Dal 2013 un debito da 1 milione per scaricare a Motta, i revisori: "Non c'era un contratto, gravi irregolarità"

Dal 2013 un debito da 1 milione per scaricare a Motta, i revisori: “Non c’era un contratto, gravi irregolarità”

Francesca Stornante

Dal 2013 un debito da 1 milione per scaricare a Motta, i revisori: “Non c’era un contratto, gravi irregolarità”

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venerdì 04 Dicembre 2015 - 08:20

Da ottobre a dicembre 2013 Palazzo Zanca ha speso 964 mila euro in più rispetto alle somme previste per scaricare i rifiuti nella discarica di Motta. I revisori dei conti esprimono un parere molto duro su questo debito fuori bilancio, individuando chiare responsabilità nel dirigente che ha operato senza un contratto con la società Oikos e senza controllare.

Mentre si attendono i bilanci 2015, mentre sono ancora freschissime le polemiche sul costo dei rifiuti e su quelle spese extra che quest’anno hanno fatto schizzare la Tari a oltre 45 milioni di euro, torna alla ribalta un altro debito che il Comune ha maturato proprio nel settore della gestione rifiuti. Un debito da quasi 1 milione di euro, un debito che è diventato fuori bilancio perché questa spesa ulteriore non era stata prevista e considerata e che risale al 2013. Il caso era esploso lo scorso anno, quando i Revisori dei Conti di Palazzo Zanca scoprirono questo debito analizzando il consuntivo 2013 (VEDI QUI). Nel parere negativo che rilasciò al documento finanziario dell’amministrazione Accorinti, il collegio presieduto da Dario Zaccone rilevava la presenza di debiti fuori bilancio derivanti dall’affidamento alla società che gestisce la discarica di Motta S. Anastasia dello smaltimento dei rifiuti per il IV trimestre 2013. Dalle valutazioni del Collegio erano emerse irregolarità sulla definizione del servizio che ha determinato il debito fuori bilancio quantificato in 964.862,13 euro e avevano fatto notare che, considerato che il Bilancio di previsione 2013 era stato approvato il 30 dicembre 2013 e che l’affidamento del servizio era avvenuto il 2 ottobre 2013, il Collegio rilevava una «incomprensibile quanto dannosa, sottostima degli impegni previsti».

Nel frattempo è trascorso un anno, la giunta Accorinti ha inserito quel debito in una delibera che dovrà passare in Consiglio comunale ed ecco che i 964 mila euro spesi in più a fine 2013 per scaricare a Motta S. Anastasia tornano a far discutere. Sono ancora una volta i revisori a sfornare un parere molto duro, inviato anche alla Sezione Regionale della Corte dei Conti, un parere favorevole al riconoscimento del debito fuori bilancio censito ma, si precisa, solo come atto dovuto. L’organo contabile non si limita solo a scrivere favorevole però. Anzi riprende tutta la vicenda andando molto a fondo, con il chiaro intento di individuare precise responsabilità nei confronti di chi sembrerebbe non aver operato per il benessere economico dell’Ente.

Innanzitutto i revisori scrivono che «il Dirigente del dipartimento Ambiente ha attestato l’esecuzione del servizio reso dalla Oikos, che ha chiaramente creato un sovraccosto, non valutando in fase di assegnazione dello stesso servizio». Quindi una prima “leggerezza” che oggi ammonta a quasi 1 milione di euro. Il Dipartimento poi non aveva adempiuto, come invece avrebbe dovuto, alla sottoscrizione di un regolare contratto dettagliato di affidamento del servizio. Alcuni consiglieri avevano anche provato a fare luce, ponendo precisi interrogativi rimasti senza risposta, la certezza è che dal 1 ottobre 2013, quando Messina fu costretta a rivolgersi a Motta perché la discarica di Mazzarrà aveva chiuso i cancelli a Palazzo Zanca, fino a maggio 2014 non fu sottoscritto alcun contratto tra la Oikos e il Comune. Lo segnalò a più riprese per esempio il consigliere Nino Carreri che nelle sedute che si sono susseguite tra il 29 settembre e il 6 ottobre ha sempre dichiarato che questi debiti hanno un nome e un cognome: quello di Daniele Ialacqua, che aveva addirittura rassicurato tutti dicendo che scaricare a Motta avrebbe fatto risparmiare il Comune.

Per i revisori «tale inadempienza non ha consentito di valutare i termini degli accordi, che pertanto non risultano in forma scritta e, di conseguenza, la correttezza delle pretese della società Oikos, per cui la valutazione tecnica si rimanda alle responsabilità esclusive del dipartimento Ambiente»

L’analisi dei revisori non si ferma qui, anzi rincara la dose: «La mancata sottoscrizione di un contratto avrebbe dovuto indurre il dirigente ad un monitoraggio del costo del servizio ancora più scrupoloso e puntuale, anche in considerazione della circostanza che nel corso del periodo incriminato avrebbe potuto, oltreché dovuto, segnalare il sovvracosto in modo da prevedere il maggior stanziamento nel previsionale 2013». Quindi per i revisori doveva essere il dirigente ad evitare la formazione di questo debito fuori bilancio, dunque adesso dovrebbe essere il direttore generale Le Donne a valutare il caso e prendere gli opportuni provvedimenti. Senza mezzi termini il collegio «segnala l’irregolarità nel comportamento del dirigente per aver eseguito una spesa di 964 mila euro senza copertura finanziaria e quindi senza assunzione del necessario impegno che invece avrebbe dovuto prevedere e segnalare tempestivamente al dirigente del Dipartimento servizi finanziari». Nulla di tutto ciò è stato fatto e oggi ci si trova con una altro debito a sei zeri, ipotesi quantomeno scongiurata per il 2015 grazie al pressing della commissione Bilancio che nella Tari ha fatto inserire quelle spese in più.

Francesca Stornante

18 commenti

  1. ma questa non è l’amministrazione dei vetri puliti sui conti? pare che se non ci fossero i revisori a quest’ora con i vetri sporchi chissa cosa veniva fuori.

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  2. ma questa non è l’amministrazione dei vetri puliti sui conti? pare che se non ci fossero i revisori a quest’ora con i vetri sporchi chissa cosa veniva fuori.

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  3. mariedit , anche se c’è la copertura normativa ciò non esime il funzionario dall’obbligo di regolarizzare il costo con il contratto e conseguente impegno di spesa. Lo stato di emergenza non può sempre coprire le solite irregolarità. Proprio questi comportamenti hanno provocato lo stato attuale !!!! Ce ne rendiamo conto o no

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  4. mariedit , anche se c’è la copertura normativa ciò non esime il funzionario dall’obbligo di regolarizzare il costo con il contratto e conseguente impegno di spesa. Lo stato di emergenza non può sempre coprire le solite irregolarità. Proprio questi comportamenti hanno provocato lo stato attuale !!!! Ce ne rendiamo conto o no

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  5. Mariedit, siamo alle solite. Anche se c’è la copertura normativa ciò non esime il funzionario dal dover regolarizzare il costo con il contratto e successivo impegno. Proprio questi, se non erro, SONO I DEBITI FUORI BILANCIO. Ce ne rendiamo conto o no?

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  6. Mariedit, siamo alle solite. Anche se c’è la copertura normativa ciò non esime il funzionario dal dover regolarizzare il costo con il contratto e successivo impegno. Proprio questi, se non erro, SONO I DEBITI FUORI BILANCIO. Ce ne rendiamo conto o no?

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  7. certo che sti revisori sunu scappati i casa,non capisciunu nenti,ma picchi non si leggiunu u link? e lasciano perdere u contrattu,quello che c’è da pagare si paga,cosi a forfait, come a butia

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  8. certo che sti revisori sunu scappati i casa,non capisciunu nenti,ma picchi non si leggiunu u link? e lasciano perdere u contrattu,quello che c’è da pagare si paga,cosi a forfait, come a butia

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  9. Sono curioso di conoscere le motivazioni dei Revisori, intendo i riferimenti di legge. A mio modesto avviso la delibera di Giunta è ben motivata, fa riferimento all’Ordinanza del Presidente Crocetta,la N°8/rif del 27 sett 2013, che richiama l’art.191 del D.lgs N°152 del 2 aprile 2006. Esso disciplina i casi di tutela della salute pubblica,in cui si può fare ricorso temporaneo a speciali forme di gestione rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti. Ci sono l’Ordinanza di Crocetta e il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti N°1670 del 1 ott 2013 che autorizzano il Comune a conferire i rifiuti presso l’impianto della OIKOS. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2013/Docs13870/740.pdf

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  10. Sono curioso di conoscere le motivazioni dei Revisori, intendo i riferimenti di legge. A mio modesto avviso la delibera di Giunta è ben motivata, fa riferimento all’Ordinanza del Presidente Crocetta,la N°8/rif del 27 sett 2013, che richiama l’art.191 del D.lgs N°152 del 2 aprile 2006. Esso disciplina i casi di tutela della salute pubblica,in cui si può fare ricorso temporaneo a speciali forme di gestione rifiuti in deroga alle disposizioni vigenti. Ci sono l’Ordinanza di Crocetta e il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti N°1670 del 1 ott 2013 che autorizzano il Comune a conferire i rifiuti presso l’impianto della OIKOS. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2013/Docs13870/740.pdf

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  11. stia tranquillo che non risponde,lui clicca non mi “piace” e fa u sceccu nto lenzuolo.Lo sa bene che la regione ha dato l’autorizzazione,ma mica ha autorizzato di fare le cose fuori dalle regole e quindi le irregolarità sono gravi.manca il contratto,altrimenti andiamo dal butiaru e secondo come brisci a matina cambia “u prezzu”.

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  12. stia tranquillo che non risponde,lui clicca non mi “piace” e fa u sceccu nto lenzuolo.Lo sa bene che la regione ha dato l’autorizzazione,ma mica ha autorizzato di fare le cose fuori dalle regole e quindi le irregolarità sono gravi.manca il contratto,altrimenti andiamo dal butiaru e secondo come brisci a matina cambia “u prezzu”.

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  13. Mariedit non ti dannare l’anima perché i revisori dei conti non possono avere LA SOVRUMANA PREPARAZIONE CHE POSSIEDI TU! RENATO ti dovrebbe assumere in sostituzione di qualche dirigente oppure darti la carica di ASSESSORE ALLE FINANZE! Ma, forse sbaglio, il dirigente alle partecipate non era all’epoca il Dott. CAMA, attuale Ragioniere Generale, anche lui nelle tue grazie?

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  14. Mariedit non ti dannare l’anima perché i revisori dei conti non possono avere LA SOVRUMANA PREPARAZIONE CHE POSSIEDI TU! RENATO ti dovrebbe assumere in sostituzione di qualche dirigente oppure darti la carica di ASSESSORE ALLE FINANZE! Ma, forse sbaglio, il dirigente alle partecipate non era all’epoca il Dott. CAMA, attuale Ragioniere Generale, anche lui nelle tue grazie?

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  15. egr.sig.re si ricordi sempre che “a lavarici a testa o scecchu si perdi una guaddara d’acqua e un saccu di detersivo” ma a testa sempri chidda resta: LORDA

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  16. egr.sig.re si ricordi sempre che “a lavarici a testa o scecchu si perdi una guaddara d’acqua e un saccu di detersivo” ma a testa sempri chidda resta: LORDA

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  17. forse lo sa Mariedit chi è il funzionario responsabile ….. fuori i nomi!!!

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  18. forse lo sa Mariedit chi è il funzionario responsabile ….. fuori i nomi!!!

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