Il primo bypass tra le due condotte è stato attivato lo scorso 4 novembre ma è stato trovato l’accordo con Siciliacque per il pagamento a partire dal 1. dicembre, che per l’Amam comporterà un risparmio di 350mila euro rispetto al previsto. Il secondo, invece, verrà realizzato a monte di Furci in contemporanea ai lavori di consolidamento a Forza d’Agrò che partiranno all’inizio della prossima settimana, meteo permettendo
La paura di un’altra crisi idrica incombe sempre. Il rischio è un nuovo smottamento a Forza d’Agrò, lì dove la frana è ancora attiva, soprattutto in vista del maltempo previsto nei prossimi giorni. Fino al momento, tutto procede come da programma e quella di ieri è stata una giornata proficua sotto diversi aspetti.
Il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, ha incontrato a Palermo l’amministratore delegato di Siciliacque, Stefano Albani, ed ha strappato una serie di impegni che dovrebbero mitigare il rischio di nuove emergenze idriche. Tutto incentrato sul riutilizzo della condotta dell’Alcantara, interrotta da oltre 5 anni ad Alì, che sarà ripristinata, mentre altre novità positive potrebbero arrivare nei prossimi giorni anche sul fronte del prezzo di quell’acqua. Al momento è di 69 centesimi al metro cubo rispetto ai 10 centesimi al metro cubo dell’acqua del Fiumefreddo, una differenza enorme il cui conto è già a carico di Amam perché dallo scorso 4 novembre, la città di Messina è tornata ad usufruire dell’acqua dell’Alcantara, grazie al bypass realizzato a Forza d’Agrò. “Pagheremo la fornitura di acqua a partire dal 1. dicembre – spiega al termine dell’incontro il presidente Termini – e questo comporterà un risparmio di circa 350mila euro rispetto al previsto”.
Messina potrà fare a meno dell’acqua dell’Alcantara solo quando la condotta originaria del Fiumefreddo sarà ripristinata a Calatabiano, lì dove i lavori di messa in sicurezza sono in corso e non si concluderanno prima del mese di marzo. Questo vuol dire che da dicembre a marzo il conto per Amam resterebbe salato: circa 1 milione e mezzo per 4 mesi. “Stiamo lavorando su alcune soluzioni alternative – prosegue Termini – al fine di poter cessare questo esborso così oneroso. Nei prossimi giorni ne sapremo di più”.
Siciliacque ha anche confermato l’impegno al ripristino immediato della condotta dell’Alcantara interrotta da oltre cinque anni ad Alì. In quel modo, l’acqua potrà arrivare direttamente in città, senza passare dal Fiumefreddo, fino al serbatoio Tremonti e servire le parti più alte della zona nord che hanno sofferto maggiormente l’emergenza idrica. “I lavori si faranno in somma urgenza – continua ancora Termini –, dunque ci saranno procedure molto più snelle per la progettazione e l’affidamento dei lavori, che saranno conclusi al massimo ad aprile, forse anche prima”.
Torniamo al presente perché l’urgenza è quella di mettere in sicurezza il versante di Forza d’Agrò. Per garantire un nuovo piano B verrà realizzato un secondo bypass tra l’Alcantara e il Fiumefreddo, questa volta a monte dell’abitato di Furci. Serviranno circa 24 ore, così come fu per il primo bypass, e sarà necessario interrompere l’erogazione idrica. Ma l’interruzione di 24 ore era già prevista per i lavori a Forza d’Agrò e dunque, risolto il problema del reperimento dei materiali, si lavorerà in contemporanea per far sì che non servano altre sospensioni. Le ripercussioni in città dovrebbero essere minime ed i disagi saranno sempre nelle stesse zone, quelle più alte o più lontane dai serbatoi di distribuzione. L’erogazione sarà interrotta in mattinata, presumibilmente intorno alle 11, per poi riprendere l’indomani mattina con l’acqua rimasta nei serbatoi cittadini fino a quando non sarà terminata, di nuovo in mattinata. Non mancherà, dunque, l’acqua corrente per 24 ore consecutive ma la distribuzione sarà limitata alla sola mattina per due giorni consecutivi.
Nel frattempo ci sono da temere altri danni alla condotta a Forza d’Agrò? “Preoccupa il tempo che passa – conclude Termini – però dal primo giorno in cui si è verificato il problema stiamo monitorando costantemente l’evoluzione. Abbiamo subito iniziato gli studi ma ci sono tempi indispensabili per la progettazione e i rilievi geologici, non siamo stati con le mani in mano”.
Sugli aspetti tecnici dell’intervento e sui tempi si esprime il direttore generale dell’Amam, Luigi La Rosa: “A monte di Furci un bypass è facilmente realizzabile, la zona è sicura e ci sono strade che portano facilmente sul posto. Si potrà iniziare subito con la predisposizione per poi allacciare le due condotte nello stesso momento in cui bisognerà interrompere il flusso idrico per 24 ore a Forza d’Agrò. Martedì sera sono state completate le indagini geologiche; il progettista, l’ing. Musumeci, sta subito elaborando i calcoli per presentarli al Genio Civile domani (oggi, ndr) o al massimo venerdì. Speriamo di ottenere il via libera entro questa settimana o all’inizio della prossima per poi cominciare i lavori subito dopo. Non so se inizieranno lunedì, martedì o mercoledì perché non vorremmo dover operare sotto la pioggia, visto che dobbiamo correre sin dall’inizio per fare due ancoraggi”.
(Marco Ipsale)
Il 25% dei messinesi non paga acqua, in pratica uno su quattro.
La maggioranza di questi evasori non sono poveri, i soldi per pagare la benzina per i serbatoi dei Suv li trovano sempre.
Il problema dell’acqua a Messina si risolve facendo pagare meno e facendo PAGARE TUTTI.
Il 25% dei messinesi non paga acqua, in pratica uno su quattro.
La maggioranza di questi evasori non sono poveri, i soldi per pagare la benzina per i serbatoi dei Suv li trovano sempre.
Il problema dell’acqua a Messina si risolve facendo pagare meno e facendo PAGARE TUTTI.
Qui si continua a giocare sulla pelle dei cittadini!!fuori da ogni logica pagare l’acqua come se fosse oro. Ma i NS politici che fanno?seconda cosa si era detto che tutto era pronto i progetti dovevano essere presentati al massimo mercoledi ora si parla fra venerdì e lunedì ma scherzano mica la frana aspetta e se poi ci si mette il cattivo tempo? La protezione civile perché non agisce le pastori burocratiche dopo prima si interviene anche perché se danno ci fosse Dio non voglia!!! Con chi c’è la prendiamo questa volta???
Qui si continua a giocare sulla pelle dei cittadini!!fuori da ogni logica pagare l’acqua come se fosse oro. Ma i NS politici che fanno?seconda cosa si era detto che tutto era pronto i progetti dovevano essere presentati al massimo mercoledi ora si parla fra venerdì e lunedì ma scherzano mica la frana aspetta e se poi ci si mette il cattivo tempo? La protezione civile perché non agisce le pastori burocratiche dopo prima si interviene anche perché se danno ci fosse Dio non voglia!!! Con chi c’è la prendiamo questa volta???
Qui si parla di milioni di euro sull’acqua .Via le società che si arricchiscono alle spalle dei cittadini .L’acqua è un bene di tutti e deve essere gestita non da società a scopo di lucro ma bensì dallo stato a costo normale (cioè le spese di manutenzione e dipendenti ).
E’ così difficile trovare dei dipendenti e un solo dirigente per gestire la questione acqua di ogni comune ???
Qui si parla di milioni di euro sull’acqua .Via le società che si arricchiscono alle spalle dei cittadini .L’acqua è un bene di tutti e deve essere gestita non da società a scopo di lucro ma bensì dallo stato a costo normale (cioè le spese di manutenzione e dipendenti ).
E’ così difficile trovare dei dipendenti e un solo dirigente per gestire la questione acqua di ogni comune ???