Consumatori associati cita in giudizio il Cas e chiede l'abolizione del pedaggio di Villafranca

Consumatori associati cita in giudizio il Cas e chiede l’abolizione del pedaggio di Villafranca

Consumatori associati cita in giudizio il Cas e chiede l’abolizione del pedaggio di Villafranca

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sabato 01 Agosto 2009 - 09:35

Consumatori Associati dopo aver raccolto centinaia di adesioni di cittadini residenti a Messina stanchi di pagare da decenni il pedaggio autostradale di Villafranca Tirrena ritenuto illegittimo perché ricade nel territorio messinese ha citato in giudizio il Consorzio autostrade siciliane chiedendo l’abolizione del pedaggio e un risarcimento.

“Com’è noto, – afferma l’avvocato Fiorillo, presidente di Cosnumatori Associati – il Consorzio per le Autostrade Siciliane impone il pagamento del pedaggio autostradale anche per la bretella diretta a Villafranca Tirrena (ME), che sull’Autostrada Messina-Palermo consente la sola uscita dalla sede autostradale per i mezzi provenienti da Messina e, viceversa, l’ingresso in autostrada per i veicoli provenienti da Palermo. Si tratta, infatti, di una “bretella”, e non di un vero e proprio “casello” che dovrebbe consentire l’ingresso e l’uscita dall’autostrada in entrambi i sensi di marcia, nata originariamente per consentire agli operai che lavoravano alla fabbrica Pirelli, residenti a Messina, di giungere al luogo di lavoro direttamente per poi tornare verso casa. Da anni ormai, la bretella è funzionale ai soli cittadini residenti di Messina, che da pendolari utilizzano questo sbocco autostradale per raggiungere il posto di lavoro e viceversa. Ciò non di meno, il Consorzio obbliga i cittadini tutti, residenti e non, a corrispondere il pedaggio nella misura di € 1,10 per una distanza di soli 9 Km, che ricade nel territorio metropolitano di Messina, per un prezzo pari, a mero titolo esemplificativo, a quello pagato per la tratta Messina – Roccalumera tre volte superiore (circa 33 Km). Non vi è dubbio che tale comportamento sia illegittimo. Tante’ che nella ricevuta l’uscita di Villafranca non è neanche segnalata come Stazione di Uscita né ha un numero che la contraddistingua”.

“Ciò perché, in verità, – prosegue Fiorillo – l’uscita di Villafranca Tirrena non è un casello e, ovviamente, non ha una numerazione. In altri termini, l’uscita di Villafranca Tirrena giuridicamente non esiste! E non può esistere proprio perché fa parte della tangenziale ricadente nell’area metropolitana di Messina che, alla stessa stregua delle uscite Boccetta, Centro, Gazzi, San Filippo e Tremestieri, non potrebbe essere a pagamento”.

Il Consorzio a dispetto del sistema chiuso, ove l’importo è direttamente proporzionale alla distanza percorsa dal veicolo, al coefficiente della sua classe e a un coefficiente variabile da autostrada ad autostrada, detto tariffa chilometrica, applica alla barriera di Villafranca il sistema aperto, mediante imposizione di pedaggio a tariffa fissa dipendente solo dalla classe del veicolo, lucrando in tal modo ingenti somme”.“È evidente – conclude Fiorillo – che l’illegittimità del comportamento assunto dal Consorzio pregiudica fortemente i diritti dei cittadini residenti, creando una disparità di trattamento tra quelli residenti nella zona sud del comprensorio messinese che, come di diritto, non pagano l’attraversamento della tangenziale e quelli, viceversa, che risiedono nella zona nord che sono costretti a pagare la somma loro richiesta indebitamente. Questo da parte del Consorzio non e’ un comportamento imparziale. L’imparzialità infatti, deve intendersi sia come divieto di qualsiasi forma di favoritismo nei confronti di alcuni soggetti, sia come ugual diritto di tutti i cittadini ad accedere ai servizi erogati dalla pubblica amministrazione”.

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