Grande prova di carattere della formazione peloritana contro i romani di coach Trinci: i cussini vincono di misura gara1 e, dopo un’avvincente rimonta, sfiorano anche la doppietta in gara2
Il CUS Messina chiude il girone di andata con due prove maiuscole: gli universitari trovano stimoli e determinazione e mettono alle corde la capolista Urbe Roma. Prestazione esaltante, la più convincente della stagione per gli uomini di coach Cipriano che, al “PalaNebiolo”, si affidano sul monte al solito Torres, mentre coach Trinci risponde con Rodà. Le fasi iniziali della gara sono a favore degli ospiti che si portano sul parziale di 3-0. Nella parte bassa della terza ripresa, arriva puntuale la reazione dei messinesi che, con 5 valide, realizzano 4 punti e ribaltano il risultato. Le fasi centrali del match sono veloci e i lanciatori riescono a neutralizzare le trame di attacco degli avversari. La partita ritorna avvincente al settimo inning quando l’ultimo uomo del line up capitolino viene colpito e mandato in base con Morelo e Paoletti che lo portano a punto. Sul 4-4, il reparto offensivo degli universitari, guidato dal sempre più convincente Santi Freni, si sveglia e sono dolori per il malcapitato Ularetti. Sei battute valide in due riprese permettono a Bertuccelli e compagni di chiudere l’ottavo inning con due punti di vantaggio. Il finale del match è intenso e di grande spessore tecnico: i romani trovano le forze per rifarsi sotto, Morelo viene colpito (con un out) e mandato a punto dal solito Paoletti. Cipriano decide di concedere 4 ball a Vincenzo D’Addio e affidare alla difesa l’ultima giocata, che si concretizza quando Scorziello manda la pallina nella zona di Bertuccelli. Il capitano spedisce nel guanto di Garcia e da questi a Grillo, chiudendo così gara1 con una vittoria fondamentale (8-7) e di prestigio.
In gara2 il CUS Messina si affida a Irrera, mentre la capolista manda sul monte Mauro Salciccia. Le due compagini, infatti, sono le uniche del torneo a non aver tesserato il lanciatore straniero. Il match è tutto di marca giallorossa, con i ragazzi di Trinci molto concentrati e mettono in difficoltà Andrea Irrera, che non riesce a controllare i corridori in base. Alla sesta ripresa, torna in pedana Sandro Romano che lancia due inning in modo perfetto. Sul parziale di 6-1 per gli ospiti, coach Cipriano decide di vedere all’opera anche Marco Cardia, che si destreggia con mestiere e tanta qualità. Nell’ultima ripresa, nonostante l’ampio vantaggio dei romani (8-1), la partita riserva ancora colpi di scena. Salciccia, in serata di grazia, lascia incredibilmente il posto a Costantini che fallisce la “chiusura” della gara e rimette in corsa i messinesi. Le basi si riempiono, la pressione sale e anche Boschetti (subentrato a Costantini) non sembra all’altezza del compito. Il lanciatore, molto nervoso, sbaglia quasi tutto, così come Ularetti, chiamato a frenare la rimonta dei cussini, che si riportano a distanza di un punto, con la possibilità di operare il sorpasso grazie a due out, le basi piene e il loro miglior battitore nel box. Garcia, però, spreca tutto e si avventa sul primo lancio, che Schiavetti neutralizza confezionando il terzo e definitivo out. Una liberazione per la formazione capitolina, molta amarezza, invece, tra i messinesi, consapevoli comunque di aver giocato ad armi pari contro la prima della classe e aver disputato un buon girone di andata: 7 vittorie e 7 sconfitte, il bilancio del CUS Messina.
A fine gara, il direttore tecnico, Nino Saccà, riconosce i grandi meriti della squadra: «Stiamo facendo bene e giocando un ottimo baseball. L’Urbe Roma si è dimostrata una formazione costruita per vincere il torneo con giocatori di grande esperienza e tecnica». Dopo l’ottima prova contro i romani, il CUS Messina torna in campo, sabato 9 giugno, ancora al “PalaNebiolo” (gara1 alle 15.30; gara2 alle 20.30) per affrontare, nella prima giornata di ritorno, il Farma Crocetta Parma, secondo in classifica.