Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto a Bluferries di prorogare di sei mesi il servizio in scadenza al 31 dicembre. L’accordo con la società del gruppo Fs è stato raggiunto alle stesse condizioni di quello attuale. Soluzione raggiunta anche con Ustica Lines. Affidamento diretto per il collegamento con Reggio. Soddisfatta in parte l'Orsa, che chiede programmazione per evitare l'inseguirsi delle proroghe
E’ ancora una volta una soluzione tampone e parziale. Ed entra in gioco la vecchia teoria del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. In considerazione del fatto che si è giunti al 20 dicembre, a undici giorni dalla scadenza del servizio, la notizia di oggi è positiva. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto a Bluferries di prorogare di sei mesi il collegamento con Villa San Giovanni, a partire dal 1 gennaio. La società del gruppo Fs ha accettato alle stesse condizioni di quello aggiudicato con l’ultima gara, nel giugno scorso, con un contributo di 1 milione e 200mila euro. Somme tratte dai fondi stanziati per un anno dalla legge di stabilità nei giorni scorsi: 8 milioni e 400mila euro, di cui però 3 milioni per potenziare i pontili e la flotta navale dello Stretto.
Se però per il collegamento con Villa era possibile procedere con una proroga, in ragione del fatto che nel giugno scorso è stato affidato in seguito ad una regolare gara, allo stesso modo non può procedersi per il collegamento con Reggio, operato da Ustica Lines. Quest’ultimo, infatti, è già in regime di proroga e non ne sono consentite altre. In extremis è, dunque, arrivato l’affidamento diretto, che garantisce la continuità del servizio. Si tratta comunque dell'ennesima soluzione tampone, il riconoscimento del diritto alla continuità territoriale è ancora lontano da raggiungere.
E' soddisfatto "almeno per la salvaguardia, in tempo utile, del lavoro e del servizio" il delegato regionale di Orsa Trasporti, Michele Barresi, che esprime però al contempo preoccupazione e speranza per il futuro: "E' di fondamentale importanza – prosegue – lo stanziamento di 200mila euro per lo studio dei trasporti nello Stretto, perché dobbiamo uscire dai periodi di proroga e utilizzare quest'opportunità per programmare tutto il sistema".
(Marco Ipsale)