Dalle acque fognarie fuoriescono odori nauseabondi e proliferano insetti, ratti e topi. Il tutto si riversa prima in spiaggia e poi a mare. Occorre multare chi scarica i rifiuti nel corso d’acqua
Carcasse di auto, moto, bici, lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni da incasso, computer, televisori, videoregistratori, reti, materassi, alberi, rovi, foglie, sterpaglie, materiale di risulta, onduline in eternit, serbatoi in eternit e in metallo, gabbie per uccelli e per conigli, reti per recinzioni, tavole, plastica di ogni genere e tipo, bidoni, vasi ed altro ancora.
E’ il lungo elenco di rifiuti che – denuncia il capitano di lungo corso, Marcello Puglisi, in una lettera al commissario Croce ed al prefetto Trotta – ad ogni pioggia, si riversa in mare attraverso il torrente Sant’Agata.
“E’ facile immaginare – scrive Puglisi – che tutto questo materiale in movimento, durante la corsa in discesa, crea non pochi problemi, specie alle auto parcheggiate in zona. Il primo effetto che si registra è che le acque fognarie emanano un odore nauseabondo. Si registra poi una forte presenza di insetti, ratti e topi. Il tutto si riversa prima in spiaggia e poi a mare”.
La richiesta è quindi quella di “disporre un serio servizio di repressione anche attraverso il posizionamento di telecamere a monte del torrente, al fine di fermare coloro i quali intendono il torrente come la sede opportuna ove conferire i loro scarti”.
il suo collega Isgrò, chieda conto a lui