Per Fp Cgil e Uiltrasporti la strategia è di voler creare un vero e proprio "caso rifiuti" per aprire la strada alla privatizzazione dei servizi. Intanto la raccolta arranca, decine di mezzi sono fermi in autoparco e nei prossimi giorni la situazione potrebbe anche peggiorare
Cassonetti che rimangono pieni, spazzatura sui marciapiedi, mezzi che giorno dopo giorno si stanno fermando, operatori costretti a calarsi letteralmente nei cassonetti per raccogliere la spazzatura. E poi una settimana che sarà spezzata da un festivo, il 1 novembre, con il divieto dunque di buttare la spazzatura sia mercoledì sera, in quanto pre-festivo, che sabato come di consueto. L’ordinanza dice che nei festivi e nelle domeniche non si conferisce in discarica e dunque la raccolta si ferma. Ma in questa condizione già emergenziale il rischio è di ritrovarsi lunedì mattina con la città sepolta dai rifiuti.
Messina torna in emergenza dopo mesi di pax sul fronte rifiuti. Dura la denuncia che arriva dai segretari di Fp Cgil e Uiltrasporti che leggono in questa sequenza di accadimenti un preciso disegno mirato a disegni politici ben precisi.
«Per MessinaServizi pochissimi mezzi di raccolta utilizzabili con il carico laterale, numerosi quelli fermi in via Salandra per guasti anche di poco conto, lavoratori che operano manualmente per garantire la raccolta cittadina, la situazione, mai così critica nel comparto, è davanti agli occhi del Cda da settimane che si limita però ad additare i cittadini incivili sulla stampa e sui social». La strategia, come sottolineato nei giorni scorsi da Fp Cgil e Uiltrasporti, potrebbe essere finalizzata a far scoppiare il “caso rifiuti” in città per aprire la strada alle privatizzazione del servizio. La Rappresentanza Sindacale Unitaria con nota del 29 ottobre ha segnalato una situazione ormai insostenibile che però puzza tanto di strategia per creare disagio alla cittadinanza.
Fp Cgil e Uiltrasporti chiedono alla società Messina Servizi e al nuovo Cda un report preciso dello stato dei mezzi operanti sul territorio e quali siano le cause dei numerosi fermi per manutenzione all’autocentro di via Salandra.
«Denunceremo da subito tutto alla Prefettura e agli organi competenti perché potrebbe scoppiare un’emergenza ambientale in città ed il personale opera in condizione igienico/sanitarie non conformi a garantire il massimo del servizio ed un minimo di decoro urbano».
Non vi preoccupate adesso arriva la TECH SERVIZI è sistema tutto in modo che si torni alla normalità auguri.