L'Ateneo dona 15mila euro alla Mensa di S.Antonio e all'oratorio San Luigi Guanella. LE FOTO

L’Ateneo dona 15mila euro alla Mensa di S.Antonio e all’oratorio San Luigi Guanella. LE FOTO

L’Ateneo dona 15mila euro alla Mensa di S.Antonio e all’oratorio San Luigi Guanella. LE FOTO

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giovedì 19 Dicembre 2013 - 11:38

Contributo di 7.500 euro a testa per il Natale 2013: la solidarietà dell’Università di Messina verso i poveri ed i giovani a rischio. “Da parte di tutti gli organi di governo dell’Ateneo – ha affermato il rettore Navarra – è emerso il desiderio di dare un segno tangibile di solidarietà a partire da quest’anno, che non rimarrà un episodio ma verrà riproposto anche nei prossimi anni”. FOTO DI GAETANO SACCA'

Non solo scambio di auguri natalizi ma anche e soprattutto una partecipata solidarietà per i poveri ed i giovani a rischio, con l’obiettivo di lasciare un segno tangibile sul nostro territorio. Questo il significato della manifestazione che si è svolta stamane nell’Aula Magna dell’Università di Messina, alla presenza di docenti, dirigenti, personale tecnico amministrativo, studenti, che sono riusciti a donare 15 mila euro come dimostrazione concreta di questa solidarietà.

Il Rettore, prof. Pietro Navarra, dopo avere ringraziato tutti coloro che con la loro presenza hanno voluto offrire una testimonianza all’incontro odierno, ha sottolineato come “da quest’anno tutta l’Università di Messina abbia intrapreso un percorso di apertura verso il territorio, specie per coloro che hanno più bisogno”. “Da parte di tutti gli organi di governo dell’Ateneo – ha proseguito il prof. Navarra – è emerso il desiderio di dare un segno tangibile di solidarietà a partire da quest’anno, che non rimarrà un episodio ma verrà riproposto anche nei prossimi anni”.

Subito dopo il Rettore ha dato lettura delle due lettere indirizzate, rispettivamente, a Padre Mario Magro, Rettore della Basilica di S.Antonio, ed a Padre Gaetano Tripodo, Direttore della Caritas di Messina. Nella prima missiva, dopo avere sottolineato l’apprezzamento per il lavoro svolto quotidianamente dalla Mensa di S.Antonio “la Caldaia del Povero“ (“il problema della mancanza di cibo è uno dei più drammatici tra quelli legati alla povertà”) il Rettore ha dato notizia della devoluzione di un contributo di 7.500 euro in occasione delle festività natalizie “da parte di tutti, docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo”.

Nella seconda lettera, dopo avere messo in risalto l’ammirazione dell’Università di Messina verso le molteplici attività meritorie della Caritas, la cui “missione formativa svolta in collaborazione con i Padri Guanelliani nelle parrocchie di SS.Salvatore e S.Pio X merita particolare considerazione” come attestato dall’apertura da circa un mese e mezzo di un Oratorio nei locali di Fondo Fucile con lo scopo di prevenire e combattere la dispersione scolastica, il prof. Navarra ha comunicato che anche per la Caritas il contributo dell’Ateneo è stato di 7.500 euro. Padre Giorgio Nalin, nuovo direttore dell’Istituto che ospita la Mensa di Sant’Antonio, dopo avere ringraziato per la donazione ricevuta, ha sottolineato che “il numero dei pasti quotidiani che la mensa prepara è di 400“. Padre Gaetano Tripodo, poi, ha spiegato che i Padri Guanelliani lottano ogni giorno per realizzare “luoghi educativi allo scopo di dare vita ad un mondo migliore, più umano”.

E’ intervenuto il Direttore Generale dell’Università di Messina, il prof. Franco De Domenico, che ha voluto ringraziare il Rettore Navarra per “avere fatto emergere lo spirito di solidarietà dell’Ateneo messinese, che è parte integrante del territorio”.

A conclusione della cerimonia, una simpatica appendice ha visto protagonista una bambina, la piccola Carlotta (6 anni) che ha regalato a Padre Arcangelo Biondo, responsabile dell’Oratorio, un pallone per i ragazzi di Fondo Fucile che da oggi in poi, oltre che studiare, si potranno anche divertire.

9 commenti

  1. Che bel gesto! Da vero cristiano.
    Peccato, però…che sia stato fatto, guarda caso, con i xxxxxxxx!!!!
    Avremmo preferito che avesse dato del suo e senza pubblicità.
    Sarebbe bastato anche solo offrirsi la sera per lavorare GRATUITAMENTE alla mensa. Pensa che gesto.
    Vergognoso per lui, ma anche per chi ha accettato. Nessuno dei due si è posto dei problemi che il tutto era pubblico e in periodo di crisi.
    Strano modo di fare la carità e strano il modo di gestirla.
    Tutto messinese!

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  2. Complimenti a Navarra che si è fatto bello a spese degli altri. E guai a chi non xxxxxxxxx….
    Mi ricorda tanto, nei modi, un signore che conoscevo. Si chiamava xxxxxx, ma rispetto a Navarra era una persona di ben altro spessore!
    Questo, invece è un xxxxxxxx uomo al quale hanno dato in mano un giocattolino e vuole giocare solo lui. Gli altri possono solo guardare e devono solo accettare senza fiatare.

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  3. Ceerto gran bella iniziativa, ma vorrei capire una cosa, da dove hanno preso i 15 mila euro?
    Sono soldi raccolti da donazioni dei docenti con il rettore in primis oppure sono soldi presi dalle tasse pagate dai genitori degli studenti?
    La cosa è molto importante perchè se sono fondi raccolti da loro hanno tutto il diritto di vantarsi per il loro gesto, ma se sono sonldi sottrati dalle tasse pagate dai genitori non capisco con quale diritto lo hanno fatto visto e considerato le condizioni dell’università e perchè non hanno specificato che trattasi di “donazione obbligata” da parte dei genitori degli studenti.
    Non è corretto farsi belli con i soldi/meriti degli altri.
    Vorrei tanto una risposta. Grazie.

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  4. Se Tempostretto avesse pubblicato il mio commento, sapresti dove sono stati presi i soldi. Ma a Tempostretto, probabilmente, il nome Navarra, fa ancora paura!

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  5. facessero delle borse di studio, possibilmente per non raccomandati

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  6. Caro Izzio, tranquillizzati. Nessuno ha toccato i tuoi soldi. Sono state somme raccolte grazie ai contributi offerti da docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti. Stupide illazioni, tipiche di una città capace solo di gettare fango e di trovare elementi negativi nei confronti di qualunque iniziativa. Non aggiungo altro,

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  7. l’ ultima università d’Italia, non aggiungo altro

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  8. Ma io sono tranquillo, i miei figli hanno già finito l’università e naturalmente ho pagato tante tasse, la mia è solo pura e logica trasparenza della notizia.
    E considerato che si tratta di fondi “raccolti” sono orgoglioso di quanto fatto dall’università di una città molto male ridotta.

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