Per Libero Gioveni, consigliere della terza Circoscrizione, rappresenta l'emblema di una fallimentare politica di risanamento
A portare il vessillo di un’azione e di una politica di risanamento fantasma, l’asilo nido di Camaro San Paolo, realizzato da vent’anni e mai inaugurato. Ancora una denuncia da parte del consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni, che definisce quello inzialmente destinato ad essere uno spazio di socializzazione per i più piccoli, nient’altro che una -spettrale- struttura.
«L’edificio ubicato nell’area antistante la sede dell’ex-VI circoscrizione – spiga Gioveni – risulta inserita fra gli interventi previsti nell’ambito -C-, per i quali sono stati impegnati gli 81 milioni di euro del primo cronoprogramma. Ma forse non tutti sanno – rincara il consigliere, che a causa del ormai consueti tempi biblici del risanamento il costo della sua totale ristrutturazione è adesso lievitato fino a 1 milione e 57.000 euro».
E con la sua inconfondibile vena critica, Gioveni, spiega come l’aspetto più -triste- della vicenda, guardando oltre le -carte-, sta nel fatto di essersi presi gioco di tutte le famiglie dell’intera vallata di Camaro che, dagli anni ’90, hanno visto nascere e -morire- nel degrado e nell’abbandono quell’asilo che tutto e tutti ospita fuorchè bambini.
Il consigliere della Terza Circoscrizione, Libero GIOVENI, ha presentato dunque un ordine del giorno urgente per conoscere dal Presidente dell’IACP Giuseppe Santalco e dall’assessore al Risanamento Pippo Rao i motivi di questi incresciosi ritardi e per chiedere l’immediato inizio dei lavori di ristrutturazione dell’asilo nido.