L'attesa è finita. Il Pala Nebiolo accoglie 52 profughi provenienti da Pozzallo

L’attesa è finita. Il Pala Nebiolo accoglie 52 profughi provenienti da Pozzallo

Veronica Crocitti

L’attesa è finita. Il Pala Nebiolo accoglie 52 profughi provenienti da Pozzallo

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mercoledì 09 Ottobre 2013 - 21:19

Questa notte i lettini della palestra di Conca D'Oro non sono rimasti vuoti. Sono giunti con due pullman dal Centro di Pozzallo. Sono 52 somali, eritrei e nigeriani, tutti uomini già identificati e richiedenti asilo politico

Dopo interminabili giorni di attesa, ore di preparativi, vociferare tra corridoi, supposizioni su numeri, provenienza e genere, adesso la notizia ufficiale: Sono arrivati.

Sono partiti di pomeriggio dal Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Pozzallo (Ragusa).

Sono 52, tutti uomini, di origine somala, eritrea e nigeriana, sono stati tutti già identificati e richiedono asilo politico.

Viaggiavano su due pullman e, non appena giunti, il personale ha subito provveduto alle visite mediche.

Cinquantadue volti impauriti, visi scarni, corpi, i loro, che adesso occuperanno quelle brandine del Pala Nebiolo dell’Annunziata che da due notti erano in vuota attesa.

Le squadre di Protezione Civile, Croce Rossa e Polizia di Stato sono operative da ore, tutte sotto il coordinamento della Prefettura.

Domani mattina (giovedì 10 ottobre), intorno alle 10.40, il Pro Rettore, prof. Giovanni Cupaiuolo, farà un sopralluogo per verificare la situazione, in base alle competenze che la stessa Prefettura ha assegnato all’Ateneo messinese in questa emergenza.

Non è escluso che nelle prossime ore arrivi un altro gruppo di profughi, provenienti da Porto Empedocle (Agrigento). Ancora però non si ha nessuna notizia certa né sull’orario di partenza né se, in effetti, partiranno.

Quel che è certo è che adesso il primo nucleo uomini in cerca di salvezza dalla violenza che regna nel loro Paese è qui, in città.

Verranno accolti nella struttura di Conca D’Oro per un periodo limitato.

Come già sottolineato dall’ass. Guido Signorino, si tratta di una sorta di soluzione tampone per cui si cercano delle strutture più idonee a garantire privacy, sicurezza e ordine pubblico.

L’idea dell’Amministrazione comunale è quella di prendere in considerazione le caserme dismesse e, nel contempo, non tralasciare l’ipotesi delle strutture alberghiere che avevano dato la loro disponibilità.

Sono tutti consapevoli che accogliere e dare assistenza a questi uomini non sarà un lavoro semplice.

Ma ognuno sta facendo al meglio la propria parte: l’Università di Messina ha messo a disposizione la struttura, il Comune ha provveduto alla sistemazione di luci ed alla pulizia interna ed esterna, l’Ersu si occuperà della distribuzione pasti, i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile assisteranno tutte le operazioni cercando di colmare ogni necessità, le forze dell’ordine garantiranno la sicurezza e la Prefettura coordinerà le operazioni.

Il budget infine sarà coperto dal Ministero degli Interni che, per questo tipo di emergenze, sostiene le spese. A tal proposito, l'interrogazione odierna del consigliere comunale Mario Rizzo, che chiede al sindaco di "individuare, tra le aree militari dismesse in città, una struttura da destinare in primis alle emergenze abitative dei messinesi e, quando necessario, anche per affrontare temporaneamente le emergenze umanitarie. I lavori di adeguamento, considerata la finalità – conclude Rizzo -, potrebbero essere facilmente finanziati dallo Stato"

Veronica Crocitti

@VCrocitti

8 commenti

  1. Ma fatemi capire,ma questi c’é li dobbiamo tenere in pianta stabile qua a Messina? Ma chi li vuole? Ma poi la signorina che scrive l’articolo con tanta contentezza perche non ne ospita un paio a casa.

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  2. Bella politica dell’accoglienza alla messinese! Chiudiamo le porte a chi ne ha bisogno?
    Li ributtiamo a mare? Ma per favore! Possiamo veramente chiamarsi uomini ( non dico cristiani) ?

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  3. MessineseAttento 10 Ottobre 2013 08:49

    Ovviamente quest’individuo che scrive qui sotto rappresenta una piccola parte dei messinesi, quelli del solito misero orticello che curano con opportunismo.
    Messina vera è quella della solidarietà, quella di Telethon e della colletta alimentare. Sono certo che questa gente troverà un’accoglienza degna di questo nome, dignitosa e concreta.

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  4. Raggiuni hai!!!
    Quando ci sarà il prossimo terremoto a Messina (Dio non voglia!!!), a casa mia non ti ospito e farò di tutto affinchè la mia città, la mia regione non ospiti “buddaci” messinesi come te!!!

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  5. Indipendentemente da quanto accaduto aqueste persone negli ultimi giorni, ma lei crede che è bello o facile prendere la decisione di imbarcarsi su un barcone e mettere a rischio la propria vita? Io credo che se questa gente ha deciso di fare una cosa simile è solo perchè disperata, disperata dalle guerre civili che i signori potenti finanziano.
    Vede caro sig Raffaele io credo che, al di là degli ultimi eventi accaduti, cercare di aiutare il prossimo meno fortunato è dovere di tutti, e non è di una società civile dire certe frasi. Lei non li vuole bene io si

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  6. SPeriamo che xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Poi allora dopo ne riparliamo di questi individui. O direte che magari era un caso isolato.Vergognatevi grazie a voi queste persone vengono qua per delinquere.

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  7. Mi meraviglio!!!Mi meraviglio e non poco con tempostretto che da’ l’opportunità ad un razzista di poter esprimere il suo becero commento!
    Ok la libertà di pensiero e di espressione ma a tutto c’è e ci DEVE essere un limite!!!

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  8. PROPRIO PERCHE SONO “DISMESSE” NON CREDO CHE LE CASERME, ABBANDONATE DA ANNI E SICURAMENTE IN CONDIZIONI PIETOSE, POSSANO DARE UNA DIGNITOSA ACCOGLIENZA AI PROFUGHI, SENZA CHE PRIMA VENGANO FATTI RADICALI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA.
    TALI LAVORI CERTO IL COMUNE NON PUO ACCOLLARSELI IN TOTO VISTO L ESIGUITA DEI GIORNI IN CUI QUEI POVERI DISGRAZIATI DOVREBBERO RESTARE IN CITTA…
    L IDEA DELL HOTEL EUROPA POTREBBE ESSERE PERCORRIBILE SENZA CHE QUESTO SI TRASFORMI NEL SOLITO SALASSO PER LE CASSE COMUNALI… NESSUNO FA NIENTE PER NIENTE E MOLTI CREDONO CHE ANCORA IL COMUNE SIA IL POZZO SENZA FONDO DA CUI ATTINGERE A MAN BASSA

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