A dichiararlo con forza il consigliere della III° circoscrizione Placido De Leo
Un ritardo complessivo sul terreno dell’accessibilità e delle barriere architettoniche, che appare tanto più evidente nella misura in cui colpisce necessità elementari della persona come il trasporto, il contatto con l’ente pubblico. E non in lontane periferie, ma fin dal cuore della città. Basta farsi un giro in centro per capirlo e -tentare l’avventura-. Ma la vera scoperta di un viaggio in carrozzina per Messina è forse un’altra: la qualità della vita del disabile è davvero pari a zero.
A denunciarlo è il consigliere della terza circoscrizione Placido De Leo, direttamente coinvolto nella vicenda, vivendo questa condizione per via di un incidente stradale in cui è stato coinvolto un po’ di tempo fa. «Credo che gli organi competenti non possano continuare ad ignorare problemi di questa rilevanza ma debbano mettersi in moto per risolverli. Ma serve anche maggiore attenzione e sensibilità da parte del cittadino, che può aiutare i ragazzi disabili a vivere una vita migliore nella nostra città, dove già si fa fatica a vivere senza questi problemi».
Per il rappresentante del Pd i disabili di Messina sono tagliati da tutto: uffici, mezzi pubblici di trasporto, musei, teatri, cinema, poste, banche, farmacie e ristoranti. Innumerevoli trappole fanno del territorio una sorta di fortino inespugnabile, che relega ad un destino di fatiche, solitudini, amarezza, chi già porta su di sé tutti i giorni il peso enorme di una vita sulla sedia a rotelle. «Neppure si conosce il loro numero – conclude De Leo – ma tutti insieme vivono il doppio scotto di una città che non è neanche lontanamente a misura, nel pubblico e nel privato. Porterò questa battaglia fino in fondo insieme ad associazioni e sostenitori, per l’abbattimento delle barriere architettoniche».