Sarà chiusura momentanea ma Casa Serena continuerà a vivere

Sarà chiusura momentanea ma Casa Serena continuerà a vivere

Marco Ipsale

Sarà chiusura momentanea ma Casa Serena continuerà a vivere

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giovedì 06 Dicembre 2012 - 15:41

Incontro al Comune tra il commissario Croce e i tre segretari sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Ribadita la necessità di mettere a norma la struttura. Potrebbero bastare 700mila euro. Gli anziani verrebbero trasferiti in altre strutture per il tempo necessario allo svolgimento dei lavori

Casa Serena chiuderà solo momentaneamente per eseguire i necessari lavori di messa a norma. E’ quanto emerso dall’incontro odierno che si è tenuto oggi a palazzo Zanca, tra il commissario del Comune, Luigi Croce, il dirigente del dipartimento ai servizi sociali, Salvatore De Francesco, l’esperto alle partecipate, Nino Dalmazio, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Oceano, Genovese e Amato.

L’obiettivo è quello di "operare nel rispetto dei princìpi della legalità, andando incontro alle esigenze degli anziani, garantendone l’assistenza socio-sanitaria ed i servizi a loro destinati, e tutelando i livelli occupazionali".

Il progetto di messa a norma prevedeva inizialmente una spesa di 5 milioni e mezzo di euro, inaffrontabile per il Comune. Adesso si sta cercando di limitare gli interventi al minimo indispensabile per mettere in sicurezza la struttura. Potrebbero quindi bastare 700mila euro, somma che è stata già impegnata proprio a tale scopo. Gli uffici comunali sono al lavoro per predisporre la progettazione, poi si dovrà procedere all’appalto.

Un primo intervento, un cottimo fiduciario per l’adeguamento dell’impiantistica, da circa 80mila euro è stato già appaltato. Per la parte più corposa prevista, sono allo studio le soluzioni tecniche possibili per attuare i correttivi più urgenti.

A chiusura dell'incontro odierno, arriva il pensiero del segretario generale della Cisl, Tonino Genovese: "C’è un impegno del Commissario straordinario Croce a non chiudere definitivamente Casa Serena. Sarà un tavolo che si aprirà lunedì con gli uffici del Comune a dover risolvere problemi tecnici e finanziari e a dover affrontare il nodo della tutela degli anziani e quella occupazionale dei lavoratori con la messa a norma di Casa Serena. Croce non vuole smantellare, ma vi sono due punti da tenere in considerazione. Il primo è il dissesto. Il secondo è la necessaria riorganizzazione complessiva dell’offerta dei servizi sociali". Intanto gli uffici comunali stanno avviando le procedure per i progetti finanziati dai fondi della legge 328/2000 per interventi e servizi sociali. “Ma se va bene occorreranno almeno quattro mesi per farli partire”, ha detto il segretario della Cisl.

E nell’ambito dei servizi sociali c’è anche un altro scottante problema da risolvere, quello degli otto Centri di aggregazione giovanile dislocati nelle zone più disagiate della città. L’attuale appalto scadrà a febbraio e in questo momento è impossibile un rinnovo. Anche questa vicenda, come le altre del settore, è riconducibile alla mancata approvazione del bilancio di previsione. Qualora si dovesse raggiungere questo risultato, si procederà ad una proroga tecnica per non interrompere il servizio in vista dei nuovi bandi. Viceversa 240 minori potrebbero restare senza un valido punto di riferimento e 72 operatori sociali senza lavoro.

(Marco Ipsale)

3 commenti

  1. precario affamato 6 Dicembre 2012 16:18

    ma che provvisorio a messina il provvisorio vuol dire anni e anni ma a chi volete prendere in giro signor sindacalisti via via via sempre gli stessi ou non volete mollare osso via via via siete come i politici MESSINESI

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  2. ART.21 COSTITUZIONE. C’è una notizia clamorosa,che riguarda indirettamente Casa Serena e i Servizi Sociali,per i quali è complicato reperire risorse finanziarie,anche per DEMERITO dell’Area Coordinamento Tributaria,che non riesce a scovare evasori ed elusori,a causa di una organizzazione del lavoro ottocentesca,dov’è sconosciuto il valore dell’automazione informatica,che supera la discrezionalità nel trattamento delle pratiche. L’indiscrezione, anticipata venerdi scorso da Centonove, ha avuto conferma ieri, con un scarno comunicato stampa del Comune: il commissario Luigi Croce sostituisce lo storico dirigente, Romolo DELL’ACQUA, con Giovanni BRUNO, alla guida dell’Area e del Dipartimento TRIBUTI. I conti in rosso di Palazzo Zanca mietono la prima vittima illustre, il potente dirigente a capo di una delle Aree su cui si regge Palazzo Zanca, insieme all’URBANISTICA e a quella ECONOMICO FINANZIARIA.
    Il commissario Croce dovrebbe convocare del Dipartimento TRIBUTI, i Responsabili del Servizio, sono nove, più i due responsabili dell’Ufficio, insieme a quelli del Contenzioso Tributario, perchè le responsabilità non possono addebitarsi soltanto al dott.Romolo Dell’Acqua.
    Ci siamo rotti, che a pagare sia sempre il solito PANTALONE messinese, o pagano tutti oppure nessuno.
    Questa sostituzione rompe gli equilibri dirigenziali consolidati della struttura organizzativa, prelude a nuove importanti sostituzioni, ma è la fine dell’incarico a tempo indeterminato, che porterà i più preparati fra i burocrati a dirigere gli enti locali.

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  3. puzza di bruciato 7 Dicembre 2012 07:26

    Pensiero della casta:
    “Intanto la chiudiamo, i degenti ce li dividiamo nelle ns strutture!!! poi facciamo sapere che non si reperiscono i soldi
    per la ristrutturazione,accontentiamo gli iscritti alle federazioni con qualche mese di cigs così non fanno bordello, in uno due anni la città si dimenticherà di casa serena come hanno fatto della birra messina, molini gazzi, arsenale, standa, nunnari, pasta puglisi, pasta triolo, magazzini piccolo, teatro in fiera, sanderson, FS, aliscafi, margherita, piemonte ecc.” Penso di aver dimenticato qualche d’uno.
    Cmq con 700.000 € a Messina nemmeno la pavimentazione si riuscirà a fare!!!

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