Mentre il leader è ormai impegnato a raccogliere fondi per "TiAmoSicilia", sul sito di ScN si trovano i contributi mese per mese
“Senza soldi non si canta messa. La politica ha dei costi. A differenza di altri, io, alla luce del sole, chiedo le contribuzioni nel rispetto della legge. Chiedo sempre a chi apprezza la nostra azione amministrativa di finanziarci. Il tutto nella massima trasparenza”. Cateno De Luca ha raccolto “quasi 550 mila euro per pagare gli ultimi debiti di campagna elettorale” a fine dicembre per poi lanciare il nuovo progetto “TiAmoSicilia” con una nuova raccolta fondi per il 18 marzo. Nel frattempo, sul sito di Sud chiama Nord, si trovano i contributi per il partito dal quale, formalmente ma rimane il capo, si è congedato.
Molte donazioni sono di mille o 1500 euro per il mese di dicembre. Ma ci sono 10mila euro da parte del deputato regionale Giuseppe Lombardo, 5mila euro dall’ex presidente Amam Loredana Bonasera e dall’assessora Liana Cannata, più di 12mila euro Nino Carreri, undicimila e 500 euro la presidente di Messina Servizi Maria Grazia Interdonato in più riprese e 9500 il presidente di Patrimonio Messina Spa Maurizio Cacace. E ci sono i contributi pure dell’ex Ismaele La Vardera.
Tutti partecipano alle donazioni: dal sindaco Federico Basile ad assessori, componenti delle partecipate, esperti e collaboratori, ci sono tutti. E, tra i fondi, anche ventimila euro dalla ditta Dna Technology srl e dal circolo interregionale Fenapi Italia centrale. Ma, al di là del ciclone De Luca, il nodo del finanziamento ai partiti è cruciale e investe pure la necessità di un ritorno al finanziamento pubblico. Sul sito del ministero dell’Economia e delle Finanze si trova la rendicontazione per quanto riguarda il 2 per mille delle formazioni politiche nazionali. E il tema rimane sempre attuale.

Tutta beneficenza assolutamente disinteressata, i soldi li diano ad associazioni benemerite come airc, aism, lega contro i tumori, Emergency.
A me ad essere onesto pare che i soldi pubblici degli stipendi transitino dai conti delle persone cui ha affidato incarichi o politicamente subordinati a lui per poi rientrare in parte nelle casse del partito.
Certo che è lecito e legale, ma anche palesemente furbesco ed opportunistico.
Facevano la stessa cosa i cinque stelle, solo che in quel caso era chiaro da prima, da statuto del movimento che si dovesse restituire parte dello stipendio.
È palese…..che chi è stato nominato cavaliere della tavola rotonda da Re Artù debba poi pagare pegno….
Il nulla cosmico unito alla più assurda mancanza di idee vanno opportunamente foraggiati. Tutta gente che ha a cuore le sorti di Messina e provincia.
La politica ha dei costi, e la sua in particolare ,visto che leggo di 550 mila euro raccolti e serviti a pagare gli ultimi debiti della sua campagna elettorale
…..mizzica
ma che farà mai nella sua campagna elettorale, da dire che con 550 mila euro coprirà gli ultimi debiti????? Pranzi,cene,gadget viaggi,???? Ebbene, vista la trasparenza che decanta facendoci vedere i soldi raccolti, mi piacerebbe pure sapere come li spende
visto che si è mostrato

!!!!!
a noi parsimonioso ,come un buon amministratore del denaro….sì, …. di sicuro con il suo