Il commissario straordinario Croce ha firmato, con i poteri della giunta, la delibera n.343, con cui vengono impegnate le somme necessarie per lo svolgimento di questa tornata elettorale, ormai alle porte. Disponibilità ridotta per via della crisi
Elezioni comunali uguale costi da affrontare. Il 9 ed il 10 giugno, i messinesi saranno chiamati ad eleggere il nuovo sindaco della città , i rappresentanti del Consiglio comunale, i presidenti ed i consiglieri delle sei circoscrizioni cittadine. In caso di ballottaggio per l’elezione del primo cittadino, si tornerà alle urne il 23 ed il 24 giugno. La macchina elettorale si è già messa in moto e per funzionare al meglio necessita di adeguate risorse finanziarie. Nei giorni scorsi, esattamente il 22 Aprile, il commissario straordinario Luigi Croce ha quindi firmato, con i poteri della giunta, la delibera n.343, con cui vengono impegnate le somme necessarie per lo svolgimento di questa tornata elettorale, che ammontano complessivamente ad euro 1.277.500,00, cifra inferiore di oltre 300 mila euro rispetto a quella prevista dal Dipartimento Demografico.
Come si legge nel provvedimento siglato da Croce, il prospetto riassuntivo delle somme presuntivamente necessarie per garantire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali, redatto dal suddetto Dipartimento, prevedeva infatti «un impegno finanziario di euro 1.030.000,00, di cui 540.000,00 per spese di personale (retribuzione lavoro straordinario e buoni pasto) ed euro 330.000,00 per tutte le altre necessità (spese postali, allestimento seggi e spazi elettorali, competenze componenti dei seggi etc) per il primo turno e, in caso di ballottaggio, presuntivamente euro 600.000,00 . di cui euro 270.000,00 per spese di personale ed euro 330.000,00 per tutte le altre necessità». Il Dipartimento Demografico aveva, dunque, chiesto la somma complessiva di euro 1, 630.000,00 euro, con riferimento all’impegno assunto alle ultime ammnistrative, quelle del 2008.
In questi 5 anni, però, la situazione economico-finanziaria dell’ente è andata peggiorando e nell’attuale condizione di emergenza in cui si trova il Comune non si può prescindere dalla necessità di contenere il più possibile la spesa. Si inserisce in quest’ottica la nota inviata dall’Area economico-finanziaria dell’ente – citata nell’atto firmato dal commissario -nella quale sottolineano le «notorie difficoltà dell’ente» e si comunica una disponibilità complessiva pari ad euro 1.277.500,00, di cui euro 541.500,00 per le spese di personale ed euro 736.00,00 per spese varie.
Il reggente di Palazzo Zanca scrive nella sua delibera che «il prospetto è stato rimodulato come da disponibilità» e che si tratta di «spese obbligatorie ed inderogabili», autorizzando quindi l’Area economico-finanziaria «a prevedere, impegnare e liquidare le complessive somme per garantire il regolare andamento delle consultazioni elettorali del 9 e 10 giugno e, in caso di ballottaggio, 23 e 24 giugno». Il commissario Croce precisa, infine, che «per assicurare tutti gli adempimenti obbligatori e necessari, entro le scadenze previste, si autorizza l’Area economico-finanziaria ad effettuare le superiori previsioni e conseguenti impegno e liquidazione con obbligo di prevedere le relative spese nel redigendo bilancio di previsione 2013 e consentire così il pronto avvio delle procedure» .
Questioni “burocratiche” a parte, il countdown per le elezioni ammnistrative è già iniziato. (Danila La Torre)
ART.21 COSTITUZIONE messinesi di Palazzo Zanca, suvvia, liberate il vostro incatenato pensiero e con esso il voto alla prossima elezione comunale. Il Dipartimento DEMOGRAFICO è di manica larga, costringe Luigi Croce ad una riduzione della spesa, i famosi costi della DEMOCRAZIA. So benissimo dell’articolo 39 del contratto nazionale enti locali,
disciplina il lavoro straordinario nelle tornate elettorali, ma esiste un Municipio con le pezze nei pantaloni, servizi sociali a brandelli, un servizio pubblico inesistente, il rischio della spazzatura per le strade, NON POSSIAMO PERMETTERCI i 541.500 euro per lavoro straordinario e buoni pasto, ci vuole un accordo sindacale per rimodulare l’orario di lavoro a ridosso delle elezioni, anzi la richiesta deve venire dai messinesi di palazzo Zanca alle loro RSU, tutto il resto sulla messinesità è bla bla bla.
ART.21 COSTITUZIONE messinesi, suvvia, liberate il vostro incatenato pensiero e con esso il voto alle prossime elezioni comunali. Carissimi Luigi CROCE e Ferdinando COGLITORE, avete destinato la somma necessaria per questa tornata elettorale, che ammonta a € 1.277.500, immagino dopo attenta valutazione della copertura finanziaria, avendo piena consapevolezza dei danni che possa fare il serpente velenoso dei RESIDUI, attivi e passivi, ogni qualvolta si programma spesa corrente. A proposito di RESIDUI voglio ricordare, non certo a voi, ma alle BELLE ADDORMENTATE della commissione POLITICHE FINANZIARIE del Consiglio Comunale, in particolare al più addormentato di tutti, intendo politicamente, il suo presidente Giuseppe MELAZZO, che i Comuni siciliani soggetti al Patto di stabilità dovranno, entro il termine perentorio del 30 aprile 2013, trasmettere, alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana, l’ammontare dei RESIDUI ATTIVI iscritti in bilancio alla data del 31 dicembre 2012 a fronte di contributi o trasferimenti correnti ed in conto capitale della Regione Siciliana. La ricognizione dei residui attivi sarà finalizzata ad assicurare un puntuale pagamento dei RESIDUI PASSIVI dei Comuni siciliani. Le comunicazioni dovranno contenere inoltre la distinzione per anno di formazione, la natura del contributo/trasferimento e il riferimento normativo, con l’indicazione se trattasi di parte corrente o in conto capitale, e se riscosso nel corso dell’esercizio 2013. Sono certo che gli uffici di Palazzo Zanca abbiamo completato la ricognizione, perchè la mancata risposta entro il termine indicato, sarà interpretata quale assenza di RESIDUI ATTIVI con le conseguenze del caso. A MELAZZO chiedo almeno la capacità di far pubblicare nel sito del Comune il documento contabile, non è molto Giuseppe.