MESSINA – Sono trentamila, ogni anno, nell'arco delle undici serate, i visitatori del presepe vivente di Castanea. "L'allestimento – dice il presidente dell'associazione Giovanna D'Arco, Tonino Spanò – è quasi ultimato. Da settembre il corpo di ballo per ben tre volte la settimana prepara le coreografie per rendere verosimili le scene nel palazzo di Quirino e nella lussuriosa reggia di Erode. Nuove costruzioni sono state approntate e la novità di quest'anno è la giornata del 3 gennaio dedicata a tutte le persone con difficoltà motorie che potranno visitare il rinomato presepe, sebbene accompagnati, in quanto nell'enorme parco della Villa dei fratelli Arrigo sono state rimosse tutte le barriere architettoniche. Tutto è pronto, luci, musiche, i figuranti e anche le vie di Castanea sono da giorni invase dagli operatori ecologici del Comune che alacremente hanno pulito tutte le vie che conducono al presepe. Anche l'impianto elettrico pubblico è stato ultimato".
Ieri notte una frana a 500 metri dal quadrivio di Portella. "Questo imprevisto è come una mannaia – prosegue Spanò -. Confidiamo nel pronto intervento del sindaco che in più occasioni ha condiviso con noi momenti di festa e sollecitiamo la tempestività soprattutto per i pullman provenienti dai varie zona della Sicilia. Solo per il 26 ne attendiamo sette prenotati, che non hanno alcun modo per raggiungere Castanea in quanto la strada alternativa che sale da Ritiro e giunge da Don Minico non è percorribile perché, come già sperimentato, nelle curve il pullman nella parte posteriore tocca a terra. Se la strada non riaprirà creerà enormi disagi per la più importante manifestazione natalizia di Messina e anche per i residenti di Salice, Castanea e le Masse. Percorrendo questa arteria comunale si giunge in meno di mezz'ora – tempo minimo necessario per un infartuato – per raggiungere il presidio medico più vicino. Il sollecito diventa corale considerando che da tempo è stato soppresso il presidio del 118 che stazionava a Castanea".
Il consigliere della V circoscrizione, Franco Laimo, chiede l'intervento dell'esercito, oltre a vigili, Forestale e Protezione Civile, per riaprire la strada. Le difficoltà sono sia per il presepe sia per i tanti pendolari che ogni giorno si muovono verso il centro città.