Nell’apposito box riservato al sondaggio potete rispondere alla nostra domanda e schieravi a favore o contro la scelta del Consiglio Comunale di tornare indietro sulla pedonalizzazione del centro così come era stata concepita dall’assessore alla mobilità Cacciola, con il placet dell’intera giunta
Con un accordo trasversale ed una strategia d’aula studiata nei minimi dettagli, il Consiglio comunale ha cancellato l’isola pedonale disegnata dalla giunta Accorinti. Sedici consiglieri, sui ventisette presenti in Aula al momento del voto, hanno approvato l’emendamento che restringe alla sola piazza Cairoli l’area pedonabile, andando palesemente contro la volontà dell’amministrazione, che l’isola avrebbe voluto addirittura allargarla.
Sono bastate tre ore di seduta del Consiglio comunale per azzerare 6 mesi e mezzo di sperimentazione, durante i quali i messinesi, anche i più scettici, si erano abituati a convivere con la pedonalizzazione di una vasta area del centro, sottratta ai mezzi a motore e restituita alla piena fruibilità dei cittadini.
Nelle ultime ore, in città non si parla d’altro, gli interventi politici sull’abolizione dell’isola, perché di questo in fondo si tratta, si susseguono a ritmo frenetico e i commenti sui social network hanno scatenato un dibattito incessante, in cui ognuno vuole intervenire per esprimere la propria opinione.
Tempostretto.it ha deciso quindi di dare voce ai cittadini e lanciare un sondaggio per chiedere a voi lettori se siete favorevoli o contrari alla cancellazione dell’isola pedonale.
Nell’apposito box che si trova in homepage potete rispondere alla nostra domanda e schieravi a favore o contro la scelta del Consiglio Comunale di tornare indietro sulla pedonalizzazione del centro così come era stata concepita dall’assessore alla mobilità Gaetano Cacciola, con il placet dell’intera giunta.
A voi il pieno potere di dire cosa pensate: isola pedonale sì o isola pedonale no.
Danila La Torre
l’isola pedonale si fa nel centro storico. meglio ridotta, ma ancora meglio eliminata e riproposta a piazza duomo
l’isola pedonale si fa nel centro storico. meglio ridotta, ma ancora meglio eliminata e riproposta a piazza duomo
Sono ORGOGLIOSO ORGOGLIOSO ORGOGLIOSO dei miei concittadini lettori di TempoStretto, i miei nuovi parenti e amici ravennati mi dicono che la percentuale del sondaggio corrisponda grossomodo a quella di un uguale sondaggio di RAVENNA OGGI, giornale locale molto letto dagli abitanti di questa città, molto bella, ma la nostra Messina è splendida con i colori abbaglianti dello Stretto e il rarissimo effetto lago che ci regala con la sponda calabrese. Mi piace pensare ai messinesi come ai ravennati, almeno sulle questioni inerenti la qualità della vita, ma non montiamoci la testa ne abbiamo di strada da fare per raggiungerli. Intanto RENATO dovrà impegnarsi a sterilizzare questa delibera odiosa contro i messinesi, abortita da un esiguo numero di Consiglieri Comunali del peggiore Consiglio della storia municipale di Messina. Bisognerebbe indagare meglio sugli atti intimidatori, ricordo quello contro l’assessore Cacciola, senza dimenticarci delle pressioni di alcuni commercianti al limite della VIOLENZA VERBALE. Quanta differenza tra il PD di Francantonio GENOVESE, amico di chi avvelena i messinesi, costrigendoci per anni e anni a respirare le mortali polveri sottili dei tir e dell’abnorme traffico urbano, con il PARTITO DEMOCRATICO di Ravenna, pronto a cancellare una piazza a ridosso dell’isola pedonale, che abbraccia tutto il centro anche non storico, adibita a parcheggio per i commercianti e restituirla attrezzata ai ravennati. Devo confessare che la percentuale del sondaggio sarebbe stata più alta se il mio nipotino di quattro anni non avesse sbagliato la casella, ha digitato favorevole al provvedimento, ha sorriso fatelo anche voi con me.
Sono ORGOGLIOSO ORGOGLIOSO ORGOGLIOSO dei miei concittadini lettori di TempoStretto, i miei nuovi parenti e amici ravennati mi dicono che la percentuale del sondaggio corrisponda grossomodo a quella di un uguale sondaggio di RAVENNA OGGI, giornale locale molto letto dagli abitanti di questa città, molto bella, ma la nostra Messina è splendida con i colori abbaglianti dello Stretto e il rarissimo effetto lago che ci regala con la sponda calabrese. Mi piace pensare ai messinesi come ai ravennati, almeno sulle questioni inerenti la qualità della vita, ma non montiamoci la testa ne abbiamo di strada da fare per raggiungerli. Intanto RENATO dovrà impegnarsi a sterilizzare questa delibera odiosa contro i messinesi, abortita da un esiguo numero di Consiglieri Comunali del peggiore Consiglio della storia municipale di Messina. Bisognerebbe indagare meglio sugli atti intimidatori, ricordo quello contro l’assessore Cacciola, senza dimenticarci delle pressioni di alcuni commercianti al limite della VIOLENZA VERBALE. Quanta differenza tra il PD di Francantonio GENOVESE, amico di chi avvelena i messinesi, costrigendoci per anni e anni a respirare le mortali polveri sottili dei tir e dell’abnorme traffico urbano, con il PARTITO DEMOCRATICO di Ravenna, pronto a cancellare una piazza a ridosso dell’isola pedonale, che abbraccia tutto il centro anche non storico, adibita a parcheggio per i commercianti e restituirla attrezzata ai ravennati. Devo confessare che la percentuale del sondaggio sarebbe stata più alta se il mio nipotino di quattro anni non avesse sbagliato la casella, ha digitato favorevole al provvedimento, ha sorriso fatelo anche voi con me.
L’ISOLA pedonale cosi vasta ,in una città senza mezzi pubblici,senza parcheggi e senza un euro in tasca a cosa serve? a fare arrabbiare la gente rendendo un cattivo servizio anche ai commercianti.
L’ISOLA pedonale cosi vasta ,in una città senza mezzi pubblici,senza parcheggi e senza un euro in tasca a cosa serve? a fare arrabbiare la gente rendendo un cattivo servizio anche ai commercianti.
se la facessero a casa loro l’isola pedonale FAREI PAGARE I COSTI DI SEGNALETICA SEMAFORI ECC A CHI L’HA PROPOSTA
se la facessero a casa loro l’isola pedonale FAREI PAGARE I COSTI DI SEGNALETICA SEMAFORI ECC A CHI L’HA PROPOSTA
L’isola pedonale deve essere piazza cairoli viale san martino… cosi anche si evita il parcheggio sul viale…. come si fa non capirlo !!!!
L’isola pedonale deve essere piazza cairoli viale san martino… cosi anche si evita il parcheggio sul viale…. come si fa non capirlo !!!!
è inutile ripeterlo, per leccare gelati e fare cagare i cani era perfetta!!!
è inutile ripeterlo, per leccare gelati e fare cagare i cani era perfetta!!!
La cancellazione dell’isola pedonale è una scelta scellerata, ma perfettamente in linea con il semi-analfabetismo di gran parte del consiglio comunale.
La cancellazione dell’isola pedonale è una scelta scellerata, ma perfettamente in linea con il semi-analfabetismo di gran parte del consiglio comunale.
Quelle è l’isola che non c’è!
Ma quella era un’isola pedonale?
L’isola deve essere fatta nel quadrilatero Duomo e non in una squallida strada del centro.
Hanno fatto bene.
Basta con le scelte e le battaglie ideologiche.
Quelle è l’isola che non c’è!
Ma quella era un’isola pedonale?
L’isola deve essere fatta nel quadrilatero Duomo e non in una squallida strada del centro.
Hanno fatto bene.
Basta con le scelte e le battaglie ideologiche.
PUTIARU
PUTIARU
Non c’è da arrovellarsi le cervella e neanche da spendere tempo in analisi articolate.
Il consiglio ha solo preso una decisione coerente con la propria storia politica e con la propria sensibilità sociale.
lo stato attuale della città è lo specchio di questa storia.
Nulla muta ma loro non ne hanno colpa, criticano ma non fanno, bocciano il
cambiamento senza proporne un altro.
Il loro scopo è la preservazione dello stato delle cose, la stasi perenne,altrimenti non si spiegano decenni di politica improduttiva.
Perchè attendersi ora dalle stesse persone un cambio di direzione?
Più chiaro di così.
Una domanda se mi è permessa a chi li sostiene :
posso conoscere le motivazioni di stima nei confrontti di questo consiglio comunale?
Salvatore
Non c’è da arrovellarsi le cervella e neanche da spendere tempo in analisi articolate.
Il consiglio ha solo preso una decisione coerente con la propria storia politica e con la propria sensibilità sociale.
lo stato attuale della città è lo specchio di questa storia.
Nulla muta ma loro non ne hanno colpa, criticano ma non fanno, bocciano il
cambiamento senza proporne un altro.
Il loro scopo è la preservazione dello stato delle cose, la stasi perenne,altrimenti non si spiegano decenni di politica improduttiva.
Perchè attendersi ora dalle stesse persone un cambio di direzione?
Più chiaro di così.
Una domanda se mi è permessa a chi li sostiene :
posso conoscere le motivazioni di stima nei confrontti di questo consiglio comunale?
Salvatore
Io sono a prescindere per l’isola pedonale, ma non nego che debba essere la ciliegina sulla torta e non entrerei mai in una pasticceria per acquistarne una perché ingolosito da una ciliegina sparuta esposta nella vetrina più bella.
In poche parole, un’isola pedonale è un esigenza inderogabile in una città compiuta ed efficiente. E Messina non lo è!
Per cui l’isola appare una cattedrale nel deserto, con cui l’amministrazione vuole nascondere le sue contraddizioni ed incompiute cittadine come la Nettezza Urbana, il Servizio di Trasporti Pubblici, il rispetto del Codice della Strada e, soprattutto perché è alla base di tutti i malanni e costi cittadini, l’efficienza della macchina burocratica comunale.
A questo punto non si sa se talune proposte, pista ciclabile e isola pedonale, siano il frutto di un escamotage per celare le inadempiute o piuttosto la normale attività di assessorati efficienti e funzionanti che stridono con le incapacità di assessorati ben più importanti.
Che il Sindaco si decida e batta un colpo. Se ancora esiste. Comunque un ringraziamento per averci fatto comprendere che non era la Massoneria Ufficiale la responsabile dei malanni cittadini. Da questo punto di vista la sua è un amministrazione “purissima”. Peccato che non sia efficiente e sull’ onestà, aspettiamo il giudizio del tempo.
Io sono a prescindere per l’isola pedonale, ma non nego che debba essere la ciliegina sulla torta e non entrerei mai in una pasticceria per acquistarne una perché ingolosito da una ciliegina sparuta esposta nella vetrina più bella.
In poche parole, un’isola pedonale è un esigenza inderogabile in una città compiuta ed efficiente. E Messina non lo è!
Per cui l’isola appare una cattedrale nel deserto, con cui l’amministrazione vuole nascondere le sue contraddizioni ed incompiute cittadine come la Nettezza Urbana, il Servizio di Trasporti Pubblici, il rispetto del Codice della Strada e, soprattutto perché è alla base di tutti i malanni e costi cittadini, l’efficienza della macchina burocratica comunale.
A questo punto non si sa se talune proposte, pista ciclabile e isola pedonale, siano il frutto di un escamotage per celare le inadempiute o piuttosto la normale attività di assessorati efficienti e funzionanti che stridono con le incapacità di assessorati ben più importanti.
Che il Sindaco si decida e batta un colpo. Se ancora esiste. Comunque un ringraziamento per averci fatto comprendere che non era la Massoneria Ufficiale la responsabile dei malanni cittadini. Da questo punto di vista la sua è un amministrazione “purissima”. Peccato che non sia efficiente e sull’ onestà, aspettiamo il giudizio del tempo.
Solo uno sgarro appunto all’amministrazione perché non vogliono che facciano qualcosa di positivo. Ma il bello e che non vogliono far fare niente di buono e che anche loro non fanno niente di positivo. Non riescono perché offuscati dalla malignità. Questa non è politica ma solo ignoranza!! Si all’isola pedonale. Per tutti i commenti contro non mi posso esprimere diventeri veramente peggio di una iena!! E poi orami ci sto facendo il callo, e sono sempre gli stessi quattro scappati di casa!!
Solo uno sgarro appunto all’amministrazione perché non vogliono che facciano qualcosa di positivo. Ma il bello e che non vogliono far fare niente di buono e che anche loro non fanno niente di positivo. Non riescono perché offuscati dalla malignità. Questa non è politica ma solo ignoranza!! Si all’isola pedonale. Per tutti i commenti contro non mi posso esprimere diventeri veramente peggio di una iena!! E poi orami ci sto facendo il callo, e sono sempre gli stessi quattro scappati di casa!!
Un consiglio comunale inqualificabile in gran parte dei suoi membri. Temo rappresenti davvero la città e la cosa mi spaventa. Questa amministrazione ha fatto due cose buone in croce, una era l’isola (migliorabile e perfettibile, ma ottima idea) e il cc ha pensato bene di annullarla.
Altro che dialogo e compromessi. Con queste persone bisogna andare con le dita negli occhi. A questo punto e’ necessario scendere al loro livello.
Un consiglio comunale inqualificabile in gran parte dei suoi membri. Temo rappresenti davvero la città e la cosa mi spaventa. Questa amministrazione ha fatto due cose buone in croce, una era l’isola (migliorabile e perfettibile, ma ottima idea) e il cc ha pensato bene di annullarla.
Altro che dialogo e compromessi. Con queste persone bisogna andare con le dita negli occhi. A questo punto e’ necessario scendere al loro livello.
Per “gente” a chi si riferisce?
Per “gente” a chi si riferisce?
Vedo senza sorprendermi che utilizzi questo termine con molta frequenza.Evidentemente fa parte della tua genealogia..
mi dispiace deluderti ma non sono putiario e non ho una putia..ma sono un libero professionista che non ha alcun interesse alla apertura o alla chiusura dell’aborto pedonale.
Perche vedi pur non avendo interessi diretti commerciali o professionali sono in grado di dare un giudizio su una cosa con la capacita’ di fare critica….tu ti limiti a sputare veleno sui PUTIARI..ma sara’ perche ne volevi una?
Vedo senza sorprendermi che utilizzi questo termine con molta frequenza.Evidentemente fa parte della tua genealogia..
mi dispiace deluderti ma non sono putiario e non ho una putia..ma sono un libero professionista che non ha alcun interesse alla apertura o alla chiusura dell’aborto pedonale.
Perche vedi pur non avendo interessi diretti commerciali o professionali sono in grado di dare un giudizio su una cosa con la capacita’ di fare critica….tu ti limiti a sputare veleno sui PUTIARI..ma sara’ perche ne volevi una?
Condivido in toto.
Condivido in toto.
L’isola pedonale è attuabile in un centro storico e serve a valorizzare la città non a mutilarla… Buona l’idea, cattiva l’attuazione
L’isola pedonale è attuabile in un centro storico e serve a valorizzare la città non a mutilarla… Buona l’idea, cattiva l’attuazione
Se mi posso permettere, suggerisco alla redazione di fare un sondaggio con più risposte, altrimenti è inutile, perché non credo che la gente voglia la cancellazione dell’isola pedonale, ma questa deve essere fatta con criteri molto più salubri e pensati…
Se mi posso permettere, suggerisco alla redazione di fare un sondaggio con più risposte, altrimenti è inutile, perché non credo che la gente voglia la cancellazione dell’isola pedonale, ma questa deve essere fatta con criteri molto più salubri e pensati…
La decisione di tornare indietro dimostra che a Messina non si può fare niente di buono! Sono deluso, amareggiato, mi sento come un pesce fuori dall’acqua. Finalmente, adesso, saranno contenti. Potranno mettere la macchina dove capita prima, se necessario (secondo loro), la lasceranno in doppia fila e risponderanno a chi gli fa l’osservazione di aver messo la macchina in doppia fila: “un attimo”! Questa è la fine di un tentativo di civilizzare la città di Messina che nessuno ama.
La decisione di tornare indietro dimostra che a Messina non si può fare niente di buono! Sono deluso, amareggiato, mi sento come un pesce fuori dall’acqua. Finalmente, adesso, saranno contenti. Potranno mettere la macchina dove capita prima, se necessario (secondo loro), la lasceranno in doppia fila e risponderanno a chi gli fa l’osservazione di aver messo la macchina in doppia fila: “un attimo”! Questa è la fine di un tentativo di civilizzare la città di Messina che nessuno ama.
ISOLA PEDONALE SI!
L’isola pedonale valorizza le città , le isole devono essere ampie e ben curate. A Messina stavamo iniziando a vedere i benefici, non perdiamoli. L’sola è un valore e come tale va curata migliorata non torniamo ad essere un essere “paesazzo”. Diamo il tempo. da noi i tempi sono giurassici per realizzare ma veloci per distruggere.
ISOLA PEDONALE SI!
L’isola pedonale valorizza le città , le isole devono essere ampie e ben curate. A Messina stavamo iniziando a vedere i benefici, non perdiamoli. L’sola è un valore e come tale va curata migliorata non torniamo ad essere un essere “paesazzo”. Diamo il tempo. da noi i tempi sono giurassici per realizzare ma veloci per distruggere.
Sono contraria alla cancellazione dell’isola pedonale!
Sono favorevole, invece, ad una adeguata sistemazione di questa. Esempio? Sistemare quella piazza Cairoli che non ha niente di sistemato (levando quella struttura messa al centro della piazza, anche un bambino avrebbe avuto un progetto migliore!), cambiare quel pavimento che non serve una lira, servizi igienici pubblici, ecc…
Invece no!
L’isola pedonale é cattiva, brutta…cari commercianti, andate a lavorare (che qualcuno ve lo insegni, però)!!!
Sono contraria alla cancellazione dell’isola pedonale!
Sono favorevole, invece, ad una adeguata sistemazione di questa. Esempio? Sistemare quella piazza Cairoli che non ha niente di sistemato (levando quella struttura messa al centro della piazza, anche un bambino avrebbe avuto un progetto migliore!), cambiare quel pavimento che non serve una lira, servizi igienici pubblici, ecc…
Invece no!
L’isola pedonale é cattiva, brutta…cari commercianti, andate a lavorare (che qualcuno ve lo insegni, però)!!!
GENTILISSIMA DANILA LA TORRE,
PER L’ENNESIMA VOLTA SCRIVO (a dire il vero è da un po di tempo che non lo faccio) CON LA SPERANZA CHE IL MIO COMMENTO RAGGIUNGA IL CAPO DELLA GIUNTA COMUNALE – O SINDACO CHE DIR SI VOGLIA – DI TURNO. SARA’ LA VOLTA BUONA?
IO CI SPERO SEMPRE…!
PER COMMENTARE QUESTA ENNESIMA MISERIA, TUTTA MESSINESE, PARTIREI DAL PRESUPPOSTO, CONOSCIUTO DA TUTTI, CHE LA CITTA’ E’ INESORABILMENTE IN MANO AI COMMERCIANTI. MA QUESTO NON E’ ALTRO CHE LA PUNTA DELL’ICEBERG. IL VERO PROBLEMA DI MESSINA E’ L’ASSOLUTA ANARCHIA E MANCANZA DI CONTROLLO DI TUTTO IL TERRITORIO, COMUNALE PRIMA E PROVINCIALE POI, CHE INCIDE IN MANIERA ESPONENZIALE SULLA QUALITA’ DELLA VITA DEI CITTADINI.
MI SPIEGO MEGLIO CON UN ESEMPIO, PRENDENDO L’ISOLA PEDONALE COME SPUNTO:
IN UNA CITTA’ CHE VIVE DI TERZIARIO, IL COMMERCIO RIMANE AL FULCRO DELL’INTERA ECONOMIA COMUNALE DAL QUALE E’ IMPOSSIBILE PRESCINDERE. MA, SI SA, SENZA AVVENTORI I NEGOZI RESTANO VUOTI. GLI AVVENTORI (MESSINESI OVVIAMENTE) A LORO VOLTA, HANNO IL PESSIMO COSTUME DI PORTARE LE CHIAPPE OVUNQUE PURCHE’ COMODAMENTE ADAGIATE SUL SEDILE DI UN AUTO. DI CONSEGUENZA, LE AUTO SUDDETTE SONO DESTINATE AL PRIMO PARCHEGGIO DISPONIBILE – SECONDE E TERZE FILE COMPRESE – CON IL PLACET DI TUTTI E SENZA TEMA DI MULTE O, MEGLIO SAREBBE, GANASCE. GUARDIE MUNICIPALI? NEANCHE L’OMBRA!
MA QUESTO E’ NIENTE…!
COME SI PUO’ PENSARE ALL’ISOLA PEDONALE IN CENTRO QUANDO GIA’ LE STRADE LIMITROFE SONO SCHIFOSAMENTE INVASE DA SPAZZATURA STRABORDANTE DA CASSONETTI DEGNI DEL TERZO ED ANCHE DEL QUARTO MONDO?
IO ALL’ATTUALE SINDACO VORREI CONTINUARE A CREDERE MA, PURTROPPO, DELUDE SEMPRE PIU’ LE ASPETTATIVE.
LA MAGLIETTA AL POSTO DEL “GESSATO” NON BASTA AD ESSERE ECOLOGISTA ED ANTICONFORMISTA.
MI SAREI ASPETTATO UNA LOTTA SENZA QUARTIERI ALL’ANARCHIA CHE REGNA SOVRANA IN OGNI SETTORE.
MI SAREI ASPETTATO MAGGIORE ATTENZIONE RIVOLTA AL SOCIALE E AI GIOVANI IN CERCA DI LAVORO.
MI SAREI ASPETTATO UN IMPEGNO PIU’ INCISIVO NELLA LOTTA ALL’ABUSIVISMO IN OGNI SUA FORMA.
MI ASPETTEREI DI VEDERE PULIZIA E MANUTENZIONE DI QUELLE POCHE AREE VERDI RIMASTE.
MI ASPETTEREI, PERFINO, CHE IL TRASPORTO PUBBLICO DIVENTI FINALMENTE EFFICIENTE ED EFFICACE…
NIENTE! MIO CARO SINDACO, SIAMO AL NULLA!…
LA CITTA’ CON I SUOI QUARTIERI, E’ AL LIMITE DELLA DECENZA UMANA E SOCIALE.
CHI E’ AGIATO CONTINUA IMPERTERRITO A FOTTERSENE CON TANTO DI ARROGANZA E PROSOPOPEA. I MENO ABBIENTI CONTINUANO AD ARRANGIARSI AL MEGLIO.
INTANTO LA CITTA’ AFFONDA NELLA MISERIE DI UNA BARRICATA DI AMBULANTI ABUSIVI A MINISSALE O IN UN CASSONETTO, RIDOTTO A ROTTAME, RIDONDANTE DI IMMONDIZIE CHE, MANCO A DIRLO, SE NE STRAFREGA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.
UNA CITTA’ DEL 2014 CON CIRCA 300.000 CITTADINI ED ALTRETTANTI IN PROVINCIA, NON PUO’ ESSERE TUTTO QUESTO!!!
MESSINA, PER CONTESTO SOCIALE, CULTURALE, POLITICO E GEOGRAFICO, E’ UNA CITTA’ DALLE INFINITE POTENZIALITA’ CHE RIMANGONO TALI PERCHE’ IL CITTADINO SI SENTE SOLO E FRUSTRATO.
IL PROVERBIALE PIANGERSI ADDOSSO DEI MESSINESI E’, IN QUALCHE MODO, GIUSTIFICATO DALL’IMMOBLISMO DELLE ISTITUZIONI CHE, A VARIO TITOLO, NON COINVOLGONO E NON RESPONSABILIZZANO.
LA CITTA’ E’ IN UN TUNNEL DI CUI NON SE NE VEDE LA LUCE DI USCITA.
E’ POSSIBILE CREDERE E SPERARE ANCORA???
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
BUON LAVORO.
GENTILISSIMA DANILA LA TORRE,
PER L’ENNESIMA VOLTA SCRIVO (a dire il vero è da un po di tempo che non lo faccio) CON LA SPERANZA CHE IL MIO COMMENTO RAGGIUNGA IL CAPO DELLA GIUNTA COMUNALE – O SINDACO CHE DIR SI VOGLIA – DI TURNO. SARA’ LA VOLTA BUONA?
IO CI SPERO SEMPRE…!
PER COMMENTARE QUESTA ENNESIMA MISERIA, TUTTA MESSINESE, PARTIREI DAL PRESUPPOSTO, CONOSCIUTO DA TUTTI, CHE LA CITTA’ E’ INESORABILMENTE IN MANO AI COMMERCIANTI. MA QUESTO NON E’ ALTRO CHE LA PUNTA DELL’ICEBERG. IL VERO PROBLEMA DI MESSINA E’ L’ASSOLUTA ANARCHIA E MANCANZA DI CONTROLLO DI TUTTO IL TERRITORIO, COMUNALE PRIMA E PROVINCIALE POI, CHE INCIDE IN MANIERA ESPONENZIALE SULLA QUALITA’ DELLA VITA DEI CITTADINI.
MI SPIEGO MEGLIO CON UN ESEMPIO, PRENDENDO L’ISOLA PEDONALE COME SPUNTO:
IN UNA CITTA’ CHE VIVE DI TERZIARIO, IL COMMERCIO RIMANE AL FULCRO DELL’INTERA ECONOMIA COMUNALE DAL QUALE E’ IMPOSSIBILE PRESCINDERE. MA, SI SA, SENZA AVVENTORI I NEGOZI RESTANO VUOTI. GLI AVVENTORI (MESSINESI OVVIAMENTE) A LORO VOLTA, HANNO IL PESSIMO COSTUME DI PORTARE LE CHIAPPE OVUNQUE PURCHE’ COMODAMENTE ADAGIATE SUL SEDILE DI UN AUTO. DI CONSEGUENZA, LE AUTO SUDDETTE SONO DESTINATE AL PRIMO PARCHEGGIO DISPONIBILE – SECONDE E TERZE FILE COMPRESE – CON IL PLACET DI TUTTI E SENZA TEMA DI MULTE O, MEGLIO SAREBBE, GANASCE. GUARDIE MUNICIPALI? NEANCHE L’OMBRA!
MA QUESTO E’ NIENTE…!
COME SI PUO’ PENSARE ALL’ISOLA PEDONALE IN CENTRO QUANDO GIA’ LE STRADE LIMITROFE SONO SCHIFOSAMENTE INVASE DA SPAZZATURA STRABORDANTE DA CASSONETTI DEGNI DEL TERZO ED ANCHE DEL QUARTO MONDO?
IO ALL’ATTUALE SINDACO VORREI CONTINUARE A CREDERE MA, PURTROPPO, DELUDE SEMPRE PIU’ LE ASPETTATIVE.
LA MAGLIETTA AL POSTO DEL “GESSATO” NON BASTA AD ESSERE ECOLOGISTA ED ANTICONFORMISTA.
MI SAREI ASPETTATO UNA LOTTA SENZA QUARTIERI ALL’ANARCHIA CHE REGNA SOVRANA IN OGNI SETTORE.
MI SAREI ASPETTATO MAGGIORE ATTENZIONE RIVOLTA AL SOCIALE E AI GIOVANI IN CERCA DI LAVORO.
MI SAREI ASPETTATO UN IMPEGNO PIU’ INCISIVO NELLA LOTTA ALL’ABUSIVISMO IN OGNI SUA FORMA.
MI ASPETTEREI DI VEDERE PULIZIA E MANUTENZIONE DI QUELLE POCHE AREE VERDI RIMASTE.
MI ASPETTEREI, PERFINO, CHE IL TRASPORTO PUBBLICO DIVENTI FINALMENTE EFFICIENTE ED EFFICACE…
NIENTE! MIO CARO SINDACO, SIAMO AL NULLA!…
LA CITTA’ CON I SUOI QUARTIERI, E’ AL LIMITE DELLA DECENZA UMANA E SOCIALE.
CHI E’ AGIATO CONTINUA IMPERTERRITO A FOTTERSENE CON TANTO DI ARROGANZA E PROSOPOPEA. I MENO ABBIENTI CONTINUANO AD ARRANGIARSI AL MEGLIO.
INTANTO LA CITTA’ AFFONDA NELLA MISERIE DI UNA BARRICATA DI AMBULANTI ABUSIVI A MINISSALE O IN UN CASSONETTO, RIDOTTO A ROTTAME, RIDONDANTE DI IMMONDIZIE CHE, MANCO A DIRLO, SE NE STRAFREGA DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA.
UNA CITTA’ DEL 2014 CON CIRCA 300.000 CITTADINI ED ALTRETTANTI IN PROVINCIA, NON PUO’ ESSERE TUTTO QUESTO!!!
MESSINA, PER CONTESTO SOCIALE, CULTURALE, POLITICO E GEOGRAFICO, E’ UNA CITTA’ DALLE INFINITE POTENZIALITA’ CHE RIMANGONO TALI PERCHE’ IL CITTADINO SI SENTE SOLO E FRUSTRATO.
IL PROVERBIALE PIANGERSI ADDOSSO DEI MESSINESI E’, IN QUALCHE MODO, GIUSTIFICATO DALL’IMMOBLISMO DELLE ISTITUZIONI CHE, A VARIO TITOLO, NON COINVOLGONO E NON RESPONSABILIZZANO.
LA CITTA’ E’ IN UN TUNNEL DI CUI NON SE NE VEDE LA LUCE DI USCITA.
E’ POSSIBILE CREDERE E SPERARE ANCORA???
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
BUON LAVORO.
E chi se ne frega di questa isola pedonale.
Domanda semplice semèlice, ” a cosa serve e qual’è lo scopo di un’isola pedonale” ?
Ecco dopo, e solo dopo che ognuno dei pro e dei contro si è dato una risposta seria informandosi e ragionando con la propria testa senza stare a badare all’ideologia di chi la proposta, avranno la consapevolezza di sapere se è giusto o meno avere un’isola pedonale in quella parte della città.
Io so solo che generalmente le isole pedonali in altre città sono create per consentire ai cittadini ed ai turisti di poter visitare – girare – godere della parte città interessata perchè in quella zona ci sono monumenti, siti archeoligici, ecc. ecc…
a P.za Cairoli e in Via dei Mille quale monumento riveste tale importanza?
Per conto mio in centro raramente mi raccavo in auto causa impossibilità di parcheggio, solo scegliendo le giuste ore è possibile e continuero a seguire questo metodo.
E chi se ne frega di questa isola pedonale.
Domanda semplice semèlice, ” a cosa serve e qual’è lo scopo di un’isola pedonale” ?
Ecco dopo, e solo dopo che ognuno dei pro e dei contro si è dato una risposta seria informandosi e ragionando con la propria testa senza stare a badare all’ideologia di chi la proposta, avranno la consapevolezza di sapere se è giusto o meno avere un’isola pedonale in quella parte della città.
Io so solo che generalmente le isole pedonali in altre città sono create per consentire ai cittadini ed ai turisti di poter visitare – girare – godere della parte città interessata perchè in quella zona ci sono monumenti, siti archeoligici, ecc. ecc…
a P.za Cairoli e in Via dei Mille quale monumento riveste tale importanza?
Per conto mio in centro raramente mi raccavo in auto causa impossibilità di parcheggio, solo scegliendo le giuste ore è possibile e continuero a seguire questo metodo.
E’ il tempo delle scelte. C’è un’anomalia che è tutta messinese, dove il centro storico non corrisponde al centro commerciale.
Da piazza Cairoli verso sud (il viale S. Martino) la città fu urbanizzata successivamente. Dove c’erano giardini di agrumi, prima sorsero delle baracche e successivamente dei palazzi che storicamente hanno poco o niente da dire, con qualche eccezione. Molto probabilmente l’urbanista vedeva qualcosa che oggi riscontriamo nei “Centri Direzionali” delle grandi città, invece, come mi disse un giorno un urbanista messinese, professore in una facoltà di architettura: “il viale S. Martino non si è sviluppato come doveva, perché l’economia messinese non è cresciuta ed una realtà urbanisticamente diversa non è necessaria”. Il viale S. Martino e le zone limitrofe diventarono l’emblema ed il caposaldo del mancato sviluppo messinese e del suo provincialismo. Sul viale S. Martino sorsero delle attività commerciali, anche valenti, che con la crisi e la mancanza di strategie commerciali hanno cessato l’attività. Ma era giusto realizzare lì le scelte commerciali, su un Viale per lo scorrimento veloce di una città schiacciata sulle colline?!? Oppure sarebbe stato più corretto fare quelle scelte nel quadrilatero storico della città (via Tommaso Cannizzaro, via Cavour, viale Boccetta e via Garibaldi) che ha tutte le caratteristiche architettoniche e viabili per far crescere attività commerciali in un area tutta pedonale (basta girare tutte le traverse ed alzare gli occhi in alto per rendersene conto). Dagli anni 80 in poi, la città delle non scelte, degli interessi personalistici, del populismo e della massoneria deviata: MESSINA, inizia a morire di se stessa e del suo provincialismo (i fatti sono sotto gli occhi di tutti). Ed aggiungiamo delle “spartizioni perfette”, per cui Messina diventava città chiusa, per la tutela dei comitati d’affari. I coppieri del”La sete di libertà” di Platone, avevano preso definitivamente il posto al “Consesso dei giusti” a servizio della Comunità. Nei tempi “quella grande opera d’arte del tram” aveva dato un altro scossone al ribasso alla città. Chi gira il mondo nota che quando il tram passa nel centro storico è a raso. Quando è possibile i tram camminano nelle vie parallele a quella principale. Invece a Messina, siccome bisognava “spendere i soldi” e la sensibilità sociale dei politici era come degli abitanti della giungla, tutto faceva brodo. Il tram poteva, partendo da Gazzi, attraverso via Reggio Calabria e via Giuseppe Natoli, arrivare in via I Settembre, senza crocifiggere i commerciati di Provinciale e del viale S. Martino. Intanto il sistema economico messinese continuava a destrutturarsi, l’unica isola felice era quella dell’attraversamento dello stretto in monopolio (ma quanto sono bravi questi imprenditori… fanno ridere). Mentre una volta la povertà si coniugava con la saggezza, le false ricchezze si coniugavano con l’arroganza civile. Il caos aveva preso il posto del cosmo. Le macchine in doppia e tripla fila, sotto i semafori, sopra le strisce pedonali, sui marciapiedi, sugli angoli. I motorini che sfrecciano come cyborg e poi vanno a posteggiarsi sui marciapiedi in maniera sfregiante. La passeggiate in macchina al centro che fanno “la fila dei funerali” e che passano col semaforo rosso e lasciano gli altri al semaforo (e guai a dirgli qualcosa. “chi voi critinu”. Civiltà, anno zero. Poi vai in giro in altre città, anche vicine, e ti accorgi che le realtà, nonostante i problemi economici come i nostri, sono più vivibili. Facciamo un esempio banalissimo. A Reggio Calabria tutta la vita economica di qualità si svolge sul Corso Garibaldi e tutto il Corso Garibaldi è zona pedonale. Capito!!!! Tutto il Corso Garibaldi che attraversa tutta la città è zona pedonale. Capito!!! Nessun… (avevo detto una brutta parola ma per educazione la tolgo) si è messo a fare la “guerra di indigestione” alla zona pedonale. Reggio Calabria ha un salotto dove la gente passeggia. Senza parlare di Catania e Palermo… non permettendomi di superare il 38 parallelo italiano dove la civiltà è altra cosa. Crisi in greco vuol dire “opportunità di cambiamento” e Messina deve cambiare per non morire. Per cambiare bisogna rieducare il tessuto sociale e la zona pedonale era un momento per costruire “una città a misura d’uomo”. E’ un trauma per “la bestialità umana” ma necessario per ridare senso all’umanità che c’è in ognuno di Noi. Grazie
E’ il tempo delle scelte. C’è un’anomalia che è tutta messinese, dove il centro storico non corrisponde al centro commerciale.
Da piazza Cairoli verso sud (il viale S. Martino) la città fu urbanizzata successivamente. Dove c’erano giardini di agrumi, prima sorsero delle baracche e successivamente dei palazzi che storicamente hanno poco o niente da dire, con qualche eccezione. Molto probabilmente l’urbanista vedeva qualcosa che oggi riscontriamo nei “Centri Direzionali” delle grandi città, invece, come mi disse un giorno un urbanista messinese, professore in una facoltà di architettura: “il viale S. Martino non si è sviluppato come doveva, perché l’economia messinese non è cresciuta ed una realtà urbanisticamente diversa non è necessaria”. Il viale S. Martino e le zone limitrofe diventarono l’emblema ed il caposaldo del mancato sviluppo messinese e del suo provincialismo. Sul viale S. Martino sorsero delle attività commerciali, anche valenti, che con la crisi e la mancanza di strategie commerciali hanno cessato l’attività. Ma era giusto realizzare lì le scelte commerciali, su un Viale per lo scorrimento veloce di una città schiacciata sulle colline?!? Oppure sarebbe stato più corretto fare quelle scelte nel quadrilatero storico della città (via Tommaso Cannizzaro, via Cavour, viale Boccetta e via Garibaldi) che ha tutte le caratteristiche architettoniche e viabili per far crescere attività commerciali in un area tutta pedonale (basta girare tutte le traverse ed alzare gli occhi in alto per rendersene conto). Dagli anni 80 in poi, la città delle non scelte, degli interessi personalistici, del populismo e della massoneria deviata: MESSINA, inizia a morire di se stessa e del suo provincialismo (i fatti sono sotto gli occhi di tutti). Ed aggiungiamo delle “spartizioni perfette”, per cui Messina diventava città chiusa, per la tutela dei comitati d’affari. I coppieri del”La sete di libertà” di Platone, avevano preso definitivamente il posto al “Consesso dei giusti” a servizio della Comunità. Nei tempi “quella grande opera d’arte del tram” aveva dato un altro scossone al ribasso alla città. Chi gira il mondo nota che quando il tram passa nel centro storico è a raso. Quando è possibile i tram camminano nelle vie parallele a quella principale. Invece a Messina, siccome bisognava “spendere i soldi” e la sensibilità sociale dei politici era come degli abitanti della giungla, tutto faceva brodo. Il tram poteva, partendo da Gazzi, attraverso via Reggio Calabria e via Giuseppe Natoli, arrivare in via I Settembre, senza crocifiggere i commerciati di Provinciale e del viale S. Martino. Intanto il sistema economico messinese continuava a destrutturarsi, l’unica isola felice era quella dell’attraversamento dello stretto in monopolio (ma quanto sono bravi questi imprenditori… fanno ridere). Mentre una volta la povertà si coniugava con la saggezza, le false ricchezze si coniugavano con l’arroganza civile. Il caos aveva preso il posto del cosmo. Le macchine in doppia e tripla fila, sotto i semafori, sopra le strisce pedonali, sui marciapiedi, sugli angoli. I motorini che sfrecciano come cyborg e poi vanno a posteggiarsi sui marciapiedi in maniera sfregiante. La passeggiate in macchina al centro che fanno “la fila dei funerali” e che passano col semaforo rosso e lasciano gli altri al semaforo (e guai a dirgli qualcosa. “chi voi critinu”. Civiltà, anno zero. Poi vai in giro in altre città, anche vicine, e ti accorgi che le realtà, nonostante i problemi economici come i nostri, sono più vivibili. Facciamo un esempio banalissimo. A Reggio Calabria tutta la vita economica di qualità si svolge sul Corso Garibaldi e tutto il Corso Garibaldi è zona pedonale. Capito!!!! Tutto il Corso Garibaldi che attraversa tutta la città è zona pedonale. Capito!!! Nessun… (avevo detto una brutta parola ma per educazione la tolgo) si è messo a fare la “guerra di indigestione” alla zona pedonale. Reggio Calabria ha un salotto dove la gente passeggia. Senza parlare di Catania e Palermo… non permettendomi di superare il 38 parallelo italiano dove la civiltà è altra cosa. Crisi in greco vuol dire “opportunità di cambiamento” e Messina deve cambiare per non morire. Per cambiare bisogna rieducare il tessuto sociale e la zona pedonale era un momento per costruire “una città a misura d’uomo”. E’ un trauma per “la bestialità umana” ma necessario per ridare senso all’umanità che c’è in ognuno di Noi. Grazie
Per me è ISOLA SI!
Ovunque, uno spazio pedonabile è sinonimo di civiltà. Purtroppo il messinese medio è tutt’altro che civile e si nota da come questa città è ridotta. Sinceramente, pensare che l’isola istituita sia stata la sola causa dei mancati incassi che i vari negozianti lamentano, mi sembra eccessivo. Certo, non ho alcun dato che dimostri o smentisca questo, ma ripensando al “messinese medio” che, non avendo la possibilità di potersi fermare davanti al negozio con la propria auto, probabilmente preferisce prendere il caffè o comprare sigarette, gelato, giornale, limonata ecc. altrove, dove, anche in doppia e terza fila riesce ad arrivare con la macchina. L’isola, secondo me, poteva essere un punto di partenza per la città; migliorabile dal punto di vista organizzativo ed estetico, ma sicuramente un segnale di cambiamento. Evidentemente quella parte dei cittadini, rappresentati dai nostri 16 consiglieri, questo cambiamento non lo vuole e com’è tipico del messinese, ci si lamenta sempre ma non si fa nulla di buono per migliorarsi.
Per me è ISOLA SI!
Ovunque, uno spazio pedonabile è sinonimo di civiltà. Purtroppo il messinese medio è tutt’altro che civile e si nota da come questa città è ridotta. Sinceramente, pensare che l’isola istituita sia stata la sola causa dei mancati incassi che i vari negozianti lamentano, mi sembra eccessivo. Certo, non ho alcun dato che dimostri o smentisca questo, ma ripensando al “messinese medio” che, non avendo la possibilità di potersi fermare davanti al negozio con la propria auto, probabilmente preferisce prendere il caffè o comprare sigarette, gelato, giornale, limonata ecc. altrove, dove, anche in doppia e terza fila riesce ad arrivare con la macchina. L’isola, secondo me, poteva essere un punto di partenza per la città; migliorabile dal punto di vista organizzativo ed estetico, ma sicuramente un segnale di cambiamento. Evidentemente quella parte dei cittadini, rappresentati dai nostri 16 consiglieri, questo cambiamento non lo vuole e com’è tipico del messinese, ci si lamenta sempre ma non si fa nulla di buono per migliorarsi.
IL MIO COMMENTO E’ SPARITO!!! DA TE, CARA DANILA LA TORRE, NON ME SAREI PROPRIO ASPETTATO.
IL MIO COMMENTO E’ SPARITO!!! DA TE, CARA DANILA LA TORRE, NON ME SAREI PROPRIO ASPETTATO.
la cancellazione dell’isola pedonale dipende solo ed esclusivamente dal fatto che il sindaco non ha la maggioranza. con 4 consiglieri solamente ogni provvedimento rischia di essere bocciato. quando avrà la maggioranza farà tutte le isole pedonali che vuole.
la cancellazione dell’isola pedonale dipende solo ed esclusivamente dal fatto che il sindaco non ha la maggioranza. con 4 consiglieri solamente ogni provvedimento rischia di essere bocciato. quando avrà la maggioranza farà tutte le isole pedonali che vuole.
Una delibera ODIOSA contro la salute dei messinesi e la loro qualità della vita, fatta per lisciare il pelo a un pugno di commercianti urlanti per l’impossibilità di posteggiare la loro macchina davanti al negozio, l’80% degli stalli a pagamento, ma non per loro, serve a questo scopo non ai loro clienti. Il calo delle vendite è una fandonia, colpisce i commercianti di tutta Italia, in ogni caso non siamo a conoscenza della controprova, cioè di un aumento delle vendite in altre zone della città. Tutto ritornerà come prima, macchine in doppia fila e sulle barriere architettoniche per i diversamente abili, moto sui marciapiedi, rumore assordante, gas di scarico a gogò, violazioni del codice della strada, tutto favorito e preteso dai commercianti urlanti. I teppistelli gireranno indisturbati con i loro motorini, saranno agevolati a provocare i giovani messinesi. Il quadro è infernale, una regressione civile, un esempio di diseducazione propinato a bambini e adolescenti: il DIO AUTOMOBILE da venerare. Tutto per TRENTA DENARI o meglio per TRENTA VOTI SICURI.
Una delibera ODIOSA contro la salute dei messinesi e la loro qualità della vita, fatta per lisciare il pelo a un pugno di commercianti urlanti per l’impossibilità di posteggiare la loro macchina davanti al negozio, l’80% degli stalli a pagamento, ma non per loro, serve a questo scopo non ai loro clienti. Il calo delle vendite è una fandonia, colpisce i commercianti di tutta Italia, in ogni caso non siamo a conoscenza della controprova, cioè di un aumento delle vendite in altre zone della città. Tutto ritornerà come prima, macchine in doppia fila e sulle barriere architettoniche per i diversamente abili, moto sui marciapiedi, rumore assordante, gas di scarico a gogò, violazioni del codice della strada, tutto favorito e preteso dai commercianti urlanti. I teppistelli gireranno indisturbati con i loro motorini, saranno agevolati a provocare i giovani messinesi. Il quadro è infernale, una regressione civile, un esempio di diseducazione propinato a bambini e adolescenti: il DIO AUTOMOBILE da venerare. Tutto per TRENTA DENARI o meglio per TRENTA VOTI SICURI.