"Sostieni un paziente a distanza": la cura psicologica per chi non può pagare

“Sostieni un paziente a distanza”: la cura psicologica per chi non può pagare

Marco Olivieri

“Sostieni un paziente a distanza”: la cura psicologica per chi non può pagare

Tag:

lunedì 11 Dicembre 2023 - 08:00

Messina. L'associazione ha bisogno di sostenitori per poter continuare a svolgere un servizio dal valore sociale. Intervista con la psicoanalista Lisciotto

MESSINA – Donatella Lisciotto (nella seconda foto, nella galleria): lei è psicoanalista ed è la fondatrice dell’associazione Sostieni un paziente a distanza. Di che si tratta?

“L’associazione nasce a Messina nel 2016 con l’intento di fornire supporto psicologico a indirizzo psicoanalitico a persone con sofferenza psichica e appartenenti alle fasce sociali più svantaggiate.
Ogni seduta ha un costo simbolico di 2 euro, mentre la restante parte dell’onorario dello psicologo (30€ , prezzo politico) viene corrisposta dall’associazione. Sostieni un paziente a distanza (nella prima foto una parte dello staff con il maestro Bruno Samperi, che ha spesso donato le sue tele, n.d.r.) nasce anche col duplice obiettivo di dare a psicologi abilitati o psicoterapeuti la possibilità di lavorare nel loro campo, nel tentativo di prevenire la disoccupazione o la dispersione, ripiegando in altri lavori non attinenti la specificità del loro diploma di laurea”.

Come vi sostenete?

“Per raggiungere gli obiettivi l’associazione ha bisogno di sostenitori che contribuiscano con erogazioni liberali mensili o una tantum. In questo modo si realizza una cordata di solidarietà in cui ognuno può donare la cifra che può. Ogni contributo è significativo e importante per noi. Così come lo è il movimento di solidarietà che si viene a creare attorno al progetto.

Ci sono realtà organizzate che vi supportano?

“I fondi vengono raccolti anche grazie ai contributi del Centro psicoanalitico dello Stretto Francesco Siracusano e del Laboratorio psicoanalitico Vicolo Cicala, che devolvono parte del ricavato dei webinar organizzati durante l’anno. Recentemente è sorta una Biblioteca solidale di psicoanalisi, il cui tesseramento e il ricavato di tutte le iniziative culturali, che si svolgono al suo interno, sono devolute interamente a Sostieni un paziente a distanza. Il ricavato di mostre, spettacoli teatrali e seminari contribuiscono alla raccolta fondi”.

Come funziona?

“Le richieste arrivano con continuità e, soprattutto, durante e dopo il Covid, sono aumentate. Un centralino risponde e un operatore attribuisce al paziente che ne fa richiesta lo psicologo di turno, secondo una rotazione interna. Il paziente entra nel progetto di Sostieni per la durata di un anno, in modo da dare anche ad altre persone la possibilità di usufruire del servizio. Sono previste anche sedute online. All’interno di Sostieni un paziente a distanza, i soci si riuniscono periodicamente per programmare eventi e realizzano, ogni settimana, supervisioni di gruppo e individuali per uno scambio di crescita e di approfondimento”.

L’idea è quella di sfatare il mito che la psicoanalisi sia riservata a una élite?

“La carenza nelle strutture pubbliche di psicologi e psicoterapeuti ha reso necessaria e consequenziale la nascita di spazi professionali dove le persone possano essere supportate psicologicamente. Sostieni un paziente a distanza è uno di questi spazi e nasce come una costola del Laboratorio psicoanalitico Vicolo Cicala, dal momento che gli psicologi che vi lavorano sono stati in passato tirocinanti dello stesso Laboratorio”.

Come valuta, da psicoanalista, lo stato di salute della città?

“A mio avviso stiamo vivendo un periodo storico molto difficile e critico. Siamo bombardati continuamente da stimoli pressanti e oppressivi, ambigui e disorganizzanti. Guerre, pandemia, fenomeni migratori, cambiamenti dei paradigmi familiari e sociali mettono in crisi i garanti metasociali. In queste condizioni disagevoli e confusive, le persone hanno bisogno di aiuto psicologico e di spazi per pensare”.

Che cosa dovrebbero fare le istituzioni per il benessere mentale dei cittadini?

“Le istituzioni innanzitutto dovrebbero bandire concorsi pubblici per garantire la presenza degli psicologi nelle strutture pubbliche: scuole, consultori, Centri di salute mentale, comunità, reparti ospedalieri di ogni tipo, psicologi di base, Centri di aggregazione giovanile, case di cura e di riposo per anziani. Dovrebbero fare questo piuttosto che sperperare energie ed economie nel cosiddetto “bonus”, che illude l’individuo nell’idea del raggiungimento di un benessere psichico tramite qualche seduta di psicoterapia. Trovo questa soluzione offensiva e irrispettosa della sofferenza dell’individuo, soprattutto dopo il Covid, che ha evidenziato il grande bisogno di ascolto delle persone. Si tratta di una forma di elemosina mascherata da incentivo. Ma la presenza degli psicologi dovrebbe essere d’obbligo in tutti gli organi deputati a governare poiché gli psicologi hanno una formazione professionale utile a comprendere le dinamiche che regolano il funzionamento di ogni gruppo, E dunque a dirimere conflitti e incomprensioni e favorire consapevolezze”.

Nel suo libro “Dalla pandemia alla guerra. Appunti”, Edizioni Bette, racconta intuizioni, sensazioni, emozioni, fragilità legate a questo tempo complicato. Che cosa intende trasmettere a lettrici e lettori?

“Nel mio ultimo libro ho semplicemente voluto trasmettere un messaggio di fiducia nelle capacità dell’individuo, nonostante sia afflitto dalle criticità della nostra contemporaneità. Un messaggio di speranza. È possibile uscire dalla stagnazione e dalla depressione attraverso la conoscenza delle proprie fragilità e di quelle degli altri. E attraverso la tolleranza, pur nel rispetto delle diversità. È sempre possibile una trasformazione. Realizzare nuovi transfert per un cambiamento utile al benessere mentale di noi stessi e di chi ci sta accanto. E dunque della società”.

Ritiene che i media abbiano molte lacune in questo campo?

“I media veicolano messaggi ambigui, confusivi e persecutori. Troppe parole spesso vuote di senso non trasmettono “bellezza”, piuttosto volgarità e mediocrità. I dibattiti sono spesso strumentali e litigiosi, invece che informare aizzano le persone creando schieramenti e alleanze. L’intento sembra essere quello di massificare il pensiero per controllare l’autonomia e l’originalità degli individui. Nonostante viviamo in un’epoca di connessioni, c’è un evidente solitudine e disorientamento. C’è molto da lavorare a diversi livelli. La psicoanalisi deve svolgere il suo ruolo sociale, ed è per questo che Sostieni propone una formula politica indirizzata alla cura del benessere mentale. La salute mentale individuale ha un’importante ricaduta sul sistema sociale e dunque ha un valore preventivo”.

Dal suo punto di osservazione, qual è la situazione dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro territorio, in termini di benessere e salute mentale?

“La situazione dei bambini e degli adolescenti è preoccupante perché sono le fasce meno equipaggiate psicologicamente. Si può dire che viviamo in una una società psicotica nella misura in cui prende forma sempre di più l’incongruenza di taluni messaggi divenuti costumi diffusi”.

La struttura dell’associazione

Dell’associazione “Sostieni un paziente a distanza” fanno parte:
Presidente. Dott.ssa Donatella Lisciotto – psicologa, membro ordinario della società psicoanalitica italiana
Vice presidente. Profssa Diletta La Torre – psichiatra, membro ordinario della società psicoanalitica italiana, didatta IIPG
Organizzatrice eventi. Dott.ssa Alessandra D’Onofrio- psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica de Lo Spazio Psicoanalitico
Organizzatrice eventi e tesoriera. Dott.ssa Luisa Ferlazzo.
Socio fondatore. Dr. Lillo Gatto – psicologo
Socia. Dssa Maria Rosa Irrera – psicologa
Socia. Dssa Mirella La Rosa – psicologa
Socio fondatore. Dr .Marco Liotta -psicoterapeuta
Socia. Dssa Elena Morgante – psicologa
Sofia fondatore. Dssa Cinzia Musicò – psicologa
Socia fondatore. Dssa Dayana Raffa – psicologa
Socio fondatore. Dssa Fabrizia Strangio – psicologa.

Per contattare l’associazione: cell. 346 005 9636 e mail sostieniunpazienteadistanza@gmail.com.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007