Questa sera al San Filippo (ore 20.30), i giallorossi affrontano i calabresi per i 32esimi di Coppa Italia. Pensabene: «Valuteremo la formazione in base alla forma dei singoli calciatori»
Questa sera il Messina affronterà la Valle Grecanica al San Filippo (20.30) in una gara valevole per i 32esimi di Coppa Italia di serie D. Arbitrerà la partita Ivano Campo Pistro della sezione di Trapani. Assistenti: Andrea Pace (Palermo) ed Emanuele Di Giuseppe (Acireale). Ieri pomeriggio intanto la squadra si è allenata al Garden sport di Mili per i giocatori del Messina, in vista della gara di domani alle 20.30 al San Filippo. Questo l’elenco dei 25 calciatori convocati: Cecere, Clavo, Pontello (portieri), Criaco, Lo Piccolo, Russo, Calarco, Irrera, Caldarella, Occhipinti, D’Alterio (difensori), Coppola, Catania, D’Angelo, Coulibaly, Lo Nardo, Grillo, Mento (centrocampisti), Corona, Cocuzza, Ferraro, Capone, Biondo, Agate, Scarantino (attaccanti).
Il tecnico Andrea Pensabene potrebbe adottare del turn over: «Valuteremo in base alla forma dei singoli calciatori – ha commentato il trainer intervenendo alla trasmissione tv, febbre giallorossa Tcf -. Alcuni potrebbero riposare, per altri abbiamo l’esigenza di mettere minuti nelle gambe di coloro che hanno una condizione fisica ancora approssimativa». Dubbi sul modulo, che dipenderà molto dagli atleti che verranno impiegati. Se uno tra Corona e Ferraro riposerà infatti, l’allenatore potrebbe optare per un ritorno al 4-2-3-1, il modulo che predilige. In campionato invece, l’impostazione tattica dovrebbe rimanere sul 4-4-2: «Avendo a disposizione due attaccanti come Corona e Ferraro, non si può non farli giocare in posizione centrale. Non mi piace giocare con il 4-3-3, perché ridurrebbe il gioco sulle corsie esterne». Ciò comporterà l’esclusione di altri over, esterni o trequartisti importanti, così come è accaduto ad Acri a Catania, Cocuzza e Grillo (subentrato a partita in corsa). Da questo punto di vista, un aiuto potrebbe arrivare dal recente ingaggio del portiere Pontello Rossi (’93), che schierandosi tra i pali libererà un posto in mezzo al campo, seppur si dovrà rinunciare in queste occasioni a Mimmo Cecere.