La soluzione, discussa nel corso della seduta del Cda dell’Opera Pia di ieri pomeriggio, potrebbe “consolidarsi” nella sottoscrizione dell’accordo con il Centro studi Neurolesi
Decidiamo di usare il condizionale per non alimentare false speranze soprattutto nei “nonnini” che ieri mattina, sotto la pioggia, hanno manifestato per chiedere il mantenimento del “Centro di Aggregazione per Anziani Casa Pia”, gestito dall’omonimo Ente regionale. Secondo quanto emerso, però, da una riunione tenutasi nel pomeriggio presso la sede della Fondazione, la soluzione, e dunque la riapertura, potrebbe avvenire già a partire dalla prossima settimana. Ciò sarà possibile grazie ad una convenzione che l’ex-Ipab dovrebbe sottoscrivere con il Centro Neurolesi che, grazie ad un progetto finanziato dal Ministero della Salute, dovrebbe attrezzare nell’ampia struttura di proprietà dell’Ente regionale (oltre 1700 mq, da ristrutturare), nuove attività. Sulla base dell’accordo, in fase di definizione, che vedrà il coinvolgimento anche di altre associazioni, il Centro potrebbe farsi carico delle spese relative alle utenze per il mantenimento del Centro Diurno per anziani. La soluzione prospettata potrebbe permettere di risolvere il problema per un anno, in attesa di ulteriori sviluppi.
Anche perché, almeno per il momento, su altri fronti non sembrano prospettarsi diverse soluzioni. Lo dimostra la mancanza di offerte al bando redatto dall’Opera Pia per mettere in locazione una parte dello stabile, della superficie di 330mq, sito al primo piano (canone stabilito 35 mila euro annui), dove fino al mese di agosto è stato ospitato, per lo svolgimento di corsi di formazione, l’Ente Nazionale per l’Istruzione l’Addestramento Professionale, poi sfrattato causa morosità.
Se, dunque, la convenzione da sottoscrivere con il Centro Neurolesi dovesse andare in porto, e le rassicurazioni telefoniche fornite da Buzzanca al consigliere Cucinotta potrebbero far propendere in tal senso, i vecchietti potranno tirare un sospiro di sollievo e tenersi pronti per tornare alla vita di un tempo. Tutti insieme. (ELENA DE PASQUALE)