All’appello mancano ancora il consuntivo 2015 , il previsionale 2016 ed il pluriennale 2016-2018. La situazione finanziaria di Palazzo Zanca resta drammatica e non mancano le critiche dall’esterno. "CapitaleMessina" interviene con un documento firmato da Paolo Bitto e Saro Cucinotta
Con il trascorrere dei mesi, il nodo finanziario di Palazzo Zanca invece di sciogliersi si ingarbuglia sempre di più. Nonostante le promesse e gli impegni pubblicamente assunti dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2015, avvenuta con ben otto mesi di ritardo rispetto ai termini fissati dalla legge, non c’è stato alcun cambio di passo. I documenti contabili, strumenti fondamentali per la vita di un ente, continuano ad essere il tallone d’Achille del Comune di Messina. I ritardi sono ormai una consuetudine e il copione si ripete , di bilancio in bilancio.
All’appello mancano ancora: il consuntivo 2015 , che andava approvato il 30 aprile e per il quale si è insediato il commissario ad acta Antonio Garofalo, inviato dalla Regione; il previsionale 2016, i cui termini per l’adozione sono scaduti lo scorso 30 giugno ; il pluriennale 2016-2018. Da settimane l’assessore Luca Eller ripete che i tre documenti finanziari sono pronti, ma ci sono alcune criticità da sanare prima di poterli esitare in giunta. Il consuntivo 2015 – come ha spiegato Cama in una nota di qualche giorno fa – è in attesa che venga portato a termine il riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi (vedi qui); mentre il bilancio di previsione 2016 non collima con il piano di riequilibrio, che registra qualche “falla” rispetto alle previsioni in esso previste.
La situazione finanziaria di Palazzo Zanca resta drammatica e non mancano le critiche dall’esterno sulla gestione contabile dell’ente e sugli inadempimenti dell’amministrazione Accorinti. "CapitaleMessina interviene con un documento firmato da Paolo Bitto e Saro Cucinotta.
L’associazione politica interroga l'Assessore Eller su due questioni.
“La prima – si legge nel comunicato – nasce dalle nostre perplessità sulla procedura di ricontrattualizzazione dei contrattisti della polizia municipale e del personale stabilizzato al 31 dicembre, che mette in evidenza che l'atto non è stato proposto e firmato dall'assessore al Bilancio con delega al Personale Eller, né dal ragioniere generale per attestarne la copertura finanziaria. Precisiamo: non dieci o cento lavoratori ricontrattualizzati, ma ben mille, se viene fatto senza creare false aspettative e soprattutto percorrendo le corrette procedure amministrative e contabili”.
“Ci chiediamo– continuano Bitto e Cucinotta – che valenza politica e tecnica abbia un atto del genere. Lo chiediamo all'assessore Eller Vainicher che ha, fin dall'inizio del suo mandato, stigmatizzato gli errori e i ritardi commessi da chi lo ha preceduto alla guida dell'assessorato alla programmazione finanziaria, e proclamato l'intenzione di un nuovo percorso che tenga conto delle regole della buona amministrazione, il cui mancato rispetto ha comportato tanti danni finanziari al Comune di Messina. L'assessore ci deve spiegare come possa essere adottata tale delibera in mancanza del bilancio consuntivo 2015 e previsionale 2016, senza il parere dei revisori dei conti e in mancanza del "documento unico di programmazione".
“Tale ultimo documento, che va approvato entro il 31/07/2016 – proseguono i due rappresentanti di "CapitaleMessina – costituisce presupposto indispensabile per l'approvazione del bilancio di previsione ed ha carattere generale e costituisce la guida strategica ed operativa dell'ente, definendo, tra l'altro, gli equilibri economico-finanziari e di cassa in coerenza e compatibili con i vincoli di finanza pubblica”.
L’associazione politica ricorda che il 31 luglio è anche la data in cui tutti i Comuni d’Italia devono provvedere, a norma dell’art. 193 del TUEL, al riallineamento contabile: devono cioè regolarizzare i debiti fuori bilancio e le passività pregresse emersi nel corso dei precedenti esercizi finanziari.
“Purtroppo – si legge ancora nel comunicato – il Comune di Messina non ottempera a tale suo preciso obbligo di legge e l'inadempienza è stata pesantemente stigmatizzata dalla Corte dei Conti che, dopo anni di inutili richiami, ha, in occasione dell’esame del consuntivo 2014, l’ultimo ad oggi sottoposto al suo controllo, denunciato che …il continuo rinvio degli adempimenti connessi al riconoscimento dei debiti fuori bilancio finisce per alterare la rappresentazione dello stato di crisi finanziaria dell’ente…fino ad assumere valenza di grave irregolarità.."
Bitto e Cucinotta ricordano che “la Procura della Repubblica di Messina ha già ottenuto il rinvio a giudizio di politici e dirigenti delle precedenti amministrazioni anche per “…omissioni nell’iscrizione di spese già prevedibili…, nonché omissione nell’iscrizione di debiti cd fuori bilancio assunti e palesatisi nel corso dei precedenti esercizi…”
Chiedono, quindi, all'assessore al Bilancio Eller se ha intenzione di presentare al Consiglio comunale la delibera di riallineamento in tempo utile per l’approvazione entro il 31 luglio prossimo venturo. (DLT)
Nessuna sorpresa, tutto come da copione.
Nessuna sorpresa, tutto come da copione.
Esatto Fiorenzo: tutto normale per una giunta di incapaci ed improvvisati!
Ora qualcuno cercherà di giustificare l’impossibile con numeri e cifre, con confronti con Catania e chissà cos’altro…
Mi dispiace per la mia città dove vivo: questo “esperimento” politico è fallito miseramente nonostante la vecchia politica abbia fatto di tutto per portarlo in auge. Ma, forse, era proprio quello che volevano…
Esatto Fiorenzo: tutto normale per una giunta di incapaci ed improvvisati!
Ora qualcuno cercherà di giustificare l’impossibile con numeri e cifre, con confronti con Catania e chissà cos’altro…
Mi dispiace per la mia città dove vivo: questo “esperimento” politico è fallito miseramente nonostante la vecchia politica abbia fatto di tutto per portarlo in auge. Ma, forse, era proprio quello che volevano…
SECONDO LA RIFORMA DELLA LEGGE DEL 2012 CHE HA MODIFICATO IL CODICE CIVILE RELATIVAMENTE AGLI IMMOBILI SE UN BILANCIO DI UN COMPLESSO O ISOLATO NON VIENE APPROVATO ENTRO 180 GIORNI L’AMMINISTRATORE VIENE REVOCATO, MAGARI CON INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA. L’ENTE COMUNE DELLA CITTA’ DI MESSINA MI PARE CHE IL BILANCIO LO PUO’ ESAMINARE SOLO SE COMPRA IL LIBRO BIGNAMI DI RAGIONERIA. SE UN COMPLESSO NON HA BILANCIO, COME DETTO C’E’ REVOCA, SE UN ENTE COMUNALE NON APPROVATO UN SOLO BILANCIO SI DEVE INTERVENIRE PRIMA CON UN COMMISSARIO E POI ELEZIONI. IL BILANCIO E’ L’ESSENZA E’ LA SPINA DORSALE DI TUTTO DAL SEMPLICE NEGOZIO DI CARTA IGIENICA (NESSUN PARAGONE CON LA SEDE DELLA CITTA’ DI MESSINA), BANCHE INDUSTRIE E ENTI. E’ AGONIA ULTIMA CITTA’
SECONDO LA RIFORMA DELLA LEGGE DEL 2012 CHE HA MODIFICATO IL CODICE CIVILE RELATIVAMENTE AGLI IMMOBILI SE UN BILANCIO DI UN COMPLESSO O ISOLATO NON VIENE APPROVATO ENTRO 180 GIORNI L’AMMINISTRATORE VIENE REVOCATO, MAGARI CON INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA. L’ENTE COMUNE DELLA CITTA’ DI MESSINA MI PARE CHE IL BILANCIO LO PUO’ ESAMINARE SOLO SE COMPRA IL LIBRO BIGNAMI DI RAGIONERIA. SE UN COMPLESSO NON HA BILANCIO, COME DETTO C’E’ REVOCA, SE UN ENTE COMUNALE NON APPROVATO UN SOLO BILANCIO SI DEVE INTERVENIRE PRIMA CON UN COMMISSARIO E POI ELEZIONI. IL BILANCIO E’ L’ESSENZA E’ LA SPINA DORSALE DI TUTTO DAL SEMPLICE NEGOZIO DI CARTA IGIENICA (NESSUN PARAGONE CON LA SEDE DELLA CITTA’ DI MESSINA), BANCHE INDUSTRIE E ENTI. E’ AGONIA ULTIMA CITTA’