Tante, secondo alcuni troppe, le iniziative organizzate. Continuo via vai tra piazza Antonello e piazza Municipio. Tra le lamentele la smobilitazione anticipazione di mostre ed esposizione: «La prossima volta chiamatela serata della cultura, non notte»
Tanti, per alcuni addirittura troppi, ma ciascuno, per la propria parte, ha contribuito a dare uno “scorcio” di cultura. Parliamo degli eventi contenuti nelle nutrito programma della IV edizione della “Notte della Cultura” confezionato dall’esperta Giovanna Famà, coadiuvata da un team di collaboratori fra cui Nello Manfredi, apparso per la verità un po’ in “ombra” durante l’inaugurazione della manifestazione. Momento clou della serata, il taglio del nastro della “Galleria d’arte Moderna e Contemporanea”. Una galleria, anzi una “raccolta”, così come precisato dalla professoressa Teresa Pugliatti, che da questo momento in poi sarà accessibile al pubblico. Essa raccoglie tutti i più grandi tesori artistici, di proprietà di palazzo Zanca, per la maggior parte acquistati negli anni ’80, in una fase finanziaria decisamente più florida, ma poi purtroppo “rinchiusi” in stanze uffici. Oggi però, dopo un’articolata fase di recupero e catalogazione, sono tornati alla luce. Nello spiazzale di fronte l’ingresso del PalAntonello, particolarmente apprezzata l’esposizione delle opere d’arte in ferro battuto del comune di San Salvatore di Fitalia, realizzato con l’associazione Fabbri D’Arte, a cura di Antonello Pettignano.
Proseguendo nel percorso storico-culturale ideato dall’amministrazione, grande affluenza si è registrata nei due principali palazzi della città, palazzo Zanca e palazzo dei Leoni. Nell’atrio della casa comunale tra esposizioni e degustazioni, con la manifestazione “Saperi e Sapori” dell’associazione Donne Medico Messina Peloro, per tutta la serata è stata un continuo via vai di cittadini curiosi di “visitare” le stanze in cui si decidono le sorte della città. Compresa quella del primo cittadino, aperta al pubblico, dove Buzzanca è giunto intorno a mezzanotte per ricevere gli “ospiti”. Sempre al Comune esposizione di armature e arme rinascimentali, mostra fotografica di Michelangelo Vizzini, disegni e documenti dell’archivio storico della Sovrintendenza, mostra organizzata dall’Associazione Storica Modellisti Messinesi, “concentrata” sull’evoluzione storica del tram, presentazione dei libri “Storie di vita e di Commercio” e “La pallacanestro a Messina” a cura di Guido Campo, Placido Cardile e Domenico De Pasquale.
Grande “passeggio” anche tra piazza Antonello e via Cavour per visitare le iniziative organizzate a palazzo dei Leoni: spazio all’arte dei mastri ferrai che sotto i portici della Provincia Regionale hanno mostrato tutte le principali tecniche di lavorazione del ferro, destando curiosità e apprezzamento tra i più piccoli. A piano terra, sui pannelli in legno posizionati nei corridoi, fotografie raffiguranti i borghi della provincia ed esposizione degli stemmi dei cento otto comuni realizzati in ceramica. Al primo piano, invece, spazio all’Arma dei Carabinieri e concerto nella sala consiliare. Buona affluenza anche alla Biblioteca Regionale, alla Camera di Commercio per al mostra “Insecta” e per la mostra di florovivaismo, al Vittorio Emanuele dove al quarto piano sono state esposte le opere di 29 artisti messinesi. In “movimento” anche tante parrocchie, associazioni, locali dove sono state programmati concerti, mostre ed esposizioni. Fiore all’occhiello della Nottata, la visita all’Arsenale Militare grazie all’utilizzo della navetta che partendo dal Tribunale hanno condotto tanti cittadini alla cittadella.
Qualche nota “stonata”: oltre i problemi di traffico di cui già abbiamo detto, la “smobilitazione” forse eccessivamente anticipata, in alcune sale. Tanti cittadini, giunti, appuntato, in “nottata”, hanno infatti commentato: «La prossima volta allora chiamatela serata e non notte della cultura». Osservazioni legittime e di cui far tesoro per le prossime, eventuali, edizioni. Evidenziamo, infine, quanto segnalatoci da alcuni lettori che, invano, hanno tentato di visitare, così come riportato da programma, la “Torre rocca Guelfonia”: quest’ultima, infatti, si sarebbe dovuta raggiungere attraverso la via delle carceri da cui però non è stato possibile accedere, tanto ieri sera quanto stamattina. Tra i troppi appuntamenti qualcuno è stato dimenticato. (ELENA DE PASQUALE)
bene la notte della cultura..
meno bene la mattina seguente..senza acqua e con l’immondizia
nelle strade..e con i problemi di sempre..