Campo Marullo. Disputa sugli anni di concessione

Campo Marullo. Disputa sugli anni di concessione

Marco Celi

Campo Marullo. Disputa sugli anni di concessione

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mercoledì 16 Agosto 2017 - 05:56

Scaduto il tempo a disposizione per presentare la manifestazione di interesse, è pervenuta la sola domanda del Camaro. Sulla vicenda intervengono i consiglieri, di circoscrizione e comunale, Cacciotto e Adamo.

Stamattina, presso il Dipartimento dello Sport, si è data lettura delle istanze pervenute per la concessione quindicinale del campo sportivo Marullo di Bisconte, che, portano come unica firma quella dell'U.S.D. Camaro 1969 e del suo presidente Antonio D’Arrigo. Nei giorni scorsi, la società sportiva si è dichiarata pronta ad assumersi la gestione del campo, per un periodo di 15 anni (come riportato anche nel testo della manifestazione di interesse), sobbarcandosi le spese di ristrutturazione, manutenzione (circa 130.000 euro) e la creazione di un nuovo manto in erba per il campo.

Dopo anni di cogestione del campo, in concessione annuale, insieme ad una cordata di altre società guidata sempre dal Camaro, la società sportiva, per il prossimo campionato di Eccellenza che dovrà a breve disputare, ha puntato tutto sul Marullo, per poter fare un decisivo salto di qualità e proseguire nel suo percorso di crescita. Ma proprio oggi, dopo la lettura delle istanze pervenute, e quando basterebbe solo una delibera di Giunta per affidare definitivamente il Marullo di Bisconte alla società del Camaro, l'assessore allo Sport, Sebastiano Pino, ha fatto sapere, con una nota inviata al Dipartimento che, l’affidamento per 15 anni, sarebbe forse da rivedere, pensando ad un affidamento con un numero di anni inferiore.

In merito a questa vicenda, preoccupato per le sorti del Marullo e per il futuro di tutte le società che usufruiscono del campo, è intervenuto il consigliere della III Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, affermando come:" Questo aspetto rischierebbe di fare saltare il banco e di vanificare lo straordinario lavoro messo in campo. Rivedere la durata, significherebbe sostanzialmente mettere in piedi un altra procedura ad evidenza pubblica. Senza considerare che i bandi che prevedono la concessione di impianti sportivi sono legati a mutui almeno quindicinali. Le conseguenze: la stagione calcistica è ormai alle porte, e molte realtà sportive, in primis lo stesso Camaro, ma non solo, rischierebbero di non avere una casa; si dovrebbe nuovamente rifare un nuovo avviso con tempi notevolmente lunghi, rischiando la chiusura del Marullo e mettendo in ginocchio tante società che hanno già avviato una seria programmazione ed ingenti impegni economici".

Al fine di non vanificare il lavoro, fin qui, degnamente svolto sia dall'assessorato che dalle società sportive, Cacciotto esorta l'assessore nel completare l'iter di concessione, che rappresenterebbe un “autentico capolavoro amministrativo”, consistente nell’approvazione di una delibera di giunta che sia aderente alla manifestazione di interesse pubblico, ed in particolare che gli anni di concessione siano 15. Questo, non soltanto rappresenterebbe un'autentica rivoluzione in materia di sport ma risponderebbe, altresì, all’attuazione dello stesso programma del sindaco che, al punto n. 10, recita: “ …affidamento in gestione degli impianti alle società sportive…”.

Nel merito interviene anche il consigliere comunale Piero Adamo, che, come Cacciotto esorta il comune nell'andare avanti sulla strada tracciata dal Dipartimento e più volte sollecitata dalla politica (Giunta e Consiglio Comunale) stipulando un contratto "blindato" con tutte le garanzie legali necessarie a tutelare le esigenze del Comune ed a favorire lo sviluppo del progetto sportivo del privato. "L' amministrazione comunale da oltre 4 anni – dichiara Adamo – afferma di voler migliorare le strutture sportive aprendo le porte ai privati: finalmente abbiamo un banco di prova sul quale dimostrare la volontà di passare dalle parole ai fatti. Il Campo Sportivo di Bisconte ha una valenza sociale e sportiva straordinaria rappresentando un punto di riferimento per centinaia di sportivi e per un intero quartiere, costruirne la valorizzazione seguendo la sinergia pubblico/privato è un "esperimento" che ha funzionato in altre città e merita di essere percorso anche a Messina".

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