Parchi inclusivi e spiagge anche ai disabili, il progetto del Comune potrebbe aver trovato i fondi grazie all'emendamento dei grillini
PALERMO- Il progetto per eliminare le barriere architettoniche anche sulle spiagge messinesi era rimasto escluso dai fondi in graduatoria regionale perché arrivato ultimo. Adesso in Finanziaria regionale sono stati stanziati mezzo milione di euro che consentirà di recuperare quei progetti. Lo annuncia Valentina Zafarana, proponente dei relativi emendamenti, approvati ieri dall’Ars.
“Ormai da decenni – commenta l’esponente del M5S – la normativa italiana impone agli Enti locali l’abbattimento delle barriere architettoniche, eppure il problema rimane sempre attuale, con conseguenze dirette sulla vita e sul benessere dei cittadini. Il mare è un diritto di tutti e non è in alcun modo ammissibile che ampi tratti del litorale cittadino rimangano off limit o di pertinenza di pochi. La possibilità di accedere liberamente in spiaggia è una conquista di civiltà, che consentirà una maggiore inclusione e incentiverà il turismo, offrendo a cittadini e visitatori servizi moderni e una migliore qualità della vita”.
“Grazie a questo intervento – spiega la deputata regionale – anche i bimbi messinesi diversamente abili avranno una possibilità in più per poter trascorrere delle ore all’aria aperta, in un’ambiente attrattivo, congruo e sicuro, in cui viene riconosciuto a tutti il diritto al gioco. Purtroppo, il progetto presentato dal Comune di Messina per ottenere i finanziamenti regionali era arrivato ultimo nella graduatoria dei progetti ammissibili, e dunque era rimasto escluso per mancanza di fondi. Con questo intervento speriamo di contribuire a donare un sorriso, e qualche ora di spensieratezza, a tanti bambini e bambine che finalmente potranno godere degli stessi diritti dei loro coetanei senza alcuna discriminazione di sorta, come stabilito dalla convenzione sui diritti dell’infanzia”.
Ormai siamo a chi la spara più grossa!
Ok, ma quando li vedrà questi soldi la città di Messina?
Con la burocrazia che ci ritroviamo forse tra due anni e nel frattempo fanno pure in tempo a dimenticarsene di tale promessa.
Le barriere architettoniche li sono e li resteranno ancora per anni e non spariranno come per magia per via di una promessa elettorale.