolatrici, è tuttavia di fattibilità del ricorso. Conseguentemente gli interessati potranno contattare entro le ore 18 di venerdì 11 gennaio la Flc Cgil di Messina che darà loro indicazione per aderire al ricorso in questione”.

Graziamaria Pistorino, segretario generale Flc Cgil di Messina, dichiara: “Il concorso della scuola, voluto forzatamente dal Ministro Profumo, è nato sotto gli auspici della contestazione. Oggi si scopre che non tutta la giurisprudenza è unanime sul superamento delle prove preselettive a sette decimi, ma pare legittima l’interpretazione del sei su dieci, quindi su 50 quesiti dovrebbero bastare 30 risposte esatte, ma, come succede spesso, la fretta (di bandire questo concorso) non è una buona consigliera. Come abbiamo ribadito da subito, bisognava utilizzare i 130 milioni di euro del costo di questo concorso per assumere qualche docente o collaboratore in più: questa sì che sarebbe spending review.”