Carro attrezzi in azione in corso Cavour. E c’è sinergia con la Polizia Provinciale

Carro attrezzi in azione in corso Cavour. E c’è sinergia con la Polizia Provinciale

Marco Ipsale

Carro attrezzi in azione in corso Cavour. E c’è sinergia con la Polizia Provinciale

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sabato 26 Ottobre 2013 - 08:33

Parcheggi in seconda fila e anche in terza. “Invadere” la corsia preferenziale, a volte, diventa una necessità. Comune e Provincia intervengono. Ma forse, oltre a contrastare la sosta selvaggia, sarebbe necessario ripristinare il cordolo

Nel mese di agosto, la Polizia Provinciale aveva supportato quella Municipale per il controllo territoriale di via Consolare Pompea, nel tratto tra contrada Principe e Capo Peloro. In un mese di attività, erano stati elevati 420 verbali per sosta irregolare e, in tre casi, era stato necessario l’intervento del carro attrezzi comunale.

L’inciviltà dei messinesi dilaga soprattutto sul rettilineo di Granatari. Da settembre ad oggi, infatti, tutto è tornato come prima. Il parcheggio è consentito su un solo lato della strada e non è difficile trovarlo. Molto più semplice, però, fermarsi in divieto di sosta, davanti al negozietto di turno. Ché poi attraversare la strada con la busta della spesa diventa faticoso. E chi se ne frega se, con le macchine parcheggiate da entrambi i lati, la strada diventa a senso unico alternato con inevitabili code e rallentamenti. Il rispetto per gli altri non esiste, conta solo l’interesse personale. Ora, visto che i controlli sono finiti, si può finalmente ritornare a fare i propri “porci comodi”. E vabbè, un minuto che sarà mai?

Gli interventi della Polizia Provinciale, in sinergia con la Municipale, si sono spostati ora in centro, in particolare in corso Cavour. Un’altra delle principali arterie cittadine in cui i messinesi amano dare il meglio di sé. Da quando è stato eliminato il cordolo per delimitare la corsia preferenziale, è “finalmente” possibile parcheggiare in seconda fila ed in diagonale. Qualcuno azzarda anche una terza fila, tanto, per proseguire verso il centro, si può sempre “invadere” la corsia preferenziale. E in corso Cavour si continua a procedere a passo d’uomo. Per fare un chilometro, tra gli incroci con viale Boccetta e via Tommaso Cannizzaro, si rischia di impiegare qualche decina di minuti.

Per capire cosa dovrebbe essere realmente il corso Cavour, basta percorrerlo di domenica mattina, in tre minuti. Soluzioni? Oltre al pattugliamento da parte della Polizia Provinciale, il Comune è intervenuto col carro attrezzi. Il servizio rientra nell’ambito dell’attività intrapresa nell’ultima settimana da palazzo Zanca, per reprimere la sosta irregolare soprattutto sulle arterie principali. Per aiutare quest’attività, però, si dovrebbe pensare a ripristinare il cordolo. Magari un po’ rientrato rispetto alla linea gialla tracciata qualche anno fa per una corsia preferenziale talmente ampia da non garantire due corsie piene neppure col parcheggio regolare.

(Marco Ipsale)

14 commenti

  1. FINALMENTE!!

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  2. Bene cosí senza pietà. L’importante che queste azioni di repressione-educazione non siano una tantum e che non colpiscano solo qualche disgraziato.

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  3. Nelle città civili i cordoli non ci sono, ma le corsie preferenziali sono rispettate: dipende dalla presenza dei vigili e dall’uso di ganasce o carro attezzi SEMPRE E NON UN GIORNO SI E CENTO NO!

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  4. E KE DIRE DEI STALLI RISERVATI AI DISABILI SEMPRE OCCUPATI DA PERSONE KE NN HANNO DIRITTO I VIGILI A QUESTO NN FANNO CASO COMANDANTE FERLISI SI PRENDA L’IMPEGNO DI FARE RISPETTARE I DISABILI KE SONO SOLO SULLA CARTA CATEGORIA PROTETTA , MA DA KI? IO HO VISITATO ALTRE Città E I POSTEGGI RISERVATI AI DISABILI SONO RISPETTATI

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  5. elogiate gli ausiliari del traffico che sono ogni giorno in prima linea con gli automobilisti e combattano nella strada senza essere molte volte considerati sia dalla propria azienda che dal comune.

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  6. Qualcuno degli scaldapoltre ha finalmente capito che per riportare la civiltà in questa città occorre far buon uso del “bastone”, bene, avanti così.

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  7. Ci vogliono le ganasce. BIsogna colpire dove il messinese, succube della sua auto, e’ più sensibile

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  8. Finalmente, bravo, avanti così ecc. ecc. ! Far rispettare la legge, però, non è compito del politico. Dove era in questi anni il Comandante Ferlisi per far rispettare la legge che chiamasi Codice della Strada ??? O dobbiamo credere che i precedenti Sindaci Genovese e Buzzanca gli abbiano ordinato di NON MUOVERSI??? E dove era il Prefetto (Rappresentante dello Stato Italiano) che doveva constatare che le leggi (codice della strada) a Messina non è stato mai rispettato ??? E non si tratta di piccole cosucce! Si tratta di una piaga ormai purulenta per curare la quale bisogna dispiegare OGGI tutte le forse disponibili e non disponibili ! E lo stesso accade per la mancata raccolta dei rifiuti e per il mancato spazzamento stradale. E lo stesso accade per l’inesistente trasporto pubblico dove ci sono soltanto dipendenti e mancano gli autobus e forse (forse) gli autisti! Questo è un Sindaco molto volenteroso. Dobbiamo soltanto sperare che prima o poi i dpendenti non gli facciano la guerra !

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  9. Bene! Avanti così! Per “EDUCARE” i cittadini bisogna usare per forza il bastone! Con la carota non si riesce ad ottenere NULLA! Intensificare la vigilanza e l’attività dei carri attrezzi anche sulla Via Santa Celia bassa – incrocio con via La Farina – ed in Via Industriale – zona sud – piena di meccanici che utilizzano la carreggiata come “ampliamento” della propria piccolissima autofficina!
    P. S.:
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    A questultimo proposito sorge spontanea una domanda: ma come vengono rilasciate le licenze? Basta essere un meccanico, un lattoniere, un elettrauto per ottenere la licenza senza tener conto dei metri quadri in cui l’artigiano intende svolgere la propria attività!

    Renato: PENSACI TU!!

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  10. Era ora che si ristabilisse la legalità in questa città, e forse anche con i proventi delle multe si possono rimpinguare le casse del comune, speriamo solo che come ogni cosa a messina non finisce a tarallucci e vino fra una ventina di giorni.

    In questa messina a causa di questo tipo di atteggiamento parecchi presi dall’impunibilità che dilaga fanno e dicono quello che voglio, compresa la sosta selvaggia, il deposito illegare di monnezza di qualsiasi tipo ecc. ecc. ecc.

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  11. …le ganasce vanno bene soltanto dove le infrazioni sono pochissime. I Comuni che le hanno comprate non le hanno mai usate. E poi ne hanno uno o due pezzi, non di più! Che ci fai ???

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  12. Ricordo che il codice della strada consente stalli riservati si strada pubblice solo alle vetture di servizio delle forze dell’ordine o del comune, non di vetture di dipendenti che vanno a lavorare. Tutti gli stalli riservati vicino al tribunale possono essere occupati solo da vetture dell’amministrazione giudiziaria o comunale, non di dipendenti.E’ impossibile riservare stallia anche per i consiglieri comunali. Bisognerebbe fare un pò d’ordine anche su questo. Non si possono dare lezioni di legalità se non si da l’esempio rispettando la legge.

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  13. Da circa 4 anni presso l’autoparco della Polizia municipale giace quasi in rottamazione un veicolo che permetteva di elevare multe in automatico alle auto parcheggiate in seconda fila il suo nome è Scout o qualcosa di simile. Tale veicolo costato all’amministrazione circa 60.000 euri, è stato sottoutilizzato nei primi mesi dall’acquisto e poi messo in garage ad arrugginirsi in seguito. Qualche domanda sorge spontanea:
    1)
    Perchè è stato acquistato se poi non viene utilizzato?
    2) Il comandante Ferlisi è al corrente del non utilizzo della vettura?
    3) Il vice comandante Crisafulli che risiede alla Caserma Bonino (luogo di parcheggio della vettura) è al corrente della presenza della vettura?

    I soldi buttati al vento chi li restituisce al cittadino?

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  14. In tempi non sospetti dissi, tramite e grazie a questa redazione, che a Messina non esiste il controllo fattivo ed efficace su territorio.
    La città è in mano a pochi maleducati che del senso civico ne hanno fatto carta straccia certi dell’immunità!
    Non è una questione di cordoli più o meno larghi!
    Ci sono città del nord e centro Italia che le strade larghe di Messina se le sognano; ciononostante, l’educazione ed il buon senso fanno si che le cose funzionino e, laddove necessario, le forze dell’ordine fanno rispettare le regole (è giusto dire quasi sempre).
    Nella nostra città il contraddittorio è una regola:
    più le strade sono larghe, più macchine si possono affiancare…!!
    Semplice no?

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