La Rete Latitudini, unita agli altri organismi attivi nel settore dello spettacolo dal vivo siciliano, per un totale di oltre 90 enti, intensifica il confronto costruttivo con gli organi della Regione siciliana, in questo periodo di emergenza COVID-19.
Due proposte di misure eccezionali
Dal 12 di marzo, sono già due le proposte organiche di misure eccezionali suggerite al Presidente della Regione e all’Assessorato competente, per affrontare e superare lo stato di profondissima crisi dell’intero settore (teatro, musica e danza), causata dal blocco totale a tempo indeterminato di ogni attività.
In primo luogo si sollecita l’immediato pagamento dei contributi, già stanziati e assegnati per gli anni passati e il reintegro del FURS 2019, improvvidamente ridotto.
In seconda battuta si chiede la semplificazione e lo sveltimento delle procedure di assegnazione e pagamento dei finanziamenti dal 2020 in poi, adeguandole a quelle adottate per il FUS ministeriale.
Incontro con l’Assessore Manlio Messina
A breve si terrà un incontro in videoconferenza tra l’Assessore regionale Manlio Messina e i rappresentanti dell’intero comparto per chiedere la modifica dei criteri dei contributi per il biennio 2020/21, che per forza di cose non potranno finanziare una programmazione ormai puramente ipotetica per il perdurare dell’emergenza. Dovranno essere piuttosto sostenere delle imprese, alla tutela degli assetti occupazionali e agli investimenti per la ripresa dell’intero settore.
Va inoltre esaminata la necessaria interpolazione tra Regione e Governo per il corretto impiego degli interventi finanziari dedicati, già stanziati dal MIBACT, la cui spesa sarà delegata alle varie regioni.
Le preoccupazioni del comparto
Viene rilanciato il grido di allarme di tutto il comparto, già da anni in profonda crisi, che rischia di essere spazzato via dall’emergenza Coronavirus, con la distruzione delle possibilità di sostentamento di un numero incalcolabile di famiglie.
Mesi e mesi di chiusura, norme di sicurezza restrittive, impossibilità di trasferta impediranno il riavvio di qualsiasi programmazione artistica e culturale. Impossibile quindi raggiungere i requisiti minimi richiesti dai regolamenti ordinari.
Anche in ambito nazionale ed europeo è assodato che l’intero comparto – o quello che ne sopravviverà – non potrà tornare a regime prima della fine del 2021
I numeri del settore
Questi i numeri dello spettacolo dal vivo in Sicilia:
– volume d’affari annuo oltre 42 milioni di euro, con la produzione di oltre 11 mila spettacoli; oltre 800 luoghi di spettacolo e organizzatori di eventi (dati Siae 2018)
– 12.156 lavoratori attivi, con 1.443.601 giornate lavorative e retribuzioni per circa 115 milioni (dati INPS 2018).
– 46 organismi di produzione, di cui 10 pubblici, censiti dal MIBACT
– oltre 120 organismi, di cui 16 pubblici, censiti dalla Regione (un numero almeno doppio sono quelli che operano stabilmente o periodicamente senza accesso a contributi pubblici)