Il consigliere della III circoscrizione chiama in causa la presidente del Consiglio comunale. Nello scorso mese di settembre è stata presentata l’iniziativa, trasmessa poi al civico consesso. Da allora, però, l’argomento non è stato mai trattato
Con la delibera numero 51 del 5 agosto 2014 il Consiglio della Terza Circoscrizione ha approvato all’unanimità la proposta di regolamento formulata dal “Comitato Addio Pizzo – Messina”, denominato “Regolamento per il contrasto al racket delle estorsioni ed il sostegno alle imprese che hanno sporto denuncia”.
La delibera redatta dal consigliere del Partito Democratico, Santi Interdonato, esprime una chiara presa di posizione a sostegno della lotta al racket delle estorsioni condotto dalle associazioni criminali di stampo mafioso nei confronti di imprese e piccoli esercizi commerciali ed artigianali, nonché imprese agricole operanti nel territorio.
Nello scorso mese di settembre, con una conferenza stampa a Palazzo Zanca, si è tenuta la presentazione pubblica dell’iniziativa con la partecipazione dei rappresentanti di “Libera” e della stessa “Addio Pizzo”, tra cui anche il presidente Don Terenzio Pastore, parroco di S. Maria Del Gesù a Provinciale. In quell’occasione il Sindaco, la Giunta Municipale, il Consiglio Comunale ed i Consigli Circoscrizionali sono stati invitati a condividere l’iniziativa ed impegnarsi attivamente per raggiungere un risultato amministrativo importante e veramente innovativo per il Comune di Messina.
In particolare la Terza Circoscrizione ha provveduto a trasmettere la propria delibera al Consiglio Comunale affinché venisse inserita all’ordine del giorno e si proseguisse l’iter previsto per rendere effettivamente vigente il regolamento.
Poiché ad oggi non si ha alcuna notizia in merito alla trattazione dell’argomento da parte del Consiglio Comunale e, men che meno di un’azione politica da parte del Sindaco e dell’Assessore Competente, il consigliere Santi Interdonato interviene per sollecitare tutti a voler fornire il proprio contributo politico ed amministrativo a tutela della libertà delle persone e dell’attività di impresa, nonché a sostegno della regolarità del commercio, dei consumi e della complessiva economia della comunità messinese: “Stamattina abbiamo ritrasmesso la delibera del Consiglio Circoscrizionale ed il regolamento elaborato da Addio Pizzo al Consiglio Comunale ed al Sindaco provvedendo a protocollare nuovamente gli atti. Constatando l’inerzia dell’Amministrazione sul tema, ci rivolgiamo alla Presidente del Consiglio Comunale ed al Presidente della Commissione con delega al Commercio affinché la proposta di regolamento venga inserita all’ordine del giorno, data l’importanza della materia la cui trattazione assume ulteriore urgenza alla luce delle dichiarazioni del Procuratore Generale rilasciate in occasione della cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, secondo cui a Messina la misura dell’oppressione del pizzo sarebbe la più elevata della Sicilia”.
Interdonato rileva, inoltre, che appena una decina di giorni fa il Comune di Acireale si è dotato di un proprio regolamento antiracket ed antiusura attraverso una delibera del Consiglio Comunale approvata all’unanimità: “Lo schema adottato ad Acireale prevede che gli operatori commerciali ed i professionisti danneggiati da richieste estorsive o usuraie che collaboreranno denunciando all’Autorità Giudiziaria elementi utili alla ricostruzione dei fatti e all’individuazione dei responsabili del reato usufruiranno dell’esenzione o del rimborso del pagamento di tributi, tariffe e canoni locali. A Messina si propone di fare lo stesso, ma anche di più poiché il regolamento dovrebbe pervadere praticamente ogni settore dell’azione amministrativa. Certo, in questa fase sarebbe sufficiente che le forze politiche si attivassero quantomeno per aprire il dibattito”.