Quinta ZTL del Pinelli Itinerante. Sempre nel parco Aldo Moro

Quinta ZTL del Pinelli Itinerante. Sempre nel parco Aldo Moro

Eleonora Corace

Quinta ZTL del Pinelli Itinerante. Sempre nel parco Aldo Moro

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domenica 10 Marzo 2013 - 17:08

Si è svolta questa domenica la quinta iniziativa itinerante del Teatro in Fiera Pinelli sgomberato il 14 febbraio scorso. Il luogo prescelto, come venerdì 8 Marzo, è il Parco Aldo Moro sul Viale Regina Elena. Gli attivisti hanno scelto di mantenere i riflettori accesi sul parco per sottolinearne le grandi potenzialità inutilizzate.

La quinta ZTL (Zona Temporaneamente Liberata) indetta dai membri del Teatro in Fiera riaperto il 15 dicembre scorso dopo diciassette anni, ribattezzato in seguito all’occupazione “Pinelli” e divenuto “Itinerante” dopo lo sgombero del giorno di S. Valentino, si svolge sempre nel Parco Aldo Moro al cui interno è situato l’ex Istituto di Geofisica. Dopo i due spettacoli teatrali di venerdì 8 Marzo, prevista nel programma di oggi la scerba tura e pulizia degli spazi verdi del parco, nel pomeriggio – approfittando tra l’altro della splendida giornata di sole – in serata, invece, il concerto del gruppo jazz Clockwork Groove. Il Parco Aldo Moro (via regina Margherita 87, zona Ignatianum) può essere considerato: “l'ennesimo spazio negato alla città. Solo che a differenza della Fiera molti di noi non l'avevano mai visto” – scrivono gli attivisti del Pinelli nel comunicato che spiega le ragioni della scelta di questo luogo come palcoscenico per le nuove iniziative del Teatro Itinerante – “Uno spazio verde di circa 3000 metri quadri che dal 1949 il Comune di Messina ha dato in comodato all’Istituto di Geofisica e vulcanologia di Roma che ha installato, all’interno delle strutture esistenti nel parco, delle strumentazioni di rilevamento dei dati sismografici. Il contratto tra il Comune e l’Ingv prevedeva espressamente che l’istituto mantenesse le aree verdi accessibili alla cittadinanza e ben curate. Da circa 19 anni (da quando l’INGV non utilizza di fatto le strutture), invece, tutto questo non accade e uno spazio così importante è stato negato a migliaia di cittadini messinesi”

Nel 2006 il sindaco Genovese ribadiva la concessione all’INGV di questi spazi con la clausola che il verde dovesse essere tenuto in perfetto stato e fruibile alla cittadinanza. Tutt’oggi questo progetto di recupero del parco è rimasto lettera morta e i cittadini continuano a non poter entrare in questo spazio. Le ultime notizie risalgono a gennaio 2012 quando è stato un siglato un accordo di collaborazione tra l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Palazzo Zanca, che avrebbe dovuto permettere all’amministrazione comunale di poter usufruire di una parte dello spazio. Fino ad oggi, infatti, nonostante anche le numerose proteste di associazioni – prima tra tutte Energia Messinese, che ha raccolto 3000 firme per la riapertura al pubblico dell'area, organizzando un sit-in di protesta davanti ai cancelli chiusi – e le richieste del IV quartiere, non è stato possibile trovare nessun accordo perché nell’area oltre il cancello, in concessione all’INGV dal 1949, ha sede una struttura dell’Istituto, seppur inutilizzata. Secondo questo accordo in seguito agli interventi di recupero e messa in sicurezza l'area sarebbe stata aperta alla città. Dopo un anno ancora non è accaduto nulla.

Dichiara a riguardo uno dei manifestanti: “A Messina abbiamo un parco, come quelli che ci sono in tutte le città civili. Uno di quei luoghi in cui ti senti fuori dalla città pur standoci dentro. Uno di quei luoghi di cui, personalmente, ho sempre sentito il bisogno: per andarci a studiare, leggere, allenare, suonare, stare in compagnia, dove stendermi dopo pranzo se impossibilitato a tornare a casa. Non è enorme ma è grande, e si riesce a …vivere. Se non IL, sicuramente uno dei più bei Panorami possibili da una zona centrale della città (si resta senza fiato). Ho passato tutta la giornata a chiedermi: Perché? Perché non l'ho potuto vivere per tutto questo tempo?”.

Gli attivisti fanno notare come per rendere fruibile anche solo il parco – a parte l’edificio, che vanta comunque una struttura nuovissima – basterebbero poche centinaia di euro. Si dovrebbe, infatti, affidare l’opera di scerbatura ad un giardiniere.(Eleonora Corace)

Un commento

  1. Mi chiedo ma sta gente che farà tutto il giorno?? Ma non lavora nessuno??Stanno bene di famiglia?? Hanno tutto questo tempo da dedicare…o sono figli di Papà con le treccine cubane??

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