Chiusa la sede postale di San Martino. La minoranza accusa l'amministrazione

Chiusa la sede postale di San Martino. La minoranza accusa l’amministrazione

Giusy Briguglio

Chiusa la sede postale di San Martino. La minoranza accusa l’amministrazione

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venerdì 04 Gennaio 2013 - 09:40

Il capogruppo di minoranza, Domenico Romano, ha avuto ieri un incontro con il direttore generale delle Poste italiane a Palermo per scongiurare la chiusura dell'ufficio nella frazione collinare di Spadafora, San Martino. Nulla di fatto e Romano accusa il sindaco Pappalardo di cattiva amministrazione

L’ufficio postale di San Martino, frazione del comune di Spadafora, è stato chiuso. Conseguenza della spending review che ha colpito oltre mille sedi in tutta Italia e inflitto un duro colpo alla provincia di Messina. San Martino è un borgo collinare, facile immaginare le conseguenze per gli abitanti che da ora in poi dovranno fare a meno di un servizio che fino a questo momento era stato per loro a portata di mano. Si poteva evitare? Secondo il capogruppo di minoranza, Domenico Romano, la risposta è sì e la responsabilità è del sindaco Domenico Pappalardo: “Abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di come il paese di Spadafora e le sue frazioni sono lasciate da 3 anni e mezzo nel più completo abbandono da parte di un amministrazione completamente assente – dichiara senza mezzi termini”.

La conclusione arriva da un incontro che nella giornata di ieri Romano insieme al consigliere Barbera ha avuto a Palermo con il direttore generale di Poste Italiane, Antonino Foti. Scopo dell’incontro, a cui ha partecipato anche una rappresentanza di cittadini, era scongiurare la chiusura dell’ufficio di San Martino, evidenziando le difficoltà oggettive dei residenti. Dal direttore Foti è però arrivata fumata nera: “Le operazioni postali eseguite nel centro non permettono un pareggio di bilancio e dunque l’ufficio rimarrà chiuso – ha dichiarato Foti -. Alcuni uffici sono riusciti a salvarsi perché in altri comuni l’amministrazione ha affidato a Poste Italiane il servizio di tesoreria o la gestione integrata delle tariffazioni e/o notificazioni”.

Secondo il capogruppo Domenico Romano, le affermazioni del direttore generale sono la conferma della cattiva gestione dell’amministrazione Pappalardo: “Le manchevolezze ed il degrado imperante in quello che era uno dei gioielli della costa tirrenica sembrano non avere fine – conclude Romano – alimentati da un amministrazione totalmente distante dalla popolazione, che ha perso, oltre la maggioranza consiliare, quella credibilità dei cittadini che dovrebbe essere alla base del buon governo”. (Giusy Briguglio)

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