Osservatorio del Credito. In Prefettura uno strumento utile, ma ancora poco utilizzato

Osservatorio del Credito. In Prefettura uno strumento utile, ma ancora poco utilizzato

Osservatorio del Credito. In Prefettura uno strumento utile, ma ancora poco utilizzato

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sabato 07 Novembre 2009 - 09:33

«Soltanto sette le richieste finora pervenute», spiega la d.ssa Laganà, responsabile dello sportello

Se non ci fosse stato se ne sarebbe sentita la mancanza, una volta istituito è stato quasi completamente dimenticato. Stiamo parlando dell’Osservatorio del Credito, istituito nella nostra città nell’ambito dell’iniziativa assunta dal Governo con il decreto legge n. 2/2009 e con la successiva direttiva dei ministri Maroni e Tremonti del 31 marzo 2009, che hanno portato alla creazione di questo tipo di strutture in tutta Italia.

L’obiettivo dello “sportello”, la cui sede si trova in Prefettura, ha uno scopo quanto mai attuale ed importante: quello di raccogliere reclami e segnalazioni di chi avesse riscontrato difficoltà ed ostacoli, da parte delle banche, ad accedere al credito, dando un’ulteriore possibilità al richiedente di negoziare il diniego della richiesta.

Le pratiche raccolte dall’osservatorio della Prefettura, che lavora su scala provinciale, vengono poi trasmesse all’omologo sportello regionale che trimestralmente relaziona all’osservatorio nazionale. In questo modo, quest’ultimo, può intercedere e dare direttive alle varie istituzioni ed istituti bancari interessati nei singoli casi.

Ma la cosa anomala, ed è strano di questi periodi di vacche magre e di limiti all’erogazione del credito posti in essere dalle banche (il caso -Castello- insegna), che tale sportello, forse complice anche una scarsa pubblicità da parte degli organi di stampa, ha riscontrato poco successo qui a Messina, come anche nel resto delle maggiori province siciliane.

«Abbiamo ricevuto soltanto sette reclami – spiega la dott.ssa Maria Rosaria Laganà, vice Prefetto vicario e responsabile dell’Osservatorio sul Credito – sopratutto di piccole aziende o imprese familiari. Il dato così basso potrebbe spiegarsi col fatto che alcuni dei casi potrebbero essersi risolti spontaneamente. Resta comunque la circostanza che il trend generale dell’Osservatorio è stato di poche segnalazioni. A Palermo, ad esempio, ne sono arrivate 12, e il dato medio in Italia non è troppo diverso».

Ricordiamo che tutti i reclami sono raccolti in maniera assolutamente riservata e classificati secondo la natura degli stessi e dovranno essere prodotti compilando i moduli che troverete in download o a questo link http://www.prefettura.it/messina/index.php?f=Spages&id_sito=1196&nodo=54523&nodo_padre=7522&tt=ok

Una volta compilati, potrete inviarli via email all’indirizzo specialilosservatori.pref_messina@interno.it oppure spedirli per posta ordinaria – debitamente firmati – all’ ufficio di Gabinetto del Prefetto.

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