Il commissario Nino Ferro: “brutta notizia ma tale decesso rientra nel bilancio biologico della specie (superpredatore), caratterizzato da una mortalità elevatissima”
E’ caduto dal suo nido ed è morto nei giorni scorsi il piccolo aquilotto di Aquila reale presente nel massiccio roccioso delle Rocche del Crasto all’interno del Parco dei Nebrodi. E’ probabile che la causa sia dovuta ai movimenti all’interno del suo grande nido alla ricerca di zone d’ombra per sfuggire al caldo afoso che c’è stato nei giorni scorsi in Sicilia e nell’esporsi troppo dal bordo sia cascato giù, precipitando. Adesso il grande nido della coppia di Aquila reale, che può essere visto in diretta nel sito internet www.parcodeinebrodi.it, appare alla vista dei visitatori telematici tristemente vuoto.
“Si tratta sicuramente di una brutta notizia ma tale decesso rientra nel bilancio biologico della specie (superpredatore), caratterizzato da una mortalità elevatissima, dovuta per lo più a malattie, parassiti ed incidenti”, ha dichiarato Antonino Ferro, Commissario Straordinario dell’Ente Parco. Infatti, soltanto una piccola percentuale dei giovani raggiunge l’età adulta, che avviene mediamente al quinto anno; grazie a questo meccanismo la popolazione di aquila reale si mantiene sempre in equilibrio con l’ambiente e con le specie preda.
L’Ente ormai da diversi anni tiene sotto controllo giornalmente, con una telecamera fissa, il nido della coppia di Aquila Reale e fin dal 2006 chiunque durante la nidificazione, tramite internet, da ogni parte del mondo può vedere in diretta cosa avviene nel nido. Purtroppo in questi giorni molti navigatori appassionati hanno notato che il piccolo aquilotto, nato nella prima settimana di maggio, non è più nel suo nido.