Il consigliere della terza Circoscrizione si augura che l’amministrazione Accorinti possa negli ultimi mesi della sua esperienza porre basi solide per creare vere zone pedonali
«E’ una constatazione, seppur amara, che la città non offre ai suoi stessi cittadini particolari spazi di aggregazione.» Così in una nota consigliere della Terza Circoscrizione Alessandro Cacciotto
«Sembra essere tramontato il vivace dibattito politico che ha accompagnato un breve scorcio di Amministrazione Accorinti sulla nascita di un isola pedonale, che ha praticamente visto la città spaccarsi in due sulla “collocazione” ma non certamente sulla necessità di avere degli spazi lasciati al solo transito pedonale, luoghi di incontri senza il rischio di essere messi sotto da qualche veicolo».
Pensare che oggi la c.d. isola pedonale coincida grosso modo con Piazza Cairoli o con Piazza Duomo – continua Cacciotto- sembra assolutamente riduttivo e non certamente il frutto di un sano confronto tra le forze politiche, sociali e imprenditoriali della città.
Mentre tante città possono godere di ampi spazi, di vere isole pedonali, di vere ZTL, a Messina tutto questo è un utopia; la città negata non è il titolo di un film quanto l’amara constatazione della realtà in cui viviamo».
«La qualità della vita passa indubbiamente dal luogo in cui si vive e se pensiamo che le Ville Comunali non sono il massimo, in termini di luogo di ritrovo, ecco che la possibilità dei cittadini di godere della propria città è sempre meno.Se pensiamo poi che a tutto questo si aggiunge un affaccio al mare a tutt’oggi negato il risultato è sotto gli occhi di tutti».
Sarebbe dunque importante per tutti- conclude il consigliere di quartiere – riprendere il dialogo ed il confronto pubblico sulla nascita di una vera isola pedonale che possa essere risorsa per i cittadini e per le forze commerciali. L’auspicio che l’attuale Amministrazione possa negli ultimi mesi della sua esperienza, porre basi solide per ridare Messina ai suoi cittadini».
Certamente la richiesta è da condividere ma prima occorre che sia approntato il “piano urbano del traffico” e si segua l’esperienza fatta da altre città sull’argomento.
Dice bene Caciotto: che lamenta “l’affaccio a mare , a tutt’oggi negato”. Ci si chiede legittimemte anche però quali iniziative intende prendere il solerte consigliere Caciotto per rimediare a quest’ultimo gravissimo oltraggio subito dalla città e dai suoi abitanti? Senza polemica.