Opere pubbliche: tanti passaggi burocratici e pochi lavori. Un anno avaro di soddisfazioni

Opere pubbliche: tanti passaggi burocratici e pochi lavori. Un anno avaro di soddisfazioni

Marco Ipsale

Opere pubbliche: tanti passaggi burocratici e pochi lavori. Un anno avaro di soddisfazioni

Tag:

mercoledì 31 Dicembre 2014 - 14:24

Niente lavori per le tre opere che dovranno cambiare il volto della città: lo svincolo di Giostra, il porto di Tremestieri e la nuova via don Blasco. L’avvio potrebbe essere vicino per tutt’e tre ma l’iter non è ancora concluso. Per il resto, proseguono alcuni cantieri ma solo nel 2015 potrebbero cogliersi i frutti con l'inaugurazione

Il primo anno intero della giunta Accorinti, dopo i sei mesi del 2013, non ha prodotto grandi novità sul fronte delle opere pubbliche. Non è tutta colpa dell’amministrazione comunale perché spesso i ritardi sono legati a lunghissimi iter burocratici alla Regione o al Governo nazionale. In concreto, però, i risultati sono davvero pochi. Solo la pista ciclabile urbana, tra l’altro per nulla utilizzata, e poco più. Lavori fermi, invece, per le tre opere fondamentali che potrebbero cambiare il volto della vivibilità cittadina: lo svincolo di Giostra, il porto di Tremestieri e la nuova via don Blasco. Ed è da queste che partiamo.

SVINCOLO DI GIOSTRA

Aperto in entrata il 15 maggio 2013, nulla si è mosso per l’uscita né nei restanti mesi del 2013 né in tutto il 2014. Serve un’integrazione di due piloni e tre campate, rispetto a quanto già realizzato, dal costo di poco più di 3 milioni di euro, soldi che il Comune non è riuscito a trovare. La matassa si è sbrogliata solo pochi giorni fa, il 18 dicembre, con l’aggiudicazione dell’appalto per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro alla Toto Costruzioni Generali, che realizzerà una delle due uscite, la più importante, in via preliminare ai lavori sul Ritiro. Servirà anche a garantire il passaggio nel momento in cui il viadotto sarà chiuso. Ipotesi inizio lavori tra febbraio e marzo, poi potrà essere pronta in sei o sette mesi. Per l’ultima uscita, invece, quella per chi proviene da Villafranca, non servono lavori ma solo il montaggio del giunto di collegamento. Quest’operazione, però, potrà avvenire solo con il nuovo viadotto. Appuntamento al 2017.

PORTO DI TREMESTIERI

Il 2014 è stato l’anno della riapertura integrale dell’approdo, avvenuta il 25 agosto. Niente più tir in centro città, tranne quelli che utilizzano la Cartour. Un bel sogno durato poco, solo fino al 5 novembre, quando l’ennesima mareggiata ha nuovamente insabbiato il porto, chiuso ancora oggi a quasi due mesi di distanza. L’autorizzazione al dragaggio è arrivata ben 42 giorni dopo, il 17 dicembre. Il Comune ha concluso la parte di propria competenza, vale a dire il trasferimento di 5mila metri cubi di sabbia sul litorale eroso di Galati. Lo spostamento degli altri 20mila metri cubi sarà a cura dell’impresa “La Dragaggi”, che ha vinto la mini gara bandita dall’Autorità Portuale. Questa fase, però, non partirà prima che termini il periodo natalizio. Durerà 10 o 15 giorni e il porto potrà essere riaperto nella seconda metà di gennaio. Nel frattempo, prosegue a rilento l’iter di avvicinamento all’avvio della costruzione di quattro nuove invasature. Ottenuto il parere ambientale, è in corso la fase propedeutica alla stipula del contratto d’appalto con l’impresa Coedmar, vale a dire l’approvazione del progetto definitivo e la conferma dei finanziamenti. Poi serviranno ancora quattro mesi per la redazione e l’approvazione del progetto esecutivo. Solo in quel momento potranno iniziare i lavori. A settembre? Per il momento, l’obiettivo più vicino è quello di arrivare alla stipula del contratto d’appalto non oltre i mesi di marzo o aprile.

NUOVA VIA DON BLASCO

A marzo è stata firmata in pompa magna, con l’arrivo di Crocetta in città, la convenzione per la consegna dei finanziamenti necessari, con l’obiettivo di arrivare alla gara d’appalto entro luglio. Macché. A giugno, la stessa Regione ha chiesto un aggiornamento del progetto in base al nuovo codice degli appalti. Dopo un tira e molla infruttuoso, il Comune ha deciso di non perdere ulteriore tempo e di adempiere alle prescrizioni richieste. Risultato? In questi giorni verrà pubblicato un bando da 40mila euro per la validazione del progetto. La società che se lo aggiudicherà avrà un mese di tempo per fare i controlli richiesti, poi tutto verrà nuovamente trasferito alla Regione. Quando arriverà l’ok, passerà ancora un mese per preparare la gara, altri due mesi per le offerte e poi l’apertura delle buste. Nuovo obiettivo: gara d’appalto a marzo. Sarà la volta buona?

ZONA FALCATA

Il 2014 è stato anche l’anno dello storico accordo tra Regione e Autorità Portuale per la gestione della Zona Falcata. Prevede un iter di soppressione dell’Ente Porto e l’affidamento delle aree all’ente statale entro 15 giorni da quella firma, datata 23 aprile. Di giorni ne sono passati in realtà 191 ed il verbale di riconsegna delle aree, da parte dell’Autorità Marittima, è del 31 ottobre. Prima che tutto sia concluso, però, è necessario definire gli aspetti legali. “L’Ente Porto – si legge nell’accordo – si impegna all’abbandono del giudizio di appello contro la sentenza 191/2013 del Tribunale di Messina e del giudizio iscritto al Nrg 4121/2010 pendente innanzi allo stesso Tribunale”. Impegno onorato per una delle due contese, mentre l’altra è prevista per il prossimo mese di maggio. Ma nell’ambito dello stesso procedimento, incredibile ma vero, si è “intromesso” anche il Comune che contesta la consegna di alcune aree. Nel frattempo si attende ancora l’ok alla Valutazione Ambientale Strategica del Piano Regolatore Portuale, quella stessa Valutazione che – si legge sempre nell’accordo – “la Regione si impegna ad istruire nel minor tempo possibile, assicurando un’approvazione rapida”.

IL RISANAMENTO

Nel luglio 2013, appena insediata la giunta Accorinti, il presidente Crocetta promise 54 milioni per il risanamento di Messina, in due tranche: la prima da 11 milioni, la seconda da 43. Della prima, sono arrivati 7 milioni e mezzo, della seconda ancora nessuna notizia. In attesa di ricevere gli altri fondi, il Comune si è concentrato su quelli disponibili. 2 milioni e mezzo sono stati destinati alla riqualificazione di Casa Nostra – Tremonti. Lavori aggiudicati, in seguito al ribasso d’asta, per un importo di poco meno di 2 milioni. 5 milioni sono invece stati destinati all’acquisto di 39 alloggi nella zona di Fondo Fucile, per lo sbaraccamento di quell’area. Ma il Comune aveva trovato l’accordo per altre 51 case, fino ad un totale di 90. Fin quando non arriveranno i soldi, però, non si potrà procedere a questi altri acquisti e lo sbaraccamento di Fondo Fucile dovrà ancora aspettare. Difficoltà anche per altri due cantieri fondamentali, fermati in dirittura d’arrivo: il parco urbano di Camaro Sant’Antonio e i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna. Nel 2014, infine, nulla si è mosso per il parco Magnolia di Giostra. La Soprintendenza ha chiesto una modifica del progetto e la ditta Sidoti Srl, la stessa che sta operando a Badiazza, non è ancora tornata al lavoro.

PISTE CICLABILI

Nel 2014 è stata realizzata la pista ciclabile urbana. Inaugurata a fine luglio, è stata utilizzata pochissimo dai messinesi. Più frequentata, invece, e non solo dai ciclisti, la pista ciclabile della riviera nord. Agli attuali 3 km e 700 metri, se ne aggiungerà ancora 1 km e 300 metri, fino all’altezza del mini autodromo di Sant’Agata. Bocciata, invece, la prosecuzione dell’opera sulla spiaggia. Il bando di gara è stato appena pubblicato e le offerte andranno consegnate entro il 14 gennaio.

MUSEO REGIONALE

Nel 2014, finalmente, sono iniziati i lavori di ristrutturazione sia della sede storica sia della “nuova” sede, che ormai nuova non è più, pur se non è mai stata aperta. In dirittura d’arrivo quelli nella vecchia sede, l’ex filanda Mellinghoff. Tempi un po’ più lunghi, invece, per la nuova sede, dove i lavori potrebbero concludersi nel mese di settembre. L’apertura di tutto il Museo, nel 2015, sarebbe un evento storico per Messina, atteso da decenni.

BADIAZZA

Dopo un anno di fermo, a giugno sono ripartiti i lavori per la riqualificazione ambientale del torrente e di tutta l’area intorno al complesso medievale. Riavvio a rilento, ma da ottobre sembra sia arrivata l’attesa accelerata. Mancano le rifiniture, poi si dovrà provvedere alla pavimentazione ed all’allaccio alla pubblica illuminazione. Il 2015 potrebbe essere l’anno buono per poter raggiungere in sicurezza la Badiazza e magari organizzare molti più eventi, aperti anche ai turisti, rispetto ai pochissimi attuali.

FORESTA DI CAMARO

Un anno perso senza che nulla si sia mosso. Da giugno 2012 c’è un finanziamento da 1 milione e 50mila euro per rendere fruibile questo splendido polmone verde nel cuore della città e c’è anche il progetto già approvato ad ottobre 2013 dall’Ispettorato Foreste. Il Comune attendeva risposte dalla Regione in merito ai fondi ma serve una delibera di giunta che non è ancora arrivata. L’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, ha sollecitato il responsabile unico del procedimento, l’arch. Pasquale Tripodo, a presentare in fretta la documentazione necessaria, viceversa si rischia di perdere il finanziamento.

ISOLA PEDONALE

Il 2014 è stato anche l’anno dell’isola pedonale. Dal 15 gennaio al 15 novembre era consentito l’accesso solo ai pedoni lungo la via dei Mille fino all’incrocio con la via Nino Bixio, e lungo brevissimi tratti di viale San Martino e via Giordano Bruno. Il Consiglio comunale l’ha bocciata ed ha proposto un semplicissimo allargamento di piazza Cairoli, quello attualmente vigente. Adesso c’è la disponibilità a ridiscutere il tutto, ma l’unica proposta avanzata è quella dei Dr: isola pedonale sul viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia e su via dei Mille fino all’incrocio con via Maddalena. Ed è qui che si gioca lo scontro con la giunta, che ha invece proposto di partire con una soluzione inversa: più lunga su via dei Mille e più breve su viale San Martino. Allo studio anche un ampliamento della piccola area pedonale intorno al Duomo, dove sembra esserci maggiore convergenza. Finora solo tante proposte ma nulla di concreto.

I PARCHEGGI

Aperto il parcheggio di villa Dante, è rimasto desolatamente vuoto per un anno intero. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di rendere a pagamento tutti i parcheggi a raso intorno ai multipiano, incentivando questi ultimi. Stesso discorso per il Cavallotti, mentre per il La Farina è stato raggiunto l’accordo con la Fast Park Sistema Srl di Roma per il trasferimento dei modulari rimasti inutilizzati al Cep. Già da gennaio potrebbero partire i lavori ed a febbraio la dotazione di parcheggi sarebbe raddoppiata. Dopo oltre due anni di fermo, poi, a breve potrebbero finalmente riprendere i lavori di costruzione del parcheggio della Stazione Centrale. A novembre, la giunta ha preso atto della sostituzione della fallita Saim di Gela con l’Atlante di Palermo. Su tutti i parcheggi c’è anche la volontà di prevedere il pagamento automatico, senza la scomodità dei gratta e sosta. Finora, però, tutto è rimasto solo su carta.

METROFERROVIA

Un’opera fondamentale per la viabilità cittadina, che potrebbe fungere da grande supporto al servizio Atm nella zona sud. Partito con 16 corse giornaliere il 15 giugno 2009, fu interrotto per la “bellezza” di un anno in seguito all’alluvione di Giampilieri. La vera “mannaia”, però, è opera dell’uomo e risale all’11 dicembre 2011, quando le corse furono ridotte ad appena 4 giornaliere. L’ex assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Nino Bartolotta, stava lavorando per chiudere un accordo con Trenitalia che prevedesse 10 corse giornaliere e, aspetto fondamentale, il biglietto integrato con l’Atm. Col cambio al vertice dell’assessorato, non se n’è fatto più nulla. Di recente il sindaco Accorinti ha rivelato che il Comune sta facendo pressione sia con la Regione sia con il Governo per la firma del contratto di servizio con Trenitalia e la riattivazione di tutte le corse della Metroferrovia. Nel frattempo, è trascorso un altro anno senza che nulla sia cambiato.

GALLERIE TINDARI E CAPO D’ORLANDO

L’autostrada Messina – Palermo continua purtroppo ad essere teatro di incidenti mortali. I tratti più pericolosi sono senza dubbio quelli a doppio senso in prossimità delle due gallerie sequestrate. In extremis, il 30 dicembre, è arrivata l’aggiudicazione delle due gare per la messa in sicurezza. Tempi previsti per i lavori: un anno per la Tindari, dieci mesi per la Capo d’Orlando.

OSPEDALE PIEMONTE

La “salvezza” del nosocomio di viale Europa sembra passare da un’unione con l’Irccs Bonino Pulejo. I posti letto sono ancora 78 ma potrebbero diventare 90 con l’apertura del padiglione 4, i cui lavori di ristrutturazione sono stati conclusi da più di un anno. E che fine hanno fatto i lavori al padiglione 6? L’impasse sul futuro dell’ospedale ha fatto cadere nel dimenticatoio l’aspetto infrastrutturale.

STADIO SAN FILIPPO

I lavori di ricostruzione del muro e della strada sovrastante la curva nord, crollati il 6 maggio 2011, si sono conclusi nel mese di agosto. Adesso si dovrà rifare la strada a valle, anch’essa crollata qualche anno fa. I lavori avranno una durata di sei mesi ed è poco probabile che siano conclusi in estate, quando allo stadio arriveranno Jovanotti e Vasco Rossi. Ma già in passato un concerto, proprio della star emiliana, si svolse normalmente nonostante la strada fosse già franata. I fondi sono stati recuperati da vecchi mutui e si attende il via libera dalla Ragioneria comunale per far partire l’appalto. Al momento, sono disponibili 540mila euro, che serviranno al ripristino della strada che sale verso lo stadio, ma non ai piccoli tratti dissestati dello svincolo che potranno essere affrontati, eventualmente, col ribasso d’asta.

PARCO ALDO MORO

Lo scorso 2 dicembre il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Stefano Gresta, ha firmato il nuovo accordo già ratificato dalla giunta nel mese di luglio. Adesso non dovrebbe mancare più nulla per la riappropriazione dell’area da parte del Comune e la riapertura. Tutto l’iter, però, era stato seguito dall’ex assessore alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta, che il 16 dicembre si è dimesso ma che è rimasto in orbita palazzo Zanca in qualità di esperto. Novità, a questo punto, potrebbero aversi dopo la nomina del nuovo assessore, ancora non ufficializzata.

LUNGOMARE

Messina continua a sprecare un patrimonio costiero inimitabile. La creazione di un vero e proprio lungomare sembra legata ad altre opere infrastrutturali e, nel frattempo, non si muove foglia. In zona nord, l’obiettivo è quello di realizzare un lungomare unico da Boccetta a Paradiso, ma il quartiere fieristico, nonostante sia finalmente stato aperto alla città, rimane abbandonato. Per la parte successiva, invece, si attenderà la chiusura al traffico marittimo della rada San Francesco, quando il porto di Tremestieri sarà ampliato. Al Ringo restano ancora alcune attività che nulla hanno a che vedere con il mare e che potrebbero essere facilmente spostate altrove. Che fine ha fatto, poi, la riqualificazione del borgo delle Case Basse di Paradiso? In zona sud, invece, a partire da Maregrosso fino a Gazzi, tutto dipende dal Piau, il piano innovativo in ambito urbano. La giunta Accorinti si è rivolta al gruppo di progettazione che ha vinto la gara, per rivederlo eliminando opere considerate inattuabili. La revisione sarà pronta nei primi mesi dell’anno, poi il Piano andrà in Consiglio comunale. Per quanto riguarda l’area da Gazzi a Tremestieri, la riqualificazione è legata alla realizzazione della via del Mare, per la quale è pronto il progetto definitivo. Qui, però, mancano i fondi necessari: tra 50 e 80 milioni di euro, a seconda delle soluzioni progettuali scelte.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. Un mio amico mi ha giurato che si è fatto una passeggiata in auto lungo la bellissima Via del Mare!
    George.

    0
    0
  2. Un mio amico mi ha giurato che si è fatto una passeggiata in auto lungo la bellissima Via del Mare!
    George.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007