A lanciare l'appello è la moglie di uno dei tanti lavoratori che effettuano consegne a Messina. Una moglie che teme per la salute del marito e della sua famiglia
Coronavirus a Messina. «Sono la moglie di un corriere che lavora a Messina ed oggi sono preoccupata più che mai. Nonostante tutti i divieti e le imposizioni di chiusura, nessuno tutela il lavoro dei corrieri. Forse perché le alte cariche dello Stato non sanno nemmeno di che si tratta quando si parla di questo lavoro.
Mio marito consegna nei negozi e ai privati cittadini, è a contatto con centinaia di persone quotidianamente. Allora mi chiedo: a che serve rimanere a casa io ed i miei bambini quando lui deve andare a lavoro e può essere contagiato e di conseguenza contagiare noi? Cos’è lui per lo Stato?
Ci sono oltre mille persone che a Messina lavorano come corrieri nelle diverse aziende che si occupano di questi servizi, ma di loro non parla nessuno, nemmeno il sindaco. Non so come andrà a finire, spero solo che non succeda mai il peggio per le famiglie di questi uomini dimenticati da tutti».