A circa un metro dalla sede dell'Istituto scolastico di Sperone, un tombino, originariamente deputato alla raccolta di acqua piovana, tracima con versamento di liquidi fognari direttamente sulla strada
Fogna a cielo aperto davanti all’Istituto scolastico di Sperone. E’ la nuova minaccia igienico – sanitaria che ha suscitato l’indignazione dei genitori e alcune segnalazioni.
Proprio stamane un genitore dei piccoli allievi della scuola si è messo in contatto con la nostra redazione per rendere noto il disagio che da giorni affligge la zona e tutti coloro che sono costretti a transitarvi: da un tombino, a circa un metro dall’edificio scolastico, fuoriescono liquami fognari maleodoranti che costringono i passanti a una disagevole gincana e i genitori a prendere in braccio i figli per poterli condurre all’interno della sede dell’istituto.
La problematica, oltre a riflettersi negli immaginabili fastidi arrecati a bimbi, genitori e scuola, è motivo di attenzione anche per gli elevati rischi di natura igienico – sanitaria che lo straripamento di acque nere inevitabilmente porta con sé.
A soffermarsi su quest’ulteriore risvolto della questione, anche il consigliere della VI Circoscrizione, Costanzo Massimo. Ma si accendono i riflettori anche sui possibili abusi che potrebbero essere identificati come i reali responsabili dell’incresciosa situazione. E infatti, il tombino in questione dovrebbe fungere da griglia per la raccolta di acque piovane, laddove invece attualmente sembra essersi trasformato in un insalubre collettore, una sorta di pozzo nero a poca distanza da una delle zone di Sperone maggiormente frequentate.
Una sinergia di intenti con il nucleo decoro ha già portato ad avviare ogni indagine del caso per fare chiarezza sulle reali motivazioni del disservizio – spiega il consigliere – ma il problema merita anche attenzione da parte dell’opinione pubblica – aggiunge lo stesso, nella speranza che si giunga presto a risolvere la questione. (Sara Faraci)