Il candidato sindaco di Nuova Alleanza accoglie positivamente la promozione dell'Acr e ripropone un progetto pubblico di rilancio dell'intero sport, ad oggi purtroppo fallito
Sarà l’entusiasmo generato dalla promozione del Messina. Sarà l’aria l’elettorale. Fatto sta che improvvisamente, dopo anni di silenzio, la politica si è ricordata del calcio e dello sport. Chi presenziando alle partite, chi dialogando con presidente ed atleti, chi lanciando o rilanciando vecchie idee. Pubblicamente ha preso la parola il candidato di Nuova Alleanza, Gianfranco Scoglio, che ha tirato fuori quel vecchio progetto di “Polisportiva Città di Messina” fallito per mancanza di volontà politica. «Occorre rilanciare la società di proprietà comunale – scrive Scoglio – facendo partecipare alla stessa Acr ed il Città di Messina – oltre alle società che si occupano di basket e di pallavolo di vertice e tentare di far condividere alle stesse un unico progetto sportivo. Attraverso, infatti, il conferimento nella Polisportiva dei diritti relativi allo sfruttamento degli impianti Stadio S. Filippo e Palasport e la ricerca con procedura ad evidenza pubblica di soggetti privati per la realizzazione di un centro direzionale commerciale, culturale, riabilitativo e ricreativo per lo sport creando così utili da reinvestire in contratti di sponsorizzazione a favore della società sportive».
Scoglio aggiunge: «Oggi, se davvero vogliamo ritornare nelle serie che più si addicono al nostro generoso e splendido pubblico, dobbiamo puntare a creare sistema, stante anche l’ elevato costo gestionale degli impianti, unendo gli sforzi. Occorre creare il cosiddetto “respiro lungo” anche nell’ impresa sportiva. Lo hanno capito importanti club come la Juventus ed il Torino e gli enti locali, i quali a prescindere dalla notorietà e dal sistema economico hanno deciso di puntare sinergicamente sulla realizzazione di stadi con annesse strutture per lo sport di base, culturali, commerciali e riabilitative su terreni di proprietà comunali. Purtroppo i progetti ambiziosi per il loro mantenimento nel tempo necessitano non solo di rilevanti impegni finanziari privati ma anche e soprattutto della realizzazione di un sistema città capace di garantire con nuova mentalità la stabilità nel tempo del progetto».
Non c’entra la promozione del Messina.
C’entra solo che i tifosi portano voti, e si prova a sfruttarli.
Ma i tifosi, quelli veri, non dimenticano il silenzio dei politici quando il Messina stava scomparendo, 5 anni fa.
Quindi che si abbia la faccia di tacere.
impraticabile…. mettere insieme le eccellenze e le incapacità…. bah !!
Scoglio! Ancora lei… Basta!!!
Poteva avere idee migliori quando il Messina falliva e lei era al Comune, come negli ultimi vent’anni.
Adesso è tardi