La vicenda siciliana è esplosa nella trasmissione "Piazza Pulita". De Luca solidale con l'ex di Sud chiama Nord
“La mia sola colpa? Quella di aver denunciato in aula che l’onorevole Auteri ha dato soldi pubblici alle sue associazioni. Ecco la sua reazione: dentro il Parlamento regionale, luogo sacro per la democrazia, sono stato minacciato da un deputato. Questa terra potrà mai cambiare? Sono amareggiato ma non smetterò di raccontarvi cosa succede li dentro. La Sicilia non merita questo”. Ismaele La Vardera commenta così il caso scoppiato dopo la messa in onda della trasmissione di La7 “Piazza Pulita”, con l’accusa di minacce (“Io ti piglio e ti butto là sotto”) da parte del deputato regionale di Fratelli d’Italia Carlo Auteri fuori dall’aula, nei bagni di Palazzo dei Normanni. Il caso nasce dal recente attacco dell’ex parlamentare di Sud chiama Nord, tra l’altro espulso in aula dal presidente Galvagno (“Qui non siamo alle Iene”). In primo piano la questione dell’uso dei fondi destinati a Turismo e Spettacolo. Un nuovo caso dopo quello di Cannes, nel 2023, sempre in ambito regionale.
La Vardera e la trasmissione hanno preso spunto da un’inchiesta del quotidiano “La Sicilia” sui finanziamenti della Regione siciliana anche a un’associazione con sede a Sortino, nel Siracusano, nell’abitazione della madre del deputato regionale, fino allo scorso 28 ottobre legale rappresentante dell’associazione. “La Sicilia” e La7 parlano di contributi pubblici per oltre 230mila euro in tre anni. Un’altra società, la Abc Produzioni srl, che farebbe capo alla moglie di Auteri, avrebbe ottenuto finanziamenti per 95mila euro. Infine, 20mila euro di contributi provenienti dalla società sarebbero stati versati a FdI.
De Luca solidale con l’ex Vardera
Dopo tante critiche di Cateno De Luca all’ex di Sud chiama Nord, anche recenti in diretta su Facebook, arriva ora la solidarietà del leader: “Solidarietà a Ismaele La Vardera per le gravi minacce subite da Auteri. Ho sentito telefonicamente il parlamentare per manifestargli la nostra vicinanza e, come ho avuto modo di dirgli, al di là delle rispettive posizioni politiche, di fronte a fatti così gravi non esistono barricate. Episodi di questa natura sono inaccettabili e indegni per chi rappresenta le istituzioni e il popolo siciliano”.
E ancora: “Auspico che si vada a fondo nella vicenda per chiarire ogni aspetto e che intervengano anche i vertici del partito e le autorità giudiziarie competenti se necessario, affinché siano presi i provvedimenti del caso”.
Le scuse di Auteri che precisa: “Fondi erogati prima che diventassi deputato”
Poi arrivano le scuse del parlamentare regionale Auteri: “In queste ore sono vittima di un attacco su più fronti. Quello che i giornalisti dimenticano di dire, e io stesso non ho avuto la forza di affermare perché assaltato e preso alla sprovvista, è che i fondi di cui parlano si riferiscono al periodo covid e sono stati erogati ben prima che diventassi deputato regionale. Sono all’Ars solo dal 18 gennaio 2023. Dalle date capirete che la polemica è strumentale. Mi scuso per i toni utilizzati – che non mi appartengono – con il collega La Vardera, successivi a svariate offese nei confronti di mia madre e di mia moglie”.
Continua il deputato di Fratelli d’Italia: “L’onorevole dimentica troppo spesso che non è più in televisione e che le offese personali dovrebbero essere fuori discussione, come peraltro rammentato dal presidente dell’Ars Galvagno durante una recente seduta d’aula. Mi scuso con voi dal profondo del cuore. Mi scuso con mia moglie e soprattutto con mia madre, che stanno pagando il fatto di avere un marito e un figlio che ha deciso di fare politica. E di spendersi per la propria comunità. So non di aver fatto niente contro la morale e la legge”.
Immagine tratta dalla pagina Fb di La Vardera.
Non importa se i fondi sono stati erogati prima della sua nomina. Le minacce del parlamentare siciliano sono in ogni caso agghiaccianti. Uno che si esprine così, che così si volge a una persona – in ogni caso, ripeto, in ogni caso- non può far parte dei Parlamento siciliano: fuori subito!
Il parlamento siciliana è una piovra mangiasoldi. Teatrino per personaggi in cerca d’autore. Ente inutile che andrebbe bombardato per risparmiare ai siciliani inutili spese
Questo parlamento siciliano mangiasoldi va abolito. Non serve a nulla.