A sottolineare la paradossale situazione del plesso è il consigliere della terza circorscrizione Gioveni, che ha scritto all'assessore Magazzù
Una vicenda strana quella della Scuola elementare di Bisconte, specchio della difficile situazione in cui vivono diversi plessi della nostra città. Una storia vecchia che, a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, torna ad essere attuale e per certi aspetti incredibilmente paradossale.
Dopo essere stata oggetto lo scorso anno dei necessari interventi di ristrutturazione infatti, rimase all’improvviso un’incompiuta perché i lavori furono inspiegabilmente interrotti, a distanza di soli 15 giorni, dalla ditta aggiudicataria dell’appalto per iniziarne altri nella scuola elementare di Ganzirri.
Dopo le legittime proteste dei genitori dei piccoli alunni che per tutto lo scorso anno scolastico si videro trasferire i propri figli alla scuola elementare “Gentiluomo- di Camaro e alla vicina materna “La Pira 3- (coi comprensibili disagi sorti per via della spola fatta fare ai piccoli attraverso un servizio di scuolabus che quasi mai è stato efficiente), agli stessi era stato tuttavia garantito che entro l’inizio dell’anno scolastico 2008/09 la scuola di Bisconte sarebbe stata loro consegnata. Invece, lo sarà solo per qualche settimana.
A segnalarci la questione è il capogruppo del Pd nella terza circoscrizione Libero Gioveni: «A quanto pare il plesso non sarà più ristrutturato – scrive – perché Palazzo Zanca non lo ritiene prioritario a seguito dell’ormai imminente consegna della nuova scuola di Catarratti (inserita nell’ambito “C- del Risanamento), fatto, questo, che inevitabilmente produrrà l’apertura dei cancelli d’ingresso della scuola di Bisconte soltanto, appunto, per un brevissimo periodo (per l’occasione, infatti, sono già in corso attualmente le necessarie operazioni di pulizia). E qui, come si suol dire, casca l’asino. Già, perché gli ormai esasperati genitori, pur apprezzando il fatto che i propri figli andrebbero a studiare in degli ambienti nuovi e confortevoli, ritengono l’opera (non a torto) la classica “cattedrale nel deserto-, a causa dello squallido sito in cui risulta ubicata: il torrente Bisconte-Cataratti».
Ed in effetti, risulta facile immaginare il caos che si andrebbe a generare nel nuovo plesso durante gli orari d’ingresso e d’uscita degli alunni, a causa della strada-imbuto (la strettissima via Comunale) collegata alla scuola da un piccolo sovrappasso che, oltretutto, potrebbe risultare pericoloso anche per l’incolumità dei piccoli. Insomma, una situazione di estremo disagio che soltanto con la tanto auspicata copertura del torrente potrebbe essere lenito.
Per tutti questi motivi, quindi, il consigliere del centrosinistra Gioveni, ha inviato una interrogazione urgente all’assessore all’edilizia scolastica Salvatore Magazzù, con la quale ha chiesto che vengano ultimati a regola d’arte i lavori di ristrutturazione della scuola elementare di Bisconte, al fine di poter ospitare nuovamente i bambini che per un anno intero hanno dovuto fare i -nomadi- lungo l’asse Catarratti–Bisconte–Camaro.
Gioveni, infine, ha chiesto all’Amministrazione di «non bruciare le tappe inaugurando in “pompa magna- la nuova scuola di Catarratti, ma di far coincidere invece le sorti del nuovo plesso con quelle della copertura del torrente Bisconte-Catarratti, senza la quale la percentuale di rischi per la sicurezza dei piccoli alunni rimarrebbe certamente elevata».