Ponte Congo-Messina. Intervista a padre Dominique Ndolomo

Ponte Congo-Messina. Intervista a padre Dominique Ndolomo

Ponte Congo-Messina. Intervista a padre Dominique Ndolomo

mercoledì 07 Gennaio 2009 - 15:51

Da un po’ di tempo è a Messina padre Dominique Ndolomo, pastore di Dio arrivato in Italia con il preciso obbiettivo di portare avanti un programma di aiuti per la sua martoriata nazione: la Repubblica Democratica del Congo. Il sacerdote, che fa parte dell’ordine dei Domenicani, è ospite dei propri confratelli messinesi presso la parrocchia di San Domenico. Siamo andati a trovarlo per conoscerlo, ma soprattutto per individuare quali sono le prospettive del sul viaggio in terra siciliana. Ci accoglie cordialmente, in una stanza della Chiesa, ed inizia il nostro amichevole dialogo.

Padre Dominique, ci chiarisce quali sono le condizioni in cui versa il suo Paese?

“Il Congo è una nazione che si trova in pieno centro del continente africano. Questo Stato ha circa 50 milioni di abitanti. Il sottosuolo è ricco di minerali, ma nonostante ciò, la popolazione è elencata fra le più povere del pianeta. La gente è martoriata da continue guerre. Questi conflitti si svolgono, guarda caso, sempre nei luoghi dove i minerali si trovano in maggior quantità. In definitiva, quella che dovrebbe essere la ricchezza del paese, diventa il motivo principale per cui non avremo mai la pace. In questo instante, i ribelli dell’Uganda hanno invaso il Congo, e per la loro sete di ricchezza seminano stragi, sotto gli occhi delle forze dell’ONU. La povera popolazione congolese massacrata e scacciata, è in fuga dalla propria terra senza sapere dove trovare rifugio e riscatto-.

Padre Ndolomo ci fa conoscere quali sono i suoi progetti?

“Davanti alla tragedia in cui versa la popolazione, la divina Providenza non lascia mai soli i suoi figli. Da tre anni, insieme ai padri Domenicani di Messina, porto avanti il progetto dell’adozione a distanza per i bambini poveri della missione dei padri Domenicani in Congo. Si tratta di offrire ai bambini la possibilità di studiare, di vestirsi e di curarsi in caso di necessità. Per questo, ogni anno, vengo in Italia con l’incarico di sensibilizzazione la vostra comunità, ed effettuare una raccolta fondi a favore di questi bambini veramente bisognosi. Abbiamo finora ottenuto circa cento adozioni a distanza tra Messina, Milazzo e Guardavalle. I bambini che sono adottati vengono aiutati direttamente da me e dai miei collaboratori, una suora Domenicana e due sacerdoti. La modalità dell’adozione è semplice. Si tratta di versare la somma annuale di Euro 200,00, direttamente a me, (quando sono a Messina), oppure al signore Gioacchino Barbera che fa da ponte tra me e le famiglie adottanti. Esiste un libro contabile che contiene tutte le adozioni, le somme versate e le spese fatte durante l’anno. Il progetto è un’opera davvero nobile, è una testimonianza viva della fede cristiana mediante una carità operosa soprattutto nei confronti dei fratelli più bisognosi (Mt 25, 40)-.

Quale altro scopo si prefigge con la sua missione?

“Il nostro secondo progetto riguarda la costruzione di un centro di sanità. La salute della popolazione è un enorme problema che il Congo deve fronteggiare. La cure mediche, così come l’istruzione non sono gratuite; chi non ha soldi non può sperare in un ricovero ospedaliero. Si muore di Aids, per malattie tropicali, ma anche per banali malattie per mancanza di cure e di soldi. Per questo abbiamo pensato di costruire un piccolo centro di sanità in un villaggio a 10 km dalla cittadina di Isiro. Comprendo che è pochissimo rispetto all’immensa miseria in cui versa il Congo. Però, ritengo che una goccia d’acqua vale di più che non averne per niente e molte gocce possono fare un mare. Inviamo periodicamente delle foto per far notare lo stato d’avanzamento lavori. Le fondazioni della struttura sono già state costruite ed ora inizieremo a edificare i muri perimetrali>>.

Vuole dire qualcosa ai cittadini di Messina e della sua provincia?

“Innanzitutto voglio ringraziarli per la loro generosità. Ritengo che nel mondo ci sono tante situazioni disastrose; la nostra partecipazione per ridurre le situazioni miserevoli dei fratelli più bisognosi è la testimonianza più autentica della nostra fede e della nostra carità cristiana. Il nostro grido è soprattutto a favore dei miseri bambini del Congo, per offrire e garantire loro un futuro migliore. Possa il Signore che si è immedesimato nei poveri dare a ciascuno di voi la ricompensa promessa ai suoi servi buoni e fedeli (Mt 25, 34).Chiunque volesse aderire ai nostri progetti può rivolgersi ai seguenti indirizzi. In Congo: Padre Dominique NDOLOMO, o.p.,Couvent saint Dominique; B.P. 22, 13e Rue, Limete-Kinshasa; République Démocratique du Congo; Cel. 00243 998 245048; E-mail: domy_1962@yahoo.it. – In Italia Padre Dominique NDOLOMO, o.p.; Parrocchia San Domenico; Via Manzoni, 47; Cel. 32 733 675 36 (N.B. quando sono in Italia).- Referente in l’Italia; Gioacchino Barbera; Parrocchia San Domenico; Tel. 090 354171; Cel. 34 77123484; E-mail: gioacchino.barbera@alice.it-.

Un grande scrittore una volta disse: “ La Carità è il più grande titolo per entrare nel Regno di Dio-.

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