Condannato a 4 anni e mezzo il messinese responsabile della sparatoria a Mili San Marco di aprile scorso, quando un'auto fu crivellata a colpi di pistola
E’ stato condannato a 4 anni e mezzo di reclusione il 23enne di Messina che il 21 aprile scorso ha crivellato di colpi di pistola il lunotto posteriore di un’auto in sosta, a Mili San Marco.
Manlio Lo Piano, difeso dall’avvocato Alessandro Trovato, ha optato per il rito abbreviato ed ha definito la condanna di primo grado davanti al giudice per l’udienza preliminare Eugenio Fiorentino. E’ accusato di danneggiamento aggravato, detenzione e porto d’arma da fuoco. Il Pubblico Ministero aveva chiesto per lui la condanna a 6 anni.
Stralciata la posizione di un altro indagato, Marcello Lo Piano, difeso dall’avvocato Pietro Venuti. Il proprietario dell’auto, che si è costituito parte civile, è invece assistito dagli avvocati Nino Cacia e Gabriele Lombardo.
Il 23 enne era stato fermato dalla Squadra Mobile, diretta dal vice questore Antonio Sfameni, qualche giorno dopo la sparatoria. Le telecamere di video sorveglianza della zona, le testimonianze degli abitanti e le intercettazioni telefoniche hanno permesso di individuare in poco tempo l’autore dei colpi sparati mentre l’auto era in sosta nel parcheggio privato di un condominio. Mai del tutto chiarito il movente, ricondotto comunque a motivi privati.